49.LA STORIA SI RIPETE
"Be che hai da dirmi di così importante?" Dico ad Antonia mentre guido per andare al parco di Cerano, che in realtà è un posteggio un po' grande dove spesso ho visto bambini imparare ad andare in bicicletta o a tirare calci ad un pallone. È un posto tranquillo, dove Mattia non immaginerebbe mai di trovarci. Antonia, appena salita in macchina è stata fin troppo chiara a dirmi di andare in un posto senza occhi indiscreti ma soprattutto ha ribadito solo io e lei.
"Quando ti fermi ti parlo" mi risponde con un tono acido.
Continuo a guidare per altri due minuti che sembrano infiniti visto il gelido silenzio. Posteggio. Scendo dalla macchina e le apro la portiera, sfidandola.
"Scendi e parla, che mi fumo una sigaretta" dico scocciata da questa attesa, vorrei prenderla per i capelli dalla rabbia, per le menzogne che mi ha raccontato e per avermi soffiato Mattia da sotto il naso, ma mantengo la calma.
"Cosa provi per Mattia?" Mi domanda con arroganza, per l'ennesima volta da quando la conosco mi rivolge questo quesito.
Non esito ad essere sincera, rispondo schiettamente "Lo amo, e continuerò a farlo anche se ci sei te di mezzo...con permesso" e faccio un inchino. La provoco, e so che può succedere il peggio.
Sorride, mi cammina davanti con passo nervoso. Avanti e indietro. Mi guarda dalla testa ai piedi, un po' schifata. "Certo che hai coraggio, non molli il colpo" e si appoggia alla macchina.
Ora sono io che gli cammino vicino e la squadro dall'alto verso il basso. Sembra una scena da film del far west, ci mancano solo i cavalli e le pistole, ma la tensione che si sta creando tra noi è quella.
"Si può sapere che cazzo vuoi Antonia dalla mia vita?" Dico a pochi centimetri dal suo volto, rischiando di prendermi un ceffone. Vorrei sputargli in faccia, sta tirando fuori il mio lato peggiore che non credevo mi appartenesse.
"Chiara..." mi spintona allontanandomi "tradisco Mattia con Mauro, mi sono innamorata" Guarda a terra e si volta, per non incrociare il mio sguardo. Barcollo per non cadere indietro.
Nella mia mente un flashback di quando Ludovica mi aveva confessato di avere l'amante, di uscire con Roberto, e di aiutarla. Quelle parole mi risuonano ancora nelle mente come un fastidioso ritornello. E per un tratto sembra che un'altra volta la storia si ripete.
Ma fra tutte le persone che conosce perché lo sta raccontando proprio a me? Perché mi deve creare problemi proprio adesso che voglio cambiare vita? Vorrei avere al mio fianco una bottiglia di vodka, o un whisky, dargli un sorso, per schiarirmi le idee. Sento di avere bisogno della mia unica droga, l'alcool per continuare questa assurda conversazione. È da un po' che non ne sentivo il bisogno, ma ora il mio corpo lo chiede, lo cerca. Scaccio il desiderio, fortunatamente intorno non ci sono bar, e con un po' di fatica cerco di mantenere la lucidità.
"Che cazzo stai facendo con Mauro?" Dico nervosa, mentre sento le mani che tremano e le gambe cedermi.
"Senti Chiara, non fare la gnorri, hai capito bene, solo che ora non so come fare con Mattia,tra me e Mauro non c'è nulla di certo, mi capisci?io non voglio far soffrire Mattia" Dice cercando il mio appoggio e la mia compassione, ma in questo momento provo tutt'altro per lei: rabbia, odio, la trovo una persona orrenda e ripugnante. Mi fa schifo.
"Non ti voglio neanche capire, non me ne frega nulla della vostra vita, non voglio sapere nulla, arrangiatevi, siete grandi e vaccinati, trovati le parole giuste da dire a Mattia da sola" dico con tono duro e deciso.
"Avevo solo bisogno di un'amica con cui confidarmi, non ti scaldare così, non volevo di certo il tuo aiuto, speravo solo stessi vicino a Mattia, come avevi fatto per Ludovica...alla fine ti ha fatto solo un favore...ammettilo...ti sei divertita a scopartelo!" continua con totale indifferenza, toccando ogni tasto dolente della mia vita. Basta, non riesco più ad ascoltarla sparare sentenze a crudo; gli butto il mozzicone della sigaretta tra i piedi, mi avvicino, i nostri volti quasi si sfiorano, la guardo schifata per un'ultima volta "te lo ripeto, magari te lo sei dimenticata: non. Mi. Chiamare. Amica." E scandisco bene quest'ultima frase; torno in macchina e me ne vado, lasciandola sola in quel maledetto parco.
Mi fermo in bar nella via parallela, non c'è nessuno, solo un vecchio barista, con i baffi un po' ingialliti dal fumo e lunghi capelli bianchi.
"Un whisky grazie" dico prendendo 5€ dalla tasca dei pantaloni.
"Signorina a quest'ora del pomeriggio? Mangi qualcosa prima, tra mezz'ora è l'ora di cena" dice un po' imbarazzato e con la voce tremante dalla vecchiaia il barista. Guardo l'orologio, sono solo le 18.15.
"Si.a quest'ora...ne ho bisogno...quanto le devo?" replico mentre mi mette il bicchiere davanti al bancone.
"2€ e 50 centesimi signorina!"
Do il cinque euro, va alla cassa, zoppica un poco. Bevo il mio bicchiere tutto d'un fiato, e senza neanche aspettare esco dal locale,lasciando l'anziano signore probabilmente ancora davanti alla cassa a contare le monetine per rendermi il resto.
Fatico a vedere la strada perché ho gli occhi colmi di lacrime dalla rabbia e la mente un po' offuscata. Mi fermo poco più avanti, prendo il cellulare e chiamo Riccardo.
"Ricky, dove sei?" Dico agitata.
"A casa, stavo uscendo a fare una corsa col cane, cos'è successo?" Chiede sentendo il mio tono di voce singhiozzante e nervoso.
"Aspettami, sto venendo da te" e riattacco. Prendo un fazzoletto mi asciugo le lacrime e riparto per andare a casa di Riccardo.
Mi sento in colpa, in fondo se Mattia si è messo con Antonia è a causa mia che mi sono piegata ad assecondare i loro desideri pur di vederlo felice e ora La storia si ripete, non può essere.
Riccardo mi aspetta fuori casa. Indossa una tuta blu e una maglietta maniche corte grigia. Tiene le mani sui fianchi, e picchietta un piede a terra, visibilmente agitato anche lui.
Non aspetta neanche che scendo dalla macchina, si avvicina, apre la portiera e domanda "cosa cavolo hai combinato Chiara?madonna puzzi di whisky!"
"Io Non Ho fatto nulla ti giuro, solo un bicchierino...ho visto Antonia e mi ha appena confessato che tradisce Mattia con Mauro" dico ancora tremante di rabbia.
"Chiara, scusa ma...vaffanculo!" Si sposta, tira fuori due sigarette dal pacchetto, mi prende per il polso e mi trascina giù dalla macchina "tutto qui? Pensavo avessi combinato qualche disastro! Comunque ti ricordo che Mattia tradisce Antonia da sempre!"
E per un attimo, ancora confusa rispondo senza pensare "e con chi?"
Riccardo mi tocca la fronte "sicura di non avere la febbre?" E mi scruta il viso "con chi secondo te???" Resta in silenzio "con te scema!"
Tiro un respiro di sollievo e scoppio a ridere come una matta per la mia buffa e involontaria risposta.
"Chiara, mi fai morire!! Sei troppo tonta!" E anche Riccardo scoppia in una grossa risata da mancare il fiato. "Aspetta che prendo il cane e facciamo due passi così ti schiarisci un po' le idee"
"Sono proprio rincoglionita" dico e ho i muscoli del volto che mi fanno male dal troppo ridere.
Riccardo da dentro il cortile di casa grida "confermo signorina MissScordo di essere l'amante".
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