19.04.2020

Non pensavo di poter stare ancora così male, più di due mesi e sto così. Pensavo di essere forte, non piangere e non pensarci più a te. Invece eccomi a scrivere anche su queste righe con le lacrime che mi rigano il viso. Non respiro quasi più. Penso di aver appena avuto un attacco di panico mentre ascoltavo e leggevo il significato di "before you go". Inutile dire che ho pensato a te, a noi, quello che eravamo e siamo diventate. Non credevo di poter soffrire ancora così tanto. Io che pensavo di aver voltato pagina, togliendo tutto di te, perché l'ho fatto sia sui social che nella vita privata. Ho tolto tutto ciò che ti riguarda e l'ho chiuso in una scatola e sacchetti e riposti sopra l'armadio dove non ci faccio più caso. Mi sento così vuota, mi sento cosi anormale, tutto intorno a me sta andando a rotoli. Mi avevi promesso che saresti rimasta, che saremmo state migliori amiche per sempre no? O già non ti ricordi più? Le nostre promesse, "io rimango", quando saremo vecchie rideremo di questi momenti. Io sarò l'unica che ti starà sempre accanto. Le risate, le uscite e tutto l'amicizia di due anni buttati così per un ragazzo. Non è ridicolo? Se avessi detto tutto quello che pensavo sarei sembrata gelosa, forse un po' lo ero perché non ero più la persona più importante per te, non ero più quella a cui scrivevi sempre o che cercavi per primo. Non ero più la prima a venire a sapere le cose, anzi non me le raccontavi più. Come volevamo andare avanti se per te esisteva solo lui? Non ci vedevamo più, non trovavo più tempo per me e mi sentivo usata perché mi cercavi solo quando ti facevo   comodo. Per le altre ci stavi, andavi da loro, ma noi? Ci siamo viste una volta dopo tre mesi d'estate e siamo uscite dopo non so quanti altri mesi. Seriamente non riuscivi a trovare un'ora per vederci? Anche per sentire come stavo nella nuova scuola, sai quanto è difficile per me aprirmi, che sono timida, anche per sapere come stavo. Mostrare un po' di interesse per me. Quando ti ho detto del teatro non te ne è fregato nulla. E io sono così ridicola da starci male. Me lo merito, mi sono fidata un'altra volta, non ho ascoltato le persone che mi avvertivano, che pensavano male di te. Io ci tenevo a te e mi fidavo. Ti volevo bene, un sacco ma mi hai buttato via come se fossi un fazzoletto usato. Non so manco io cosa provo, non provo il nulla e il tutto insieme. È così strana questa situazione. Quarantena, la solitudine, i litigi di ogni giorno con tutti, il non potermi più sfogare, non praticare più le mie passioni. Solo la musica che mi culla, l'unica cosa fissa della normalità, ma lei mi porta da te e ricomincio da capo con le lacrime e i pensieri e pensare quanto mi faccio schifo e quanto sia ridicola in questa situazione. Mi manchi, inutile negarlo, ma sono stata così male che non tornerei. Mi dispiace dirlo ma non lo farei. Ho pianto così tanto, ho sofferto così tanto. Mi sono sentita così inutile che non lo farei. Il lupo perde il pelo e non il vizio, lo hai fatto d'estate e lo hai fatto d'inverno. Se tornassi chi me lo nega che tu non lo faccia di nuovo? Non c'è due senza tre. Poi mi hai raccontato così tante cazzate che non ti credo più. Ma non ti odio, forse, ma non riuscirei a stare nella tua stanza senza iniziare ad urlarti contro. Che poi lo sai bene, quando vengo ferita inalzo la mia barriera, inizio ad essere stronza, acida, apatica che ti farei stare tanto male quindi non so quanto ti conviene. Ho iniziato la "lettera" piangendo e ora non lo sto più facendo, sto realizzando che io ho perso una persona, ma se davvero sono stata così male che forse era meglio così. Ma allora perché mi fa così male? Se è meglio così perché sto mille volte peggio? Perché non riesco a starmene in pace per una volta. Perché?! Me lo chiedo così spesso e penso sempre di più che il problema sia io. Ti ho voluto bene, non ti dimenticherò, anche perché"una persona non si dimentica finché ci sono i ricordi" (era tipo così) e non si dimenticano così facilmente. Perciò addio, la Beatrice tua migliore amica non c'è più, questa volta definitivamente. Grazie dei bei momenti che mi hai regalato, perché con te sono stata bene e non posso negarlo, ma era troppo bello che andasse tutto bene.
Addio.

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