Capitolo 3
Amelie's pov
Non appena Demon si stacca da me la prima reazione che ho, è quella di tirargli un pugno dritto allo stomaco con tutta la forza che avevo e ovviamente essendo una tipa poco ragionevole seguo l'istinto.
«Owww» disse piegandosi in due «Ok questo me lo sono meritato....» quando si raddrizzò gli tirai pure un pugno in faccia e ebbi anche la tentazione di tirargli un calcio ai gioielli di famiglia ma mi trattenni, almeno questo glielo risparmiavo...
Io: «E questo è il bonus che ti sei guadagnato» dissi con voce fredda sotto lo sguardo sbalordito di Jacob, che ovviamente era rimasto scioccato nel vedermi così arrabbiata, mentre gli sguardi di Clem e Mary erano un un misto tra il divertito e il preoccupato... Quello di Anny era solo divertito e compiaciuto....credo e ne ero abbastanza sicura che anche lei avrebbe avuto la mia stessa reazione, se non peggio...
«Vedo che non sei cambiata Amy» disse lui con nostalgia e guardandomi dritto negli occhi, quanto mi erano mancati quei occhi? E quanti li avevo cercati in vano?
«Lo devo prendere come complimento o come un'offesa?» domandai scettica, non riuscivo semplicemente a comportarmi come volevo con lui, si vede che la mia rabbia era più grande di quanto pensassi.
«Meglio se mettiamo i bagagli dentro le camere delle ragazze eh, che ne dici Demon?» propose Jacob avviandosi verso la capanna con uno sguardo preoccupato, Demon da parte sua face una smorfia e se ne andò via con la valigia di Anny in mano mentre si massaggiava il naso, più per il sangue per togliere quel piccolo rivolo di sangue che piano piano gli scendeva giù. Anche se sapevo benissimo che non gli feci nulla, nonostante tutto l'allenamento che nostro padre ci fece fare, lui era du un'altra scala... Non seppi spiegarmi se solo perché papà lo allenò da quando era piccolo o solo perché lui era più forte e basta...
Quindi io, con quel piccolo punettino, gli feci solo il solletico.
Ma anche se non gli faceva male se li meritava comunque i pugni dati!
Non poteva venire da me così con tutta quella noncuranza e abbracciarmi. Di certo non gli chiedevo neppure di ignorarmi, ma mi dava fastidio che lui prendesse così alla leggera il fatto che non ci contattò e neppure cercato per ben quasi tre anni questo mi produsse un'altra grande cicatrice...
I ragazzi andarono dentro una capanna fatta interamente di legno con due piani non era un hotel ma solo una casa che ospitava le famiglie o i passanti di quella zona.
Dopo i ragazzi anche noi entrammo e andammo per farci dare le chiavi delle nostre stanze, io andai nella stessa stanza con Mary, cioè nella stanza n° 2, mentre Clem e Anny presero la stanza n° 3.
«Va bene ragazze andiamo dentro per vedere le stanze e anche per accomodarci» disse Anny entusiasta, quella casa era molto più pulita di qualunque hotel ci fosse.
«Vado a dare un'occhiata in giro, voglio vedere un po' il paesaggio e vedere dove mi avete portata, voi andate...» dissi prendendomi un cappotto maronne e una sharpa rosso scuro, mi sciolsi i capelli visto che lì fuori faceva veramente freddo, poi afferrai la mia borsa nera, ci tenevo la mia vita lì dento.
«Non fare troppo tardi» mi avvertì Calmy con voce preoccupata e guardandomi scendere le scale.
«Tranquilla metto io apposto le tue cose, non ti devi preoccupare!» annunciò Anny entusiasta.
«Vuoi un po' di compagnia?» mi chiese poggiando delicatamente la sua mano sulla mia spalla trattenendomi.
«Preferisco stare un po' da sola, per ora...» le dissi più triste di quanto avessi mai voluto mostrarmi.
«Va bene messaggio ricevuto, allora vado in camera per farmi un bagno!!!E dopo circa un'ora ti chiamo per la nostra solita routine di anime!! Ok?» disse sorridendomi dolcemente, ricambiai quasi subito il suo sorriso e annuii piano.
«Non penserete che vi lascerò guadare gli anime anche in vacanza!? No, no mie signorine voi avrete tutto il tempo per vederli, dopo. Adesso ci divertiremo tutte e tutti insieme capito?» sentii dire ad Anada quando fui sulla soglia della porta.
«Cooooosa??? Ma nooooo io volevo guardami la nuova puntata di one piece!!! » in effetti anch'io volevo guardarla, pazienza però... In ogni caso l'avrei vista prima o poi.
«Regola numero uno del regolamento selle vacanze:
Non si guardano gli anime in vacanza, si spegne tutto e si va a stare in compagnia con gli amici e sorelle» annunciò Anada.
«Ok.... Ma di notte me li guardo comunque!» disse Mary mentre andò anche lei via, poi allontandomi non sentii più nulla.
Il luogo della sorpresa fatta con tanto affetto dalle dalle mie sorelle, era una foresta?
"Nonostante sia solo una foresta è molto bella!! Il bianco della neve è in contrasto con il nero dei tronchi degli alberi! Eppoi più in là c'è più in là anche un ruscello con l'acqua tanto cristallina che riesci pure a vedere il tuo riflesso, riseco a vedere da qui il riflesso degli alberi nell'acqua..."
Essendo in montagna poi c'era anche un bellissimo panorama...
"È da tanto tempo che non vedo una foresta cosi bella pulita e tranquill-"
Neanche a finire i miei pensieri che furono interrotti da uno strano rumore.... Non saprei bene come spiegarlo sembrava un pianto e i singhiozzi di una bambina, mi guardai intorno per vedere se c'era qualcuno o, se per caso, una bambina si fosse fatta male e che ora sia inabilitata a muoversi.
Cercai di concentrarmi solo sul pianto della bambina per vedere da dove proveniva, una volta individuata la direzione mi muovo il più velocemente possibile tra la neve alta fino al ginocchio, dato che ero uscita dal sentiero per trovarla, ed eccola li... una bambina con un vestitino rosa che le arrivava fino alle ginocchia, i capelli lunghi e mossi che le ricadecvano dolcemente fino alla vita, era scalza e teneva in mano un orsacchiotto marrone.
Non appena la bimba mi nota si nasconde dietro ad un albero impaurita.
«Tranquilla piccolina, non devi avere paura di me, sai?» le dissi dolcemente tendendo le braccia avanti mentre mi sporgevo per arrivare alla sua stessa altezza. «Non ti voglio fare nulla di male, ti ho sentita piangere e sono venuta pensando che ti fossi ferita ma per fortuna stai bene. Cosa è successo? Perché stai piangendo?» le domandai più gentilmente possibile e cercando di non farla andare via, somigliava molto ad una cerbiatta piccola e sperduta dagli occhi grandi e verdi.
«C-come h-hai f-fatto a t-trovarmi» stava battendo i denti, segno che aveva freddo, inoltre piangeva e sembrava anche sperduta... Brutto segno.
«Non ho fatto nulla di speciale, mi sono solo fermata ad ascoltarti per sentire dove eri.» Le sorrisi, a volte ad un bambino basta anche solo fargli capire che lui è importante per te, affinché si fidi un po'. « Tesoro, so che hai paura... Ma ora però dovresti metterti questo, sennò starai male poi.» le dissi con un sorriso e porgendogli il mio cappotto, era abbastanza pesante pet tenerle caldo.
«Grazie ma, non lo voglio. Mio padre si arrabbierà di sicura se lo accetto» capii subito che la bambina doveva avere un padre molto severo.
«Hm.... Che ne dici se te lo do in prestito finché non ti avrò riportata accasa?» dissi inclinando la testa sempre sorridente, la bimba allungò una mano, sempre titubante, da dietro il tronco facendomi vedere meglio la sua faccina e con lei i suoi bellissimi occhi verdi che sembravano così grandi e cosi profondi come due pozzi.
Prese il cappotto e mormorò un grazie a bassa voce, la aiutai a metterselo le diedi anche la sciarpa dato che sembrava avere un po' di febbre e me la corriccai in spalle.
Rimasi solo con una leggera canottiera, ma non importava in fondo non avevo così tanto freddo, non quanto lei ne sentiva.
«Non c'è bisogno che mi porti sulle spalle ti stancherà soltanto! Ha già fatto tanto per me!» disse con voce stridula mentre cercò di scendere giù, con scarsi risultati visto che era molto debole.
«Si invece, hai la febbre e le mie scarpe sono troppo grandi per dartele quindi è meglio se ti porto cosi fino a casa tua! A proposito da che parte?» dissi con tono gentile.
La bimba abbassò il capo segno che si era persa e se ne vergognava un po' a dirlo, la guardai da sopra la spalla.
«Non c'è motivo per cui tu ti debba vergognare a dire che ti sei persa sai? » le dissi rassicurandola «Bene! Vuol dire che troveremmo la strada insieme!!» aggiunsi poi sorridendo e ridendo come una pazza, cosa che finalmente la fa sorridere.
«Ho perso il sentiero principale dove passano anche le macchine e quindi non sono riuscita più a ritrovarlo e per ciò mi ero messa a piangere e poi sei arrivata tu e mi hai aiutato! Grazie donna molto buffa!» disse ridendo dalle mie stranezze.
«Grazie mi dirai solo dopo averti portata fino accasa tua sana e salva!» dissi e poi mi misi a cantare riuscendo a strapparle altre di quelle risate crisalline che solo una bambina come lei poteva possedere.
«Ma perché ti preoccupi tanto per me? Ti sto causando anche problemi...non sarebbe stato meglio ignorarmi?» chiede la ragazza curiosa mentre mi fermai un po' per riprendere fiato, visto che fino ad allora avevocantato come una disperata.
«Avere o meno più problemi di quanti ne ho ora non importa, se ti avessi abbandonata lì, sarebbe stato come condannarti a una morte certa e poi... Chi mai potrebbe essere così crudele?»
«Beh... Io so dirle che una signorina come lei non può essere crudele nenache volendolo» disse appogiando la testa sulla mia schiena « Comunque sia... Grazie signorina, come ti chiami?» mi chiese mentre pian piano scendeva tra le braccia di Morfeo, si sentiva dalla dua voce impastata dal sonno... Tutto quel pianto doveva averla sfinita.
«Amelie Grake e tu piccolina?» dissi dolcemente a bassa voce così che lei si potesse addormentare in caso ne avesse voglia.
«...io mi chiamo Samelly» pesandoci, non sembrò tanto sinchera quando lo disse, ma non ci feci caso, pensando che la sua risposta tarda fosse perché aveva sonno.
«Un bellissimo nome» dissinmentre guardai da sopra la mia spalla la bmba che si era appena addormentata, una dolce sensazione si allargò lungo tutto il mio petto, quella bambina riuscì a migliorarmi la giornata col suo incontro, le sorrisi e tornai di nuovo a guardare il sentiero davanti a noi.
Dopo aver camminato ancora un po', dopo aver raggiunto la strada principale, mi trovai davanti un ragazzo, credo avesse tra tra i 18/ 20 anni, capelli neri e lunghi, occhi di un blu glaciale e carnagione molto chiara portava dei pantaloni neri poco attillati e una felpa bianca, aveva il cappucio tirato su, ma non così tanto da non far vedere il suo viso e i suoi occhi. Mi incuteva un po' di paura ma allo stesso tempo era come se lo avessi già visto da qualche parte, già ma dove?
Si avvicina a me e Samelly... E devo dire che non mi piaceva per nulla quel tipo.
«Chi diavolo sei? Stacci lontano altrimenti non avrò nessuna pietà» dissi prottegendo la bambina dormiente sulle mie spalle.
«Posso almeno riavere indietro la mia sorellina?» disse soltanto mettendo le braccia davanti con in mano una foto della picollina sul cellulare.
Lo guardai ancora scettica, ma era evidente che quel ragazzo fosse suo fratello. Il ragazzo provò a prendere Samelly dalle mie spalle per prenderla in braccio e dargli la sua felpa. Ma la bambina protesta e comincia a dimenarsi nelle sue braccia tirandogli calci e pugni «Nooooooo!! Non voglio stare con te Jeff!!! Voglio Amelieee!!» pianucolo la bambina, mi sciolsi del tutto e quindi la presi in braccio, stavolta come una principessa, teneva la testa sul mio omero mentre era ancora avvolta nel mio capotto, poco dopo la bambina si riaddormento mentre la cullavo piano piano, certo era pesante, ma soffrire un po' per vedere quella creatura serena, ne andava di certo la pena.
MA aspetta...avevo sentito bene? Suo fratello di chiamava Jeff??? Ma che diavolo!!!! Ok, ok calmiamoci....ci sono tanti ragazzi che si chiamano Jeff a questo mondo no? Bene e lui è uno di quei ragazzi e non è uno che imita Jeff the killer nonstante sia vestito come lui e ha la stessa carnagione, eppoi lui non aveva i tagli sulla bocca il che dimostra che egli non era assolutamente Jeff!
-Che ne sai tu? Con un po' di fondotinta, carta e colla per la pelle si può nascondere per un paio d'ore no? L'hai visto anche tu come si fa, su internet.- come al solito la mia coscienza fu di grande aiuto.
............
«Grazie, anche se non è tuo dovere lo fai per lei» il suo tono sembrava dolce e affettuoso, ma la sua faccia era inespressiva.
«Beh di nulla...» e dopo essere stata certa che la bambina dormisse cercai di passarla a Jeff che la accolse nelle sue grandi braccia «Allora io me ne vad-» venni presa per una parte della canottiera, e tirata in avanti verso Jeff.
«No!!! Avevi promesso che mi porti tu fino davanti casa mia per essere sicura che io stia bene e per prenderti cura di me!» disse aggrappandosi alle mie cosce dopo essere saltata dal abbraccio di Jeff.
«Per me va bene, non so se è tanto d'accordo anche tuo fratello...» nel mentre dico questo la prendo anche in braccio mentre le rimetto addosso il capotto e poi, era pur sempre scalza.
«Io non ho nessun problema, ti faccio strada se vuoi...» disse Jeff avviandosi senza aspettare una mia risposta.
Nah.... non può essere Jeff the killer e nenache una sua imitazione è semplicemente troppo tranquillo.
«Ok allora si riparte!» stavolta feci sedere Samelly sui miei omeri così da farla divertire ancora per un po'.
«Siiiii!!» lei alzò le braccia al cielo e gridò felice.
«Ah, ma manca tanto per arrivare? Più che altro ho paura che dopo mi perdo....» dissi un poco imbarazzata e guardai da un'altra parte.
A quel punto Samelly mi afferrò il viso e alzò il capo fino a farmi incontrare i suoi occhioni verdi.
«Non c'è motivo per cui tu ti debba vergognare a dire che ti sei persa sai? » disse lei sorridendo e io le sorrisi a mia volta... Almeno mi aveva ascoltata.
«Tranquilla ti riaccompagno io se serve... E comunque non manca tanto ancora dieci minuti e siamo lì... ma non hai freddo solo nella canottiera, vuoi la mia felpa?» chiese lui gentilmente.
«Grazie è molto gentile da parte tua ma non ho freddo» gli feci il sorriso più raggiante che potevo in quel momento, si avevo freddo ma non volevo che qualcun altro sentisse freddo per colpa mia.
«Waaaah!!!! Ecco quella è casa mia!!!!» Samelly cominciò a saltare su e giù sui miei omeri, per la felicità.
Guardai avanti e vidi una casa a due piani, tutta fatta di legno con due o tre ragazze fuori che urlavano il nome di Samelly credo fossero le sue sorelle...
Dopo averla fatta scendere giù Samelly va in contro alle sue sorelle e io do l'orsacchiotto a Jeff annunciando Samelly che dovevo andarmene.
«Aspetta!! Ti devo ridare il cappotto e anche la sciarpaa!!» strillò lei, ma seppi che se mi sarei fermata ancora a lungo ci sarei rimasta in quella casa, visto la graziosa creatura che ci abitava.
«Tranquilla la sciarpa tienila pure se vuoi, pensala come un mio regalo e anche il cappotto va bene? Ah, devi entrare subito in casa hai pure la febbre e sei anche scalza!»
Jeff non se lo fece ripetere due volte, dato che Samelly opponeva resistenza la prese in braccio e la porta dentro casa, io rimasi ancora un po' finché non vidi che erano entrati dentro casa, poi presi dalla borsa il mio cellulare e andai via, to a buon punto, non sapevo neppure dove mi trovavo e stando al l'orologio del cellulare erano le 20:00.
Fatto sta che non avevo la più pallida idea di dove andare.
E come se mi avesse letto nella mente Jeff manda una ragazza con gli occhi verdi almeno quello che si intravedeva tra i suoi folti capelli castani che arrivavano fino alle spalle... Teneva i capelli sul occhio destro per coprirlo ...che si fosse fatta male lì?
«Ciao sei la ragazza che ha accompagnato Samelly fino a casa nostra? » chiese con un sorriso a trentadue denti e grande curiosità.
«Si sono io, spero di non avervi recato troppo disturbo dato che mi dovete pure accompagnare...» dissi imbarazzata.
«Ma nessun disturbo! Non sei lontana dal "hotel", se cosi si può chiamare quella catapecchia, dove abiti.» disse ridcchiando.
«Sorprendente! Come fai a sapere che abito in quel hotel da poco e non in una casa che ho comprato tempo fa?» chiesi curiosa.
«Semplice!» rispose lei all'improvviso «Nessuno qua tra i nostri vicini si offrirebbe a portare una ragazzina in spalla dandogli il suo cappotto e la sua sciarpa solo perche l'ha trovata nel bosco, anzi la prenderebbero per un fantasma e la ignorerebbero. Ci sono molte dicerie su questo bosco e così la gente di queste parti è diventata molto sospettosa... E anche un po' fuori di testa» disse lei con una punta di tristezza nel suo tono.
«Tsk, che idiozia! E quindi sarebbe meglio lasciare una bambina in mezzo al bosco da sola!? Ma per favore!» dissi furibonda. Che razza di "animale" idiota lascerebbe una bambina in un bosco da sola solo per delle dicerie!
«Un altra cosa che ti distingue sono i tuoi piercing e il tuo cappotto» continuò la ragazza ignorando il mio commento.
«E adesso che diavolo c'entra il mio cappotto e il i miei piercing alle orecchie!» chiesi alquanto confusa...
«Dopo come ti ho detto la gente qui è molto sospettosa e quindi trova le cose nuove strane! Perciò i piercing qui non ce li ha nessuno! E il tuo cappotto è di firma e hai un profumo di mandarini e arance, noi siamo abbastanza lontani dalla città quindi in poche occasioni mettiamo questo genere di cose, non perché non né abbiamo ma semplicemente perché sarebbe inutile metterle quà e con questo, mia cara ragazza dal cuore generoso e sperduta siamo arrivate!» disse sorridendomi e poggiando un barccio sulla mia spalla.
«Ma quindi io ho fatto il giro più lungo!?» chiesi scioccata.
«Esatto! Scommetto che ora pensi che hai fatto tanta fatica per nulla e che potevi risparmiarti tutta quella strada!» disse come se già sapesse che fosse vero, ma non era così... Stare con Samelly era davvero divertente.
«Affatto! Mi sono divertita molto oggi! Eppoi tuo fratello è stato molto gentile con me, Samelly è una ragazza d'oro come potrei mai dire di essermi annoiata?! Quindi metirei se dicessi che è stata tutta una fatica inutile» dissi facendo un sorriso raggiante che la lasciò a bocca aperta.
«Ho deciso! Se ci rincontreremo il tuo nomignolo sarà cuore d'oro!» disse la ragazza alzando la mano e andandosene.
«Hahaha molto divertente... Stavi scherzando vero?» chiesi preoccupata.
«Chi lo sà? Ora devo andare che mi aspettano a casa! »non c'è che dire era una brava ragazza...
Dopo un po' entro nell'edificio e vado verso la sala comune e non appena arrivo vedo Demon a chiacchierare con Mary, Anny che legge uno dei suoi soliti libri, mentre Clem sta ascoltando, evidentemente annoiata, l'argomento che Jacob gli vuole tanto esporre...
«Signorina ha intenzione di stare qui in mezzo per tutto il tempo?»
Mi giro e trovo un ragazzo dai capelli di un biondo cenere e occhi azzurri con vari piercing lungo le orecchie, muscoloso ma non troppo mi sovrastava in altezza, portava una maglietta, dato che dentro casa faceva abbastanza caldo, con dei pantaloni lungi neri e con delle catenine al fianco sinistro.... ma una domanda si ripeteva con insistenza nella mia zucca: "Chi diavolo è questo?!"
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