41.BASTA PARANOIE

Sono fuori da cancello di casa mia ad aspettare Daniela che tra poco mi passerà a prendere per andare a ballare. Fa molto freddo, c'è solo un grado, la strada sembra ricoperta di glitter, il ghiaccio la fa brillare; in lontananza vedo delle luci gialle di un trattore spargisale.
Arriva con la sua Pegeaut 106 nera, accosta e scende dalla macchina.

È tutta in tiro: i suoi lunghi capelli biondi sono raccolti in una coda di cavallo, gli occhi marroni sono contornati da un eyeliner argentato, peccato che risalta poco a causa di un paio di occhiali molto spessi che porta da quando era bambina; le labbra sono color rosso fuoco. Indossa un abitino nero, corto, troppo per i miei gusti, e un paio di stivali tacco dodici, in pelle, alti fino a sopra il ginocchio, e per concludere un pellicciotto nero.

Io, in confronto, mi sento una scappata di casa: truccata il minimo indispensabile, capelli a caschetto mossi, canottierina un po' scollata color tiffany, jeans attillati, stivali, ma con poco tacco, e un cappotto nero. Ho scelto la comodità e il confort.

"Ciao tesoro! Sei carica?" Mi viene incontro abbracciandomi.

"Ciao!! Si prontissima!!" Insomma. Non vado spesso a ballare, anzi sarò andata solo un paio di volte in vita mia.

"Dai, sali in macchina, dietro ci sono anche due miei amici" esclama.

"Ma li conosco?" Dico un po' imbarazzata, ultimamente non riesco ad aprirmi molto col prossimo, ed è comprensibile.

"No, ma li conoscerai" apre la portiera posteriore "ehi ragazzi, lei è Chiara! Chiara loro sono Fabio e Simone!" Stringo la mano e Daniela sorride "visto! Ora vi conoscete!"

Saliamo in auto, Daniela alza lo stereo e mentre guida balla e canta a squarciagola la canzone di Rhianna Umbrella.

****************
La discoteca è piena di ragazzi che a ritmo muovono il loro corpo, ballano felici senza pensieri. Daniela e Simone si dirigono in pista. Prima di buttarmi nella mischia, do un'ultima occhiata al cellulare. Riccardo mi ha scritto un messaggio

«Come te la passi in disco? Divertiti»

«Ricky tutto bene, c'è tantissima gente, mi sento un po' spaesata.»

«balla e divertiti»

È sempre molto gentile con me, ma è una gentilezza fraterna.

Prima di ballare decido di prendere un cocktail, mentre sono al bancone per ordinare da bere Fabio si avvicina "ehi bella! coca e rum lo bevi? "

"Ma si dai, stasera faccio uno strappo!" Grido per farmi sentire.

Fabio è alto e magro. Ha i capelli biondi, ma non molti, ha un po' di stempiatura e gli occhi sono azzurri come il cielo. Non é molto bello però ha il suo fascino. Non so quanti anni abbia ma sicuramente è più grande di me.
Simone invece non riesco a inquadrarlo, si comporta in modo strano, continua a saltare e a muovere le braccia. Sembra volerci provare con tutte, ma lo fa in una strana maniera.

Al primo cocktail mi gira un po' la testa, la musica comincia a rimbombarmi nelle orecchie. Mi butto nella mischia, e intanto che ballo scrivo un messaggio a Mattia.

«Sono a ballare, sono ubriaca»

E spengo il cellulare. Non so a lui cosa potesse interessare, non so neanche per quale assurdo motivo l'abbia fatto. Forse per dimostrargli che anche senza di lui riesco a divertirmi, o forse per fargli prendere rabbia e invidia.

Alla fine della nottata non so più quanti coca e rum abbia bevuto con Fabio. E in più mi sono fumata una canna, urlando con prepotenza "fanculo la vita e la brava ragazza che ero!" Non mi reggo in piedi. Fatico a percorrere il giardino di casa e le scale le faccio a carponi, spero solo che i miei genitori non si accorgano.

Riaccendo il cellulare. Mattia mi ha risposto.

«Brava non bere troppo»

Solo questo? Sono delusa, ma d'altronde cosa mi potevo aspettare?

Dopo questa notte qualcosa in me sta cominciando a cambiare. Ho riabbracciato l'alcool, ho conosciuto il divertimento folle, senza pensieri e senza paranoie.
Mentre ero ubriaca non ho più pensato a nulla, non sentivo più il mio corpo, mi sembrava di volteggiare nell'aria, la mente era vuota, il cuore era incapace di dominare. Di Mattia non c'era più neanche un vago ricordo, solo una cicatrice dolorante che gridava di rabbia. Peccato che finito l'effetto ogni cosa è tornato tale e quale a prima.

Il tunnel nel quale sono caduta inizia a diventare più profondo e oscuro, l'alcool comincia a diventare il mio miglior amico. Non voglio più soffrire.

Comincio ad andare a ballare tutte le settimane,quasi tutte le sere , a volte viene anche Riccardo, lo costringo perché se no rimane sempre in casa sul divano a poltrire.

Mattia lo vedo sempre meno, Antonia non lo lascia solo neanche un secondo, quindi anche messaggiarci è diventato problematico. Da un lato sono infastidita, gelosa, ma dall'altro mi fa piacere sapere che non sia solo. Ho sbagliato a non confessargli il mio amore, sto sbagliando anche ora a lasciarlo tra le sue braccia, avrò per sempre questo doloroso rimpianto, quello di non aver lottato abbastanza.
So che durante le vacanze di Natale è stato male, ma non per la sua malattia. Ha avuto la febbre molto alta per diversi giorni, costringendolo a letto, probabilmente causata da un forte stress, uno sfogo, che finalmente si è liberato. Da quando è morta la mamma e lui ha scoperto di avere la sclerosi multipla, non si è fermato un secondo a pensare a se stesso. In più, il mese scorso, è morta la nonna materna e durante il funerale al padre è venuto un infarto, verrà operato in questi giorni, appena dopo capodanno. La sua vita non è rosa e fiori, forse è anche per questo che non me la sento di portargli via l'affetto che ora ha al suo fianco!

Amare una persona così tanto è come cadere lentamente in un precipizio. Io ho quasi toccato il fondo. Ho forse l'ho già toccato. L'amore è quando la felicità di un altro é più importante della tua. O almeno così dicono.

Ciao amici, visto che in tanti mi avete richiesto di continuare ecco...pubblico.in anticipo...ma solo x qst volta😊😊😊😊❤❤❤❤ questi capitoli sono un po' di "aggancio" quindi un po' noiosi...ma...presto...accadranno tante cose

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