52. TI HO SEMPRE AMATO

"Cavolo che male, mi viene da piangere" dico mentre il tatuatore mi fa la prima stella sul piede, con la lettera di mio fratello. Mattia mi guarda, ha gli occhi felici. È di fianco a me, e mi tiene la mano. La stringo. "Fai in fretta ti prego" imploro. Ridono e il tatuatore dice "un minuto ed è fatto, mancano solo i tre desideri" e mi sorride.
Quei sessanta secondi sembrano infiniti. Poi finalmente sento "ecco, allora come ti sembra?" Mi chiede.
Lo guardo, sono entusiasta "bellissimo" .
Scendo dal lettino un po' barcollante, mi sorregge Mattia.

"Chiara ma perché le stelle o i desideri come le ha chiamate lui?" Chiede curioso.

"Fammi pagare e riprendere dal dolore poi quando usciamo ti racconto".

Nel frattempo il tatuatore mi benda il tatuaggio e mi regala una bustina di vasellina.

"Mi raccomando Chiara, mettila spesso, non ti grattare, non togliere le croste e per qualunque cosa non esitare a chiamarmi" mi stringe la mano con una forte presa "alla prossima ragazzi"

"Grazie di cuore" dico mentre varco la soglia della porta.

"Be ora puoi raccontare..." mi ricorda curioso.

Speravo si fosse dimenticato della sua domanda, non posso mentirgli, e con le guance rosse che scottano, rispondo "ricordi quelle stelle cadenti che abbiamo visto in montagna?"

"Certo..."

"Ecco sono i miei tre desideri...avrei voluto baciarti, avrei  voluto fare l'amore...e per ultimo avrei voluto stare con te..." sono imbarazzata e mi trema la voce. I suoi occhi sono lucidi.

Con un filo di voce dice "ma...l'hai fatto per me?"

"A febbraio ho deciso che era arrivato il momento di andarmene via da te, non ti volevo più, tu non ti accorgevi che io ero innamorata di te da sempre, ti amavo, stavo un po' male, così ho deciso di tatuare per sempre il tuo ricordo sulla mia pelle, per tenere una piccola parte di te con me, ovunque tu andassi"

"Chiara io...non avevo capito che tu eri innamorata...io pensavo provassi qualcosa per me, ma non di così forte...non me l'hai mai detto, l'hai sempre nascosto e negato...Dio, mi sento un imbecille!" Scuote la testa, i suoi occhi sono gonfi di lacrime, non l'ho mai visto così. "Forse anch'io ti ho sempre voluto, ma non l'ho mai ammesso" e mi prende il volto tra le mani, mi bacia in mezzo a quella strada trafficata, senza più nasconderci, senza più esitare un istante. Sono sua. È mio. E tutto quel dolore, quella sofferenza che ho passato, gli ostacoli e la ripida salita, le difficoltà e la fatica, mi hanno ripagato. Eccomi in cima, e il panorama è meraviglioso con lui accanto.

*****************

Ad agosto sono partita per due settimane per le vacanze in Grecia con Riccardo e Fabio. Avevamo prenotato a febbraio, e Mattia non voleva assolutamente che rinunciassi per lui. Separarci non è stato facile, soprattutto per me, ma ci è servito molto, l'ha aiutato a stare un po' da solo con se stesso, a rimettere insieme ogni tassello della sua vita, forse era proprio per questo che mi ha spinto a partire. Doveva stare solo, senza distrazioni. Non mi aveva ancora mai detto "ti amo", mentre io lo ripetevo in continuazione. Non voleva correre, non voleva presentarmi a suo padre, alla sua famiglia, voleva fare piccoli passi un poco alla volta, come se avesse paura. La notte che atterrai in Italia, di ritorno da queste due lunghe settimane, mi venne a prendere a Malpensa. Continuava a baciarmi. Mi portò a casa sua, erano le quattro del mattino, non c'era nessuno, suo padre e sua sorella erano ancora in vacanza. Ci sdraiammo sul letto e facemmo l'amore, e proprio in quel momento, tra un bacio e l'altro, quando il piacere stava per prendere il sopravvento nel mio corpo mi disse "ti amo". Chiusi gli occhi, me lo feci ripetere due volte, ero incredula, lo abbraccia forte, piansi lacrime dolci "anch'io ti amo amore mio".  E continuammo a fare l'amore fino al mattino.

Qualche mese dopo decidemmo di tatuare le nostre iniziali sul nostro corpo. Un tatuaggio è per sempre. L'amore per Mattia è eterno.

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