Capitolo 10

Amelie Pov

Non appena aprì gli occhi vedi due uomini accovacciati vicino al mio letto, entrambe addormentate...

"Ma chi sono?"

Vidi vicino a loro una maschera e un passamontagna con uno simile triste.

Oddio...

Mi guardai la mano e vidi uno strano segno sull'anulare destro, come se avessi un anello...

Qualcuno aprii la porta e io mi ributtai subito sotto le coperte...
Sentii una mano accarezarmi i capelli e una voce maschile:

«Su alzati Amelie, so già che sei sveglia, perché non appena ti sei svegliata tu mi sono svegliato anch'io...» aprii nuovamente gli occhi e mi girai per vedere di chi era la voce, anche se in realtà sapevo già a chi appartenesse...
Slanderman mi aiuto ad alzarmi senza svegliare i due ragazzi..
Dopo aver fatto ciò ci dirigemmo verso la porta, prima però andai e presi la coperta dal letto per poi adagiarla sui due ragazzi vicino al letto...

-Sei troppi gentile! Lo sai che ti stavano per ammazzare?!? Sia a te che alle tue sorelle!!!!-

"Si, ma ancora non ci hanno ammazate e per di più si sono presi cura di me durante la notte.... E mi hanno anche messo apposto ferite!"

-Si, le ferite che ti hanno fatto loro!-

"Beh in teoria è stata Jane non loro, ma ormai non importa più... "pensai facendo zittire la mia coscienza... E andando verso Slanderman.

Uscimmo dalla stanza e in silenzio andammo in cucina.

Tutti nella casa dormivano, lo si capiva dal profondo silenzio che si era creato, eppoi erano le sette di mattina.

«Vuoi un tè?» chiese Slanderman.
«Si per favore...» risposi «Posso avere anche un po' di miele nel tè?» chiesi titubante.... Non riuscivo a crederci... Era una situazione assurda! Insomma capita a tutti di svegliarsi e farsi preparare la colazione e un tè da Slanderman no? No?!

-Ma che diavolo sta indossando?-

"Cosa? Chi diavolo sei? Di chi è questa voce?" chiesi alla entità che allegiava nel mio pensiero e che poco prima aveva parlato.."

-Mi domando perché è così lenta di compendio mia padrona-

"Cos... Non può essere, tu.. Eri solo un sogno! "

L'anulare cominciò a bruciarmi, proprio lì dove c'era la sagoma dell'anello, subito dopo, per instinto e per il dolore, portai il dito sotto il getto d'acqua.

«Cosa succede? » Slanderman, in meno di un secondo comparve dietro di me, e sempre altrettanto veloce, prese la mia mano destra e la portò vicino al suo "Viso" e analizandola con più attenzione.

Quando finalmente il dolore sparii Slanderman domandò: «Da quando hai questo anello?».

"Anello?" Guardai la mia mano, per poi, con mia grande sorpresa, trovarci un anello simile ad una fede nera con delle pietre rosso scuro incastonate in mezzo.

-Si, è un anello che ti renderà speciale e in grado di difenderti. Mi scusi se gli ho fatto male.-

"Ok, ma smettila di darmi del lei, mi metti a disagio... Sei pur sempre la mia alter-ego, comportati come vuoi con me"

-È questo il suo volere?-

"Si dammi del tu e comportati con me come se fossi tua amica e non tua padrona."

-Va bene padr~Amelie.-

"Già meglio."

«Terra chiama Amelie!!!» non appena ritornai alla realta mi trovai Slanderman a poco o meno di cinque centrimetri dal mio volto.

«Ehm....» non sapevo cosa rispondere, insomma, dire:

«A quanto pare è l'anello che mi ha donato la mia alter-ego.»

Non sarei sembrata per nulla normale...

-Scusa, ma ti stai facendo tutti sti dubbi esistenziali su come spiegare questa situazione a una creatura che è nata da una leggenda metropolitana?-

"....direi di si..."

«Amelie» la voce dello Slanderman interuppe i miei ragionamenti, riportandomi alla realtà «lo sai che posso legerti nel pensiero vero?»

"@#+*€+! È vero....me ne ero totalmente dimenticata...."

-Ma buongiorno! E solo ora te ne rendi conto? -

"..."

«Su, è pronto il tè, ti ho fatto anche dei pancake e dei waffle da mangiare, presumo tu sia abbastanza stanca, con tutta la vorsa che hai fatto, l'incontro che ...» disse ridacchiando.

«....Va bene... Quindi non hai più bisogno che ti spieghi nulla, giusto?»

«Esattamente, e ti risponderò anche alle domande che ti sei posta poco prima, dopo aver finito la colazione.»

"Meglio, meno fatica per me... "

Guradai in giro per un po' poi feci la fatidica domanda.

«Loro come stanno?»

«I ragazzi dormono beatamente nella stanza di mio fratello. Mentre per vuoi ragazze ho già scelto le vostre camere. Ametto che ad Anada ho dovuto darle vari sonniferi per farla addormentare.» disse sospirando, come se mia sorella lo avesse portato veramente alla disperazione.

«Buongiornooooo a voi!!! Sento profumo di waffle!!» un raazzo dai capelli marroni e gli occhi nociola entrò in cucina. Portava la maglietta con sopra scritto "No Waffle. No Life."

«Toby... Quante volte ti ho detto di entrare civilmente dalla porta e non sbatterla come se non ci fosse? » disse Slanderman con tono molto irritato e i tentacoli ce si muovevano minaciosi verso il ragazzo.

«Mmm, fammi pensare» Toby si mise un l'indice sulla fronte in modo teatrale e alzando il capo disse sorridendo e puntando l'indice verso Slanderman «Troppe? »

«Bene, niente waffles per te oggi.» Slanderman si girò, e buttò nel bidone della spazzatura i waffle dal piatto del ragazzo.

«Nooooooooooooo! I MIEI WAFFLE!» Toby, ien predal panico andò verso la spazzatura e cercò di riprendersi i suoi waffle. Slanderman però, lo fermo ancora prima di arrivarci, e lo mise al tavolo accanto a me.

«State qui tranquilli, vado a prendere del latte dalla dispensa. » disse per poi scomparire dalla porta sul retro.

«I.....miei.....waffle....x» pianucolò Toby.

«Se vuoi... Ti do il mio piatto di Waffle... Se la cosa ti fa stare meglio. Vuoi?» chiesi spingendo il mio piatto davanti a lui.

Lui alzo pian piano il capo, per poi inchiodare i suoi occhi umidi e quasi piangenti nei miei... Poi mi saltò addosso e mi abbracciò. Poco dopo divorò il piato di Wffle alla velocità della luce, poi mi prese per mano e con occhi speranzosi mi chiese:

«Vuoi essere la mia BFFWW?»

«La tua cosa? » chiesi io ridendo divertita e anche confusa.

«La mia Best Friend Forever With Waffle.» spiegò sempre più eccitato.

«Beh... Se me lo chiedi così.... » dissi.

«Ma non ero io la tua BFFWW? » disse una vice alle nostre spalle.

«Clocky!!! Buongiorno! » Toby mi lascio andare le mani e saltò in braccio alla povera Clockwork....

«Allora Cuor d'oro, vedo che ce l'hai fatta a superare la notte!» disse per poi mettermi una mano tra i capelli e scompigliarmeli poco dopo.

«Tu sei la ragazza che mi ha accompagnata ieri?» chisei, ne ero più che certa dato il suo colore dei capelli, e anche lo stupido nomignolo che mi ha dato...

«Esatto! Vedo che sei sveglia» disse.

"Beh, sicuramente non ci voleva un genio a capirlo..."

-Amelie! Ti presento la tua nuova migliore amica!-

"Cos... Vabè, apparte questo, la Ticciwork esiste!"

-Ma... Se si sono a malapena dati un bacio.-

"Giusto, rimediamo!"

-Cosa?! Aspetta!-

«Hei, quando vi baciate?» chiesi noncurante.

«Cos...» Toby rimase senza parole, mentre Clock si mise a ridere a crepapelle.

«Scommetto che shippi delle creepy insieme non è vero?» Chiese Clock tra una risata e l'altra.

«Si, cosa c'è di male?» chiesi ancora.

«Niente, apparte il fatto che qui non esistono!» sbottò Toby.

«Cosa... Ma allora...» mi guardai intorno con gli occhi in lacrime «La... Ticci... Work... Non...non...» non riuscì neppure a finire la frase che mi misi a piangere.

«Ma.... Buhahahahahahahahahajahahahahahahahahahahhahaha» Clock si buttò a terra in preda a forti risate, era tutta rossa e stava piangendo dal ridere.

«Non c'è nulla da ridere!!! Povera Amelie! Lei sperava in una nostra relazione... Non dico che la cosa non mi fa venire i brividi ma.. Non puoi ridere così e prenderti gioco di lei! » disse Toby.

«In realtà io speravo anche che ci fosse qualcosa anche tra Jane e Jeff e anche tra Hoodie e Masky............. Specialmente tra Hoodie e Masky....» dissi con una voce abbastanza depressa....

"Ma insomma, è mai possibile che le mie ship, non esistano?!"

-Sinceramente non sono le tue ship, sono quelle che la maggior parte delle persone ha pensato stessero bene inseme...-

"Sei per caso diventata la mia nuova coscienza?"

-Tecnicamente, si. -

«Pff... Ma quanto stupida sei?» Una voce maschile, proveniente da dietro di me, mi risveglio (come al mio solito ormai) dalla conversazione con me stessa.

Mi girai e vidi un Jeff con un sorriso beffardo stampato sulle labbra, privo di tagli sulle guance e anche privo della sua solita pelle biancastra, il che mi fece notare che anche Clock non aveva nessun segno sulla faccia, nonostante dovesse avere due tagli anche lei sulle guance... stessa cosa per Toby, aveva la maschera, ma era tirata giù, e gli occhiali gialli erano posti sul tavolo.

Jeff si sedette vicino a me e mi tirò giù, la manica sinistra della maglietta, poi sospirò.

«Per fortuna stai bene...» sussurro.

Di colpo un piccolo coltello da cucina sfiorò il naso di Jeff, lasciandoli un piccolo taglio, per poi fermarsi contro parete.

«Giù le mani dalla mia sorellina.» tuonò la voce di Anada.

«Wow, che pessima mira che hai» Jeff lasciò andare la mia maglietta e andò verso la porta. Si soffermò un attimo prima di sparire dietro di essa, dicendomi che dopo che ho finito con la sua maglietta potevo lasciarla in camera sua, sul letto.

«AMELIE!!!!!!!!!!!! SEI VIVAAAAAA!!!» in un attimo mi ritrovai addosso Anada inseme a Clamy e Mary.

«Certo che sono viva! Davvero pensavate che morivo così facilmente??» dissi tra le lacrime e abbraciadole dando un bacio sulla testa a tutte.

«Ecco, mi dispiace interrompere questa rimpatriata, ma dobbiamo ancora andare a prendere le vostre cose, e anche spostare i mobili, e farvi cambiare scuola... » Slanderman entrò dentro la cucina con dei waffle caldi. «Amelie... Dove sono finiti i tuoi waffle... Non mi dirai che gli hai dati a Toby. »

«Beh... Ecco... Aveva la faccia da cucciolone... Non potevo dirgli di no.... Eppoi non fa nulla, non avevo appetito...» farfuglio tra un abbraccio e l'altro.

Slanderman provò a staccare Anny, Clamy e Mary da me, ma senza accorgersene andò quasi in contro alla morte.

Anada prese il coltello conficcato dentro nella parete, Mary prese il piatto che c'era sul tavolo mentre Clamy prese la forchetta.

«Osa avvicinarti a noi e Amelie, e ti uccidiamo in meno di tre secondi.» dissero in coro e con un tono minaccioso.

Poi cominciarono a stringermi più forte nel loro abbraccio.

«Scusaci Amy.... Non siamo state capaci di diffenderti come si deve... E hai quasi richiato di morire.» inizio Anny «Però! D'ora in avati ti staremo sempre vicino e ti proteggeremo come si deve!» continuò Mary «E non lasceremo mai più che ti accada qualcosa. » concluse Clamy abbracandomi più forte.

In quel momento guardai le loro mani. E vidi che anche loro avevano i loro anelli alla mano.

Anny si staccò da noi e indicò il suo anello, simile a rovi bianchi con dei fiorellini neri.

«Questo è il tuo regalo dall'aldilà?» Chiese con un sorriso.

«È vero! Quando mi sono svegliata l'ho trovato incastonato al mio dito! E non riesco a tirarlo giù.» disse Mary allarmata indicando, il suo anello simile ai rami di un albero era decorato da dei fiori di cigliegio, tutti rosa.

«Devo dire però che è molto carino, e anche alla moda...» Clamy si guardò per un tempo indeterminabile il suo anello. Il suo era simile al mio, ma era blu acqua con un piccolo albero nero in mezzo.

«Però, c'è ancora una cosa che non mi convince. Amelie, chi era quel uomo che ti ha salvata?» chiese Slander sporgendosi verso di me.

«Ecco.... È.... Beh... Non... Non saprei... Mi ha soltanto detto che anche lui aveva un "padrone". Spero possa essere d'aiuto...» dissi.

«Beh, è già qualcosa. Scusate, ma io mi ritiro in camera mia. Se qualcuno chiede da mangiare dagli i waffle che ho messo nel frigo Clockworck.» e con questo anche Slanderman se ne andò.

«Sissignore!» disse Clockwork che intanto si mise a disegnare qualche macabro omicidio.






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