E' difficile guardare Mattia e fingere di non sapere, fingere di nn farmi vedere preoccupata, di non avere paura. E' ancora più difficile mantenere il segreto, non dirlo a nessuno e trovare la forza di aiutarlo, di reagire, sperando che la vita non gli riservi altri brutti imprevisti.

Quella sera abbiamo fatto l'amore, la nostra seconda volta. Ho voluto stringerlo forte a me e comandare io il gioco: ho iniziato a toccargli la gamba mentre guidava fino all'inguine e al suo gioiellino, duro, ho slacciato i jeans e ho affondato la mia testa tra le sue gambe.

"Chiara tu mi fai impazzire..." dice mentre cerca di restare concentrato alla guida.

Continuo, lo lecco come fosse un gelato, lo gusto in ogni sua parte.
Mattia continua a guidare, piano, poi si ferma in una piazzetta di campagna, quasi al bordo della strada. Sono le 9, ma essendo quasi fine maggio è ancora chiaro. Chiunque potrebbe vederci ma non mi importa. Gli stacco le mani dal volante, alzo la gonna, salgo sopra di lui, indossa il preservativo con foga e affonda dentro me provocandomi infinite emozioni.

Mattia, il mio più bel disastro.

Ci siamo ricomposti velocemente, fumato una sigaretta al volo aspettando di riprenderci e abbiamo raggiunto gli altri in piazza mercato: Riccardo, Sabatino, Carletto, Giacomo, Max, Andrea, Francesco, Sonia, Carlotta e Niccolò.
Ovviamente come arriviamo salutano Mattia e il gruppetto Francesco e Sonia, con Niccolò e Carlotta se ne va.

Riccardo mi guarda, mi saluta senza sospettare nulla.
"Ciao Chiara! Visto Carlotta? Quella è una serpe...fidati di me!"

"Ma Ricky...magari aveva altro da fare..."
Scuote la testa e continua a chiacchierare con Giacomo; Mattia si intromette nei loro discorsi, Carletto continua a fissarmi con aria strana, Max e Andrea ascoltano, io mi siedo sul muretto e mi perdo in un pensiero confuso, che non mi aveva mai sfiorato: chi è realmente Carlotta?