3. Intervista a LedaCM

LedaCM


Quando pubblicai il concorso "Le Farfalle" non mi aspettano tanta partecipazione, soprattutto non mi aspettavo che Leda potesse iscriversi.
Avevo già sentito parlare di lei, avevo dato un'occhiata alla sua opera "TheMoon's coming up... like an Eye In The Dark", ma poi non ho mai avuto tempo per poter leggerla con calma.


The Bigbald head Series - Vol. 1

LYLA:

L'operazione durò pochissimo, ma in quei brevi attimi provai una successione di emozioni al limite della sopportazione. C'era Tyler Dixon in miniatura in ogni singolo granello di polvere. Tanti piccoli duplicati di lui che mi guardavano con la testa rivolta verso l'alto;mi fissavano disgustati, con disprezzo, e la cosa più dolorosa era che ognuno di quei minuscoli esseri esistenti solo nella mia utopia era fottutamente bello, desiderabile... sexy. Non riuscivo a tollerare la sua avvenenza così odiosamente irresistibile.

TYLER:

L'avrei pensata quella sera, il mio piano era lì, escogitato dal mio cervello prima ancora di rendermene conto. L'avrei pensata in quella forma: fiera e triste al tempo stesso, baciata dalla pioggia e sexy come forse non l'avrei mai più rivista. L'avrei pensata mentre la ragione cedeva il posto all'istinto, e mi sarei masturbato continuando a pensarla, interrompendomi sul più bello, imponendomi di non raggiungere il limite, per ore probabilmente, per punirmi di averla trattata in quel modo... di desiderare quello che desideravo.Avrei lasciato che la tortura mi sfinisse molto prima dell'orgasmo e avrei atteso un'incoscienza e un torpore che mi avrebbero fatto conquistare il culmine quando ormai non avrei avuto più la forza di riconoscerne il valore.


Dopo l'inizio del concorso mi sono immediatamente resa conto delle sue abilità; uno stile particolare, capace di attirare il lettore, originalità, personaggi ben caratterizzati.
Presto inizierò a leggere il suo lavoro, ma prima ho deciso di intervistarla per voi, ma anche per me.


Intervista del 2 Agosto 2016.



Cos'è The Moon's coming up... like an Eye In The Dark?

E' un esperimento, prima di ogni altra cosa. In secondo luogo: una sfida. Terzo: una favola. E da ultimo... be', un sacco della spazzatura, nero, bello capiente, del tipo condominiale per intenderci, nessuna raccolta differenziata, all in!
Sono sei anni, ormai, che covo questo progetto, ma solo negli ultimi due sono riuscita a raccogliere tutti gli elementi che mi mancavano.
Adoro The Walking Dead, sono innamorata di Daryl Dixon e il suo personaggio mi ha portato a scoprire l'attore Norman Reedus; ho studiato a fondo entrambi in questi anni e ho capito che... nessuno di loro due andava bene! Come uomo ideale, intendo. Quindi mi sono chiesta: perché non provare a creare un Frankenstein, un ibrido? Così ho pensato,pensato pensato... e poi eccolo lì, Tyler Dixon, l'embrione da laboratorio. L'esperimento consiste nel fondere caratteristiche dell'uomo e dell'altro, quelle che più amo. Devo dire che il risultato ha stupito me per prima.
Mia figlia Alida adora Jamie Campbell Bower. Per colpa - e grazie a lei -ho scoperto questo ragazzo e ho cercato plasmare su di lui un ruolo unico, che potessi sentire mio, un ruolo in cui avrebbe potuto essere"diverso" dalla solita star che tutti dipingono.
Tutto il resto è all'80% autobiografico. Da Lyla, a Victor, da Steven a Derek... i personaggi esistono davvero, fanno parte - o hanno fatto parte della mia vita.
Buttare il marcio, esorcizzare i demoni, fare pace con un passato che ancorami tormenta e lasciarlo confluire in una fantasia proibita. Il tutto cercando di mantenere il più possibile un contatto con il VERO il REALE, senza forzare gli eroismi o le cattiverie.
E'una cosa per me, solo per me. Non nasce per soddisfare nessun tipo di pubblico e/o richiesta, la sfida e il bisogno erano e sono solo miei.
Il titolo è un mix... tra una canzone di Laurie Anderson molto cara a Norman (The Sun's coming up like a big bald head)... la luna - che io preferisco al sole - e Eye in the Dark che è il nome del gatto di Norman.


Inizialmente ho letto un capitolo dove ci sono delle dichiarazione abbastanza forti. Nascono proprio perché scrivi fatti reali? Pensi ci sia troppo di te nel tuo lavoro?


La premessa è stata modificata. Perché le persona di cui parlo si sono lamentate? NO. Chi ha giudicato sono proprio coloro che nella storia non compaiono ma conoscono la mia vita a grandi linee, quindi hanno dedotto immediatamente. Perché ha dato loro fastidio? Non saprei, suppongo per invidia del coraggio... non potrei vederci altro.
Non c'è troppo di me... c'è TUTTO di me; romanzato, adattato - io sono molto peggio di Lyla, in ogni senso - c'è forse un di più... ma mai un meno.
In realtà dovrei aver paura ad ammetterlo, provare vergogna... ma dato che ho preso "coscienza" e ormai ho superato questa tediosa fase,posso tranquillamente affermare che più che fortemente ispirati a persone che hanno fatto (o sono) parte della mia vita sono... "loro".
Non è che mi sia presa chissà quanto tempo per ragionare su questa scelta, mi sono semplicemente accorta che "doveva" essere così,che loro erano pronti, che io la ero e la sono ancora; pronta per sollevare il velo e parlare finalmente di tutto quello di cui non ho mai avuto il coraggio di parlare. La "S" sopra la mia clavicola sinistra c'è davvero, ed è per Steven... Lui e Derek sono quelli più "mascherati" se vogliamo, perché comunque è una storia inventata, ma gli episodi descritti e che li vedono coinvolti...ehehehe... insomma, c'è molta cronaca, mettiamola così.
Victor,invece, è il mio migliore amico nella realtà e come nella storia è il mio socio nello stesso lavoro descritto (più in piccolo ovviamente).
Il personaggio di Miriam è un omaggio (non so quanto ben riuscito) a una ragazza meravigliosa che adora Jamie Campbell Bower; non la conosco così bene ma spero comunque di renderle onore nella mia storia.
Ho sempre scritto solo ed esclusivamente per me, condividere non è mai stato il mio forte, quindi la decisione più difficile è stata proprio quella di "mettere in piazza" un qualcosa di così personale È sempre un rischio, soprattutto se fai presente che "quella" sei TU, avrei potuto far finta di nulla e chi lo avrebbe mai capito (a parte Derek, Steven, Victor e Miriam)? È un rischio perché si va incontro al pregiudizio, alla diffidenza volontaria e involontaria delle persone, non essendo un personaggio famoso sono più esposta alle etichette negative ma... mi importa sul serio?
No. Non mi importa granché, nella mia vita ho già ampiamente dimostrato quello che dovevo dimostrare, e questa storia è solo un modo per far pace con il mio passato travagliato, pesante, brutale per certi versi... un modo per sognare e, magari, far sognare se qualcuno riuscirà mai ad allinearsi a ciò che esprimo tra le righe...


Ho sempre pensato che alle persone piace vedere l'insicurezza e la tristezza negli altri. In quel caso sanno essere compassionevoli,crogiolarsi nell'idea di stare meglio e di essere migliori. Ma se qualcuno tira fuori le palle, se ha il coraggio di combattere, non è più lodevole, bensì qualcuno da disprezzare. Ovviamente è soltanto un mio personalissimo parare. Detto, questo, mi sorge una domanda: non pensi che una storia tanto personale possa chiudere fuori il lettore? Farlo sembrare un estraneo di fronte a fatti intimi?

Le persone "vivono" letteralmente e concretamente dell'insicurezza, delle debolezze, delle paure e dei dolori altrui...chi proprio si dissocia da questo iter è un Santo.
Poi ci sono i menefreghisti, i distaccati, gli "egoisti" -anche se nessuno di questi è il termine corretto - come me. Perché mi arrogo il diritto di dire che io sono così? Be, perché sono così! Le prove? Le prove arrivano con il tempo, a mano a mano che una persona mi conosce e capisce che sono davvero così.
Qui non si tratta di compiere chissà quale atto eroico... salvare il mondo, salire sul pulpito e urlare ai Terrestri il proprio coraggio,si tratta semplicemente di GUARDARE IL PROPRIO, stare entro i confini di se stessi e permettere alla verità, al coraggio e alla voglia di combattere di uscire per essere... VISTI e amati in modo personale,egoistico.
Non me ne frega una viola di chiudere fuori un lettore, ipotetico o reale... non ho iniziato a scrivere per quello; la mia correttezza sta semplicemente nell'anticipare gli intenti, nel dire chiaro e tondo: "lo faccio per questo, mi spiace se a voi non sta bene,nessuno vi obbliga".
Diventano fatti intimi solo ed esclusivamente perché io rivelo che lo sono, se non lo avessi fatto nessuno lo avrebbe capito, nessuno degli utenti di wattpad intendo.
Allora perché condividere su wattpad?
Perché è nata una sorta di complicità con alcune persone. Non sono andata a cercare nuovi lettori, è stato un dolce passaggio da altre storie a questa... accompagnata da persone straordinarie che hanno vissuto con me passo passo la sfida di mettere per iscritto certe cose.Difatti, nessuno tra loro si è sentito chiuso fuori... anzi, sono i più coinvolti!
Con sorpresa si sono aggiunte anche new entry... è stata una cosa carina, non pensavo una storia del genere, lunga, diversa dalle richieste, non corretta, etc... potesse piacere tanto.
In definitiva: sono egoista. Non m'interessa se qualcuno si sente in imbarazzo o escluso... di autobiografie più o meno forti è pieno il mondo... la mia è solo un atomo nell'universo... LOL


Sicuramente attrae gli amanti del voyeurismo!
Ho notato che hai deciso di pubblicare la tua opera in "Narrativa generale" come mai? C'è una ragione particolare?

Sì, c'è.
Quelli che mi conoscono bene sanno che a me delle classifiche, dei Wattys e azzimiglia non importa nulla.
Ci possono essere un "Adult" in meno e un "wattys"in più, ma è da Dicembre che spiego e rispiego i motivi per i quali ci sono: è un esperimento, intrapreso grazie a un manuale, non intendo sospenderlo e sono disponibile a chiarimenti in privato se qualcuno fosse interessato.
Ritengo che il mio modo di agire, il tipo di utente che sono, le mie attività, siano una dimostrazione più che evidente di DOVE voglio arrivare. La risposta è semplice: da nessuna parte!
Questa premessa per dire che ci possono essere molte stranezze nella scelta dei tag e/o del target, ma NON nella categoria. NON è una scelta che dipende da classifica o visualizzazioni... è semplicemente l'unica scelta che mi offriva wattpad. Non è solo una storia d'amore, non è una storia di droga, non è solo un'autobiografia, non è una FF... e una sfilza di altri "non è". Dunque, che dovevo fare?NARRATIVA GENERALE.
Il sesso c'è... ma non subito e non come siamo abituati a leggerlo.Stesso discorso per la droga, per il lavoro, rapporti di amicizia e genitoriali, intrighi di potere, passati drammatici.
E' tutto molto crudo, reale, LENTO... e la storia d'amore è fatta di un amore che rispetta tutte le tappe di un innamoramento maturo, vissuto da persone adulte con esperienze che li portano a "consumare"questo sentimento in modo vero, senza esagerazioni di nessun tipo.
Vorrei più categorie, questo è poco ma sicuro... tipo REAL STORY o ESPERIMENTI... non saprei, comunque non mi sono fasciata la testa. Sono sempre aperta a segnalazioni, stroncature, suggerimenti etc...


Parlerei per ore sulle problematiche che affliggono le classifiche di Wattpad, ma è meglio lasciar perdere.
Veniamo alla prossima domanda. Considerando i temi trattati, a chi consigli di leggere la tua storia? Pensi che serva un limite d'età?

Geez... l'età è davvero un problema perché non saprei. A tredici anni io già leggevo Irvine Welsh, Jim Carrol, Pier Vittorio Tondelli, Chuck Palahniuk... Choderlos de Laclos, Moravia... quindi è tutto molto soggettivo.
Per il livello attuale credo che NON potrebbe essere vietata a nessuno -dato cosa sfornano gli under 18 - per la comprensione... be', io credo che metà dei temi trattati siano pressoché inaffrontabili per gli adolescenti. Il linguaggio scurrile, ormai, ha davvero un peso irrilevante.
Qui ci sono adulti, adulti veri, no macchiette e/o spalle per improbabili realtà scolastiche.
A chi la consiglierei? A chi ha vissuto esperienze simili, a chi ha figli, ai lavoratori autonomi...
Mmh...credo anche a chi è semplicemente in grado di affrontare senza pregiudizi determinate realtà, a chi vuole capire cosa passa nella testa di persone che affrontano determinati traumi o problematiche.Ma anche a chi è curioso di scoprire COME può essere un uomo PURO,nel vero senso del termine, così lontano dal male ma convinto del contrario...
Maledizione...la consiglierei a me, perché scrivo solo di roba che conosco bene, scrivo solo di roba che vorrei leggere... Non saprei che altro aggiungere ^,..,^


Cosa dovresti migliorare nella tua opera? Ci sono cose che non avresti voluto pubblicare?


Credo che dovrei migliorare TUTTO.
Se avessi il tempo lo farei, anche con il rischio di stravolgere un po'le cose. Per il momento NON ho mai riletto un solo capitolo: la cosa mi terrorizza. Io scrivo, copio e incollo e via... sono consapevole dei disastri vari tra sintassi e grammatica e probabilmente se rileggessi abbandonerei la scrittura in favore di una revisione TOTALE. Cosa che assolutamente NON posso permettermi, ho appena concluso il primo e sto già stendendo nella mia testa il seguito.
Ma di una cosa sono certa: non toglierei nulla. Correggerei e, se è il caso, aggiungerei.


Ultima cosa! Cosa vuoi dire a chi vuole cimentarsi nella lettura di The Moon's coming up... like an Eye In The Dark?

Di armarsi di coraggio e pazienza, disfarsi dei pregiudizi... qualsiasi pregiudizio.
Di non aspettarsi grande originalità o correttezza... di essere consapevoli che è una slow-burn e che se vogliono leggere tutto e subito, non è la storia che può fare al caso loro.
E poi.. che io sono sempre disponibile a chiarire il perché di determinate scelte, sia nella trama che per i personaggi...


Mi avrai sicuramente tra le tue lettrici. Grazie per aver partecipato al progetto!

Grazie a te per l'opportunità!


Dopo la fine dell'intervista sono ancora più convinta di cimentarmi nella lettura di The Moon's coming up...like an Eye In The Dark.
La sincerità e la schiettezza delle risposte mi ha stupita, Leda non ha timore di mostrarsi per quella che è.

LaMantide





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