54.UNA DOLCE MELODIA
"Matty ho la nausea" dico, bianca in viso, mentre mi sdraio nel letto.
"Per me sei incinta" risponde sorridendo Mattia.
"Smettila scemo, sarà lo stress del matrimonio...ci siamo sposati solo da 10 giorni...devo smaltire ancora tutta l'ansia!" Rispondo convinta.
"Ma se hai anche un ritardo? Amore...sei incinta, lo sa anche il cane!" E ride.
"Smettila, no, figurati...il cane mi odierà per questo non mi salta più addosso, l'ho guardata poco in questo periodo" ribatto e piango.
"Perché piangi adesso?" Mi dice mentre mi abbraccia.
"Non lo so, per il cane che non mi vuole più" dico singhiozzando. Mattia invece ride, mi stringe a sé, mi accarezza i capelli, mi bacia la fronte e ci addormentiamo.
*********
È lunedì mattina, stranamente mi sono svegliata presto, sempre con una forte nausea, che in pochi istanti si è trasformata in vomito. Sono distrutta. Mi sa che dovrò chiamare a scuola e dire di sostituirmi, grazie al cielo faccio il pomeriggio, quindi posso temporeggiare ancora un po'. Mattia è già a lavoro, inizia molto presto.
Mi sdraio sul divano e guardo un po' di televisione prima di andare all'appuntamento con il pranoterapista, sempre se mi riprendo, mi sento un ameba. Mi faccio un bel thè caldo con del limone e miracolosamente mi passa tutto. Probabilmente avevo lo stomaco ribaltato dalla sera precedente.
Mi butto in doccia per svegliarmi per bene e prepararmi. Ho un forte dolore al seno, quasi mi danno fastidio gli schizzi della doccia, e ho dei crampi alla pancia, la sfioro, e per un istante sogno di cullare dentro di me il nostro bambino.
"Chiara, basta sognare, figurati se sei incinta al primo colpo" dico da sola ad alta voce, guardandomi allo specchio mentre mi asciugo i capelli.
Appena uscita dal pranoterapista, nel tragitto di casa, passo davanti a una farmacia e decido di entrarvi a prendere un test di gravidanza, per togliere ogni convinzione a Mattia, sapendo di vederlo negativo invece...
Compongo velocemente il numero di mio marito, lo sbaglio per ben due volte prima di riuscire a chiamarlo
"Matty, ti devo dire una cosa ma siediti..." dico ancora con il test in mano, incredula e spaventata.
"Amore, sono seduto, sto guidando, dimmi vita mia..." dice dolcemente.
"Amore, sono incinta...e ora?" Annuncio ridendo ma con lacrime di gioia.
"Amore ma è bellissimo...visto...io già lo sapevo...ora stai tranquilla e chiama subito la ginecologa" dice entusiasta, dalla voce trapela un po' di emozione, avrei voluto vederlo in faccia, ma, presa dal panico, non ho nemmeno pensato di fargli una sorpresa.
"Ti amo" gli ricordo.
"Io ti amo ancora di più amore!" E riaggancia.
Prima di telefonare alla dottoressa comincio a camminare per il corridoio di casa, con le mani sul ventre. Ho paura, sono terrorizzata ma piena di felicità. Piango, e poi rido, e poi ancora bianco. Sono invasa da infinite splendide emozioni.
Un bambino è un dono prezioso che ti regala la vita, è frutto di un amore vero e intenso, dell'unione di due anime.
Chiamo la ginecologa.
"Buongiorno dottoressa, io....io...aspetto un bambino...ho un ritardo...ho fatto il test ed è positivo" dico balbettando un po'.
"Oh che bella cosa, allora quando hai avuto l'ultimo ciclo?" Chiede mentre sento un rumore di carta.
"Il 25 marzo...perché?" Domando curiosa.
"Perché, se mi dai un secondo ti dico..." e sento i tasti di una tastiera del computer "ecco, sei di circa sei settimane, il tuo termine sarà il 30 dicembre, giusto giusto per un Capodanno coi fiocchi...allora Chiara, ci dobbiamo vedere all'ottava settimana, quindi il 13 maggio alle 17... l'orario va bene?"
A sentire quella data il cuore cominciò a sobbalzare. Non ci potevo credere che ancora una volta quel giorno diventasse un'altra parte indimenticabile di noi.
Quel giorno arrivò velocemente...
"Eccolo il vostro fagiolino...guardate com'è piccino" disse la ginecologa mentre mi faceva l'ecografia.
"Adesso, preparatevi...vi faccio sentire una cosa" alzò una levetta sul macchinario dell'ecografo.
Bum bum bum bum...
Guardai Mattia negli occhi, erano lucidi, commossi. Provai una forte gioia. Indescrivibile. Certe emozioni così belle, forti, vere sono difficili da descrivere. E mai scorderò il suo sguardo, le sue silenziose lacrime, mentre guardava quello schermo, la sua felicità e il suo orgoglio.
Il cuore del nostro bambino batteva all'unisono con il mio, creando una dolce melodia.
Il suo battito ci ha regalato un anniversario magico: presto saremmo diventati genitori, una mamma e un papà, pronti a condividere il nostro infinito amore con il nostro bambino.
Il 31 dicembre, tra le braccia, stringevamo il nostro tesoro, l'amore più grande, colui che, oltre a due anelli al dito e una promessa davanti all'altare, ci terrà uniti per il resto dei nostri giorni, il vero senso dell'amore, l'infinito e oltre: nostro figlio.
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