6.NON POSSO SOGNARTI!!!!

Mi sveglio in un bagno di sudore, con il cuore che batte all'impazzata e le mani che mi tremano. Ci metto un po' a capire dove sono e che Mattia non è con me. L'ho sognato ed è stato semplicemente meraviglioso. Prendo il cellulare dal comodino di fianco al letto, guardo l'ora sono le 7, ed è ora di alzarsi e prepararsi per il lavoro e soprattutto è ora di tornare con i piedi per terra ma prima decido di scrivere a Mattia.

«Ti ho sognato stanotte»

Dopo un'ora di attesa, durata per me un'eternità mi risponde.

«E cosa hai sognato?»

«Meglio che non te lo dico, sarebbe troppo imbarazzante e io sono troppo timida»

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Arrivo al lavoro, i bambini come al solito mi fanno una grande festa.

"Buongiorno Bambini! Come state?"

In coro rispondono "Bene maestra".

Ognuno di loro alza la mano per raccontarmi cos'ha fatto la sera precedente, oramai è una routine prima di iniziare la lezione. Elia, il più chiacchierone e anche il più curioso mi chiede: "Maestra tu invece cos'hai fatto?"

Rimango spiazzata: una domanda così semplice ma in questo momento così complicata. Vorrei rispondere che ho passato la nottata più bella della mia vita, peccato fosse solo un sogno. Vorrei dirgli che mi sono posta mille domande su cosa mi sta succedendo, su perché Mattia sta entrando nella mia vita così dolcemente, giorno dopo giorno ma non posso. Loro sono bambini di quinta elementare, conoscono solo l'amore puro, e non avrebbero risposte da darmi e soluzioni per i miei dilemmi.

Mi limito a rispondere: "Nulla di che ragazzi, la vita della vostra maestra è un piccolo rebus da risolvere!!!"

Elia, sempre lui, mi guarda con attenzione e poi fa un sorrisetto un po' malizioso "Chiara ma ti sei innamorata?"

Oddio, vorrei sprofondare dalla vergogna. Sarò diventata rossa come un peperone, gli altri bambini mi guardano e io non so rispondere.

Questa si che è proprio una bella domanda: mi sono innamorata? Ho quasi paura darmi una risposta.

Ma no, non è possibile, non si può amare qualcuno che fino a ieri reputavo arrogante, qualcuno di cui non so nulla, se non quello che Ludovica mi ha raccontato, e soprattutto, come posso essermi innamorata di uno che non è Riccardo. Eppure, al solo pensiero delle sue labbra, delle sue mani, dei suoi occhi, della sua arroganza, del suo mistero, insomma solo pensare a Mattia mi si stringe lo stomaco, una stretta strana, accompagnata da un brivido.

Torno con i piedi per terra, nel frattempo i ragazzi stanno chiacchierando e facendo un casino pazzesco. Cerco di interrompere questo momento di euforia e di prendere in mano la situazione per cominciare la lezione.

"Dai bambini basta, adesso è ora di cominciare...Prendiamo il libro di lettura a pagina 98...!"

Mezzogiorno arriva in fretta, mi suona il telefono: un messaggio. Sicuramente sarà Riccardo che si è svegliato, quel ragazzo ha la capacità di dormire per più di 12 ore al giorno. Ma come cavolo fa? Decido di non leggerlo subito, può aspettare. Faccio riordinare la classe ai ragazzi e li accompagno ai servizi prima della mensa e dell'arrivo di Carla, la mia collega di matematica.

Finisco di far riordinare la cattedra, arriva Carla, l'aggiorno delle assenze e degli avvisi odierni. Esco da scuola, vado in macchina e mi ricordo di leggere il messaggio.
Sorpresa: è Mattia.

«Allora me lo racconti il sogno?»

«Magari stasera ma ci devo pensare»

«Stasera non ci sarò, ho da fare»

Pugno allo stomaco, non sono abituata a non vederlo, oramai possiamo dire di vederci tutti i giorni, e sentirci tutti i gironi ma va bè,  è giusto che sia così. Avviso Ludovica, anche se non vorrei farlo viste le sue cattiverie. Mi risponde di stare tranquilla, che usciranno insieme, e poi lui andrà a casa presto perché è stanco. Stanco Mattia? Certo che fa strano. Non l'ho mai visto stanco.

Alla sera io e Riccardo andiamo in piazza mercato, ci sono gli altri ragazzi e Carlotta che cercano di evitarci un po'. A volte non mi sento ben accettata in questo gruppo ma sicuramente sarà una mia impressione, Carlotta non mi farebbe mai sentire a disagio. Lei torna a casa presto, ha il coprifuoco alle 22.30 e Niccolò l'accompagna a casa. Gli altri della compagnia Max, Lollo, Sonia, Elena, Laura e Giovanni ci guardano male, con la faccia schifata. Non capisco cosa sta succedendo ma effettivamente, io e Riccardo, siamo gli ultimi arrivati e non abbiamo mai avuto uno stretto rapporto con loro. Gli unici che hanno deciso di conoscerci meglio sono Sabatino e Dario, che purtroppo stasera non ci sono. Alle 23.30 Riccardo decide di accompagnarmi a casa, perché è stanco. Accetto. Tanto di stare lì con quella gentaglia non mi va proprio e mentre usciamo dal posteggio il mio cuore per un secondo si ferma. Arriva Mattia. Ma da dove arriva? Non era con Ludovica. Ludovica, come Carlotta hanno il coprifuoco massimo alle 22.30. Magari ha voluto farsi un giro in macchina da solo e liberare la mente dai pensieri che lo turbano.

Torno a casa. Gli scrivo la buonanotte, Mi risponde e io come al solito mi sciolgo.

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