33.NON PUÒ ESSERE VERO!

Non so se rispondere o riattaccarle il telefono in faccia. Il mio dito fa un ping pong tra la cornetta rossa e quella verde.
Decido di rispondere, sono curiosa di sapere cosa vuole ancora da me.

"Pronto" dico con aria scocciata.

"Ciao Chiara, come stai?" Mi chiede.

"Bene grazie..." e nella mente penso che sicuramente sarei stata meglio se non mi avesse chiamato.

"Ho bisogno un favore da te.."

Sbuffo "Se proprio devo...cosa vuoi?"

Sento che fa un respiro "Io e Mattia stiamo uscendo insieme, e ora ho un ritardo..."

La interrompo subito "e da me cosa vuoi? Che ti faccio un applauso? Che ti curo il bambino? "

"Non ti scaldare per niente" dice ridendo.

"Tu sapevi bene che ero innamorata di lui...stronza e ora mi schiaffi in faccia queste cose?ti sei fatta mettere incinta?" Dico senza riflettere e con rabbia "comunque cosa vuoi?taglia corto"

"Devi chiamare Mattia, digli la verità su Ludovica, digli che usciva con un altro, così la lascia e si può mettere con me...e magari crescere il bambino..."

Rimango di stucco e non parlo, non riesco ad emettere nessun suono.

"Chiara aiutami, fallo per Mattia, io lo amo veramente, non gli farei mai male..." dice implorandomi.

"Antonia, sia chiaro, lo farò, ma non per vedere te felice, ma per Mattia perché ha bisogno dell'amore vero, di protezione...Ricorda Lo. Faccio. Solo. Per. Lui." E scandisco bene quest'ultima frase.

"Grazie...sei un'amica" mormora.

Tra i denti gli rispondo "Non chiamarmi mai più amica...e ricorda ora avrai vinto una battaglia...ma non la guerra!" E gli sbatto il telefono in faccia. Sono nervosissima e arrabbiata. Vorrei piangere al nervoso, ma rimango lucida.

Nel frattempo escono sul balcone Riccardo e Carletto a fumare una sigaretta e discutono della Moto GP come se fossero loro i corridori.

Carletto nota il mio sguardo spento, gelido. "Chiara cos'è successo?" E da una gomitata a Riccardo.

"Ragazzi mi ha chiamato Antonia, vuole che racconti a Mattia di Ludovica...perché vuole mettersi con lui" rimango in silenzio per un attimo, allungo il braccio per prendere il pacchetto di sigarette sul davanzale della finestra.
"E quindi?" Mi chiede Riccardo.
"Gli ho detto che lo farò..." rispondo con un po' di magone.
"Tu sei scema..." replica.

Se possiedi una cosa a cui tieni molto lasciala libera: se torna da te è tua...altrimenti significa che non lo è mai stata.

Di una cosa sono sicura: non potrà mai amarlo come l'amo io.

D'improvviso ricordo che l'ultimo mio pensiero prima che Antonia chiamasse era riguardante il mio ciclo: stavo contando i giorni di ritardo...sono dieci. Mi passa un brivido per la schiena e una strana sensazione. Non è possibile, non posso essere incinta, sarà solo lo stress, il cambiamento d'aria. Non ci voglio pensare.

Prendo il cellulare, compongo il numero di Mattia, che ormai conosco a memoria. Squilla.

"Chiara ciao" dice con voce allegra, felice di sentirmi.

"Matty ti devo parlare..." ho la voce tremante.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top