5.UNA SCOMODA VERITÀ
Un settimana dopo...
Squilla il cellulare. Lo prendo in mano velocemente, magari è Mattia; in questa settimana ci siamo sentiti spesso. Rispondo senza neanche guardare chi sia.
"Chiaraaaaa ciaoooo, sono Ludovica!! Come stai?" Dice con entusiasmo.
"Ciao Ludo, tutto bene e tu?"
"Bene bene ma dobbiamo assolutamente vederci ti devo parlare e raccontare di Roberto!Andiamo a correre domenica mattina?"
A correre?? Oddio... è da tantissimo che non faccio sport, sicuramente morirò dopo cinque minuti di corsa ma decido di accettare lo stesso. Riaggancio velocemente, non ho troppa voglia di stare al telefono con lei e soprattutto non so cosa dirle a parte che in fondo, Mattia non è così male.
Ludovica è il mio opposto: ha 21 anni, è un po' snob, veste sempre con vestiti firmati, molto aderenti per far risaltare le forme che non mancano proprio; borsa di Luis Vitton, tacchi altissimi, braccialetti e collane. Porta sempre la coda di cavallo, ha i capelli lunghissimi, castani e gli occhi un mix tra azzurro cielo e verde acqua. Ha il viso un po' rovinato dall'acne, infatti mette sempre quintali di fondotinta per nascondere le imperfezioni, ma è molto carina, un po' più bella di sua sorella Carlotta.
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Sono solo le nove del mattino e sono già in piedi pronta ad andare a correre con Ludovica. Indosso un paio di pantaloni della tuta rossi, una maglietta maniche lunghe e il piumino senza maniche. È fine marzo, e non fa ancora caldo. Ci incontriamo in fondo alla via, abitiamo vicine, quasi una di fronte all'altra. Ci conosciamo da tantissimo tempo, undici anni, era una ragazzina molto riservata ora invece è sempre molto appariscente. È la sorella della mia migliore amica Carlotta.
Io e Carlotta abbiamo frequentato le scuole medie insieme e da li è nata una forte amicizia. Dire che siamo inseparabili è poco: ne abbiamo passate tante insieme, è da undici anni che ci conosciamo, non passa un giorno senza non vederci o sentirci, ci chiamiamo di continuo, per ogni sciocchezza, tranne in questo periodo. È stata proprio lei a portarmi in compagnia di Mattia. È fidanzata da un po' di anni con Niccolò, ma nel frattempo si frequenta con altri mille. Ovviamente Niccolò non sa nulla e non sospetta nulla e questa cosa è pessima. Non mi ha quasi mai chiesto di aiutarla nei suoi intrecci, ho provato a fargli capire che Niccolò sembra un ragazzo d'oro, ma la sua risposta è stata "Chiara, dovresti smollarti un po'anche te al posto di fare la santarellina, la vita è una goditela!" Magari ha ragione, mancaquel pizzico di adrenalina nella mia vita, ma ora che ho conosciuto meglio Mattia, qualche pensiero strano me lo sto facendo pure io, anche se non tradirei mai Riccardo. Tornando a noi, Carlotta è una sorella per me, da ragazzine avevamo deciso di andare a vivere insieme da grandi. Ci siamo promesse che nulla riuscirà a dividerci anche se, ora che Mattia sta prendendo il sopravvento nella mia vita, ho tanta paura che si possa arrabbiare o restare delusa, Ludovica è sua sorella, ma comunque è inutile che mi faccio questi pensieri strani. Io e Riccardo siamo fidanzati da anni, probabilmente ci sposeremo ed avremo dei figli. Ludovica...bè...nonostante Roberto, è fidanzata da anni con Mattia, il suo è sicuramente un tradimento passeggero, solo una piccola crisi d'identità. Presto si accorgerà di amare Mattia, si sposeranno e avranno anche loro dei figli e tutti noi vivremmo felici e contenti proprio come nelle favole.
Corriamo tra le campagne del nostro paesello. Ludovica mi racconta tutti i dettagli della sua segreta 'love story' e io spiego che Mattia non sospetta di nulla. Ho passato tanto tempo con lui e ha piena fiducia della sua ragazza, o forse sembra non interessarsene più di tanto. Ma magari, anzi sicuramente, è solo una mia impressione.
"Devi fare innamorare Mattia di te" .
A queste parole mi si blocca il respiro, lo stomaco si chiude, non so cosa rispondere ma soprattutto é una pessima richiesta.
"Ludo ma ti pare? Io sono la persona meno adatta...sto con Riccardo. La mia vita é con lui! E poi a me Mattia sta un po' sulle palle...lo sai"
Non é vero che poi é cosi antipatico ed una storia con lui non sarebbe male, ma sono fidanzata e questi stupidi pensieri devono andarsene dalla mia mente.
" Ehi, ti sei offesa Chiara?"
"No..ma non capisco come hai potuto farmi una richiesta del genere! Piuttosto perché non lo lasci? Sarebbe più semplice"
"Lasciami parlare e non interrompermi" . Sospira e io annuisco. Ci fermiamo e ci sediamo su un canaletto. Nonostante non dovrei farlo a polmoni aperti, mi accendo una sigaretta, la tensione é troppo alta.
" Mi sono innamorata di Roberto. Lui é dolce e non violento come spesso lo é Matty. L'ho conosciuto al lavoro e lo sai bene che è da gennaio che esco con lui, sono due mesi, sono pochi ma mi piace molto. Mattia non lo posso lasciare, non ora che sta vivendo un brutto periodo e se io lo lasciassi sarebbe l'inferno per lui." Si interrompe e mi guarda in faccia cercando la mia approvazione ma le sue parole mi risuonano nella testa e non riesco neanche a capirne il significato: violento? periodo brutto? cosa sta succedendo? Chi è realmente Mattia? Decide di proseguire raccontandomi altri aneddoti, probabilmente ha notato il mio sguardo perso pieno di punti di domanda. " Spesso litighiamo e quando si arrabbia è violento, spacca qualcosa, e meno male non mi ha ancora alzato le mani. Non posso stare con lui, se un giorno mi picchiasse? E poi.. dai Chiara voglio essere sincera: secondo te che futuro mi può dare uno come lui?"
"Scusa non ti seguo, dici perché è violento? oppure c'è altro?" Dico con un filo di voce, mentre spengo la sigaretta.
"No no quello è il meno, su quello volendo ci si può lavorare" E mi sorride.
"E quindi? " sono curiosa.
"E quindi....tu Chiara ti sposeresti mai con uno che ha la sorella sorda, la mamma con un tumore e probabilmente non manca tanto, lo zio cieco, e lui non so perché ma fa sempre esami in ospedale. Che futuro mi può dare? E soprattutto i miei figli che futuro avranno con uno come lui? Avranno sicuramente tantissimi problemi anche loro... no no no...non fa per me! Mi capisci vero? Ti prego Chiara, fallo innamorare di te, così ho il pretesto per lasciarlo senza che soffre!!!"
Ma come può chiedermi se la capisco? Si rende conto di quello che mi ha appena detto? Questa ragazza è un mostro. Non la riconosco o forse, a questo punto, non l'ho mai conosciuta.
Con la voce che mi trema dalla rabbia, rispondo: "Ma tu ti rendi conto di quello che mi hai appena detto?"
Ludovica sorride come se niente fosse, prende il telefono in mano e legge un messaggio, non mi risponde.
"Scusa era Roberto, andiamo a casa che tra un po' mi passa a prendere...mezzogiorno pranzo con lui".
Non ho il coraggio di rispondere e dire più nulla.
Rifletto.
Ecco perché tutta quell'arroganza e quello sguardo sempre triste. Povero Mattia, chissà cosa sta provando.
Riprendiamo a correre, non riesco più a parlare: sono delusa e amareggiata; preoccupata e incapace di reagire.
Saluto Ludovica e spero di non vederla per qualche giorno. Entro nel cortile di casa, mi siedo sul dondolo, chiamo Riccardo e racconto per filo e per segno ogni parola di Ludovica. E' sconvolto quanto me e per l'ennesima volta mi ripete che sia Carlotta che Ludovica non le sono mai piaciute, sono due persone cattive e false che pensano solo a sé. Saluto Riccardo, tanto tra qualche ora ci vediamo ma prima di riattaccare mi dice: "Chiara tu devi stare vicino a Mattia, ho visto come ti guarda, Lui ti vuole bene, ti reputa un'amica, con te sorride, probabilmente con te sta bene. Solo tu puoi aiutarlo. Non è violento, non ci credo, e se l'ha fatto con Ludovica è perché se l'è meritato. Non lasciarlo solo". Come può essere sempre così buono Riccardo? Se solo sapesse dei brividi che mi fa provare Mattia forse non mi direbbe queste cose.
Riattacco e scoppio a piangere: in questo momento vorrei solo ritrovarmi tra le braccia di Mattia, essere abbracciata e liberare la mente.
Mi suona il telefono, un messaggio: è Mattia.
«Ciao, buongiorno, com'è andata la corsa?».
«Buongiorno a te, bene ma sono distrutta, ci vediamo pomeriggio?».
«Certo, mi passi a prendere? Non ho la macchina, serve a mio padre».
«Ok per le due sono da te».
Dopo qualche secondo gli scrivo un altro messaggio.
«Ma Ludovica non c'è pomeriggio?».
«No deve uscire con sua madre e Riccardo?».
«Credo di si, ora lo avviso di venire direttamente in piazza».
Come ogni volta che lo sento il cuore mi batte all'impazzata, passiamo un pomeriggio bellissimo insieme, Riccardo arriva tardi, alle sei circa, come al solito si è addormentato mentre guardava la televisione dopo mangiato.
A Mattia squilla il telefono, è Ludovica che gli chiede cosa fa per cena e se escono a mangiare. Mi sale un conato di vomito a vedere tutta questa falsità e nel frattempo mi ribolle il sangue, ma non dalla rabbia. Questa è gelosia. Cosa mi sta succedendo? Di fianco a me ho l'uomo che sicuramente tra qualche anno sposerò, che non mi ha mai fatto mancare nulla, che mi rispetta e mi ama, e io mi faccio prendere dalla gelosia per un altro?
"Cosa fate stasera?" Chiede Mattia a Riccardo, perché io sono ancora persa nei miei dilemmi.
"Nulla, penso che torneremo qui dopo cena, giusto Chiara?" E sposta lo sguardo verso di me che faccio cenno di si con la testa.
"Andiamo a mangiare al brasiliano? sento anche mio cugino Andrea!"
Rispondo prima che Riccardo possa parlare. "Certo grazie per l'invito".
In fondo è stata una bella serata, ma mi sono accorta di non riuscire a togliere lo sguardo, neanche per un secondo, da Mattia.
Durante la settimana ho sentito spesso Mattia, molto di più che Riccardo. Ci sentiamo per messaggio, per messanger e a volte ci telefoniamo ed è fantastico sentirlo. Le serate proseguono quasi sempre uguali, la maggior parte di volte siamo io e Mattia, Riccardo come al solito preferisce stare a casa a dormire e Ludovica esce con Roberto. A volte c'è Carlotta con Niccolò e devo stare attenta a non imbabolarmi troppo su Mattia prima che se ne accorgono. Carlotta ultimamente è molto distaccata e non capisco perché. E' sempre a far comunella con Laura, Sonia ed Eleonora. Ridono e mi guardano ma sicuramente sarà una mia impressione: Carlotta è la mia migliore amica, figurati se mi sparla alle spalle. Qualche volta Mattia va via presto, o arriva più tardi: chissà dove sarà. Non averlo al mio fianco mi fa sentire un po' persa. Con lui sto bene. Mi sembra di rinascere e riesco a tirare fuori quella parte di me che forse tengo nascosta da troppo tempo. Mi fa ridere e mi fa divertire. E' imprevedibile. Mi sto accorgendo che lui è la parte che mi manca per essere completa e mi risuonano nella mente le parole che mi ha detto Riccardo qualche giorno fa: "Voi due sareste una coppia perfetta".
E' notte, sono le due. Ci salutiamo dopo esserci mandati un'infinità di messaggi. Mi addormento e lo sogno.
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