Capitolo5- Te l'avevo detto che conosco Seabastian Vettel

Il risveglio non è mai stato il mio forte, ma quello dopo solo cinque ore di sonno e qualche bicchiere di vino di troppo certamente non fa per me. Sono le sette e venti del mattino ed io ho già mal di testa, cerco in tutti i modi di farmi coraggio e vestirmi ma ho la forza di volontà di un comodino stamattina, voglio soltanto rimettermi a dormire e svegliarmi tra due giorni o mai più. Chiudo gli occhi solo altri due minuti o almeno ci provo ma quel dannato cellulare squilla di nuovo mandando il mio udito a farsi benedire e portandomi a imprecare come un vecchio al circolo della briscola quando perde. Odio il mio cellulare e odio me stessa che imposto tre sveglie ogni giorno, dovrei conoscermi meno bene almeno avrei risvegli più sereni e perderei di certo il lavoro per colpa dei miei ritardi. Ciondolo fino al bagno e mi lavo con gli occhi ancora semichiusi e a luce spenta, l'emicrania mi sta uccidendo a tal punto che per un soffio non ho messo il sapone delle mani sullo spazzolino al posto del dentifricio. Buongiornissimo Eli!

Per fortuna ho una divisa da indossare, non sarei in grado di mettere insieme un outifit abbinato correttamente oggi, probabilmente avrei indossato le Dr Martens verdi con un maglione viola e il giubbotto giallo che non ho. Per essere marzo questa mattina fa particolarmente freddo così indosso il mio sobrio cappellino di lana con le orecchie da gatto, inforco gli occhiali da sole e mi dirigo a passo di lumaca verso la sede della Prema. Ci metto più del solito ma riesco ad arrivare giusto in tempo per passare dalla mensa e prendere un cappuccino con doppia dose di caffè, sia ringraziato il mio capo che ci da la possibilità di fare colazione qui. Lascio la mia borsa nello spogliatoio femminile e mi dirigo verso il garage con in mano il mio bicchiere fumante e gli occhiali da sole ancora sul naso.

<< Eli buongiorno! >> mi accoglie Mario.

<< Come diavolo fai a stare bene? Hai bevuto più di me ieri sera >> mi lamento.

<< Tutta esperienza mia cara, vedrai che per la fine della stagione sarai ben allenata >>.

<< Di questo passo non ci arrivo nemmeno alla fine della stagione >> sbuffo e mi siedo per terra.

Mario inizia a spiegarmi quello che abbiamo da fare oggi sulla macchina di Charles, ci sono dei parametri che non tornano e dobbiamo capire cosa fare, i test sono tra dieci giorni e abbiamo bisogno di sistemare le auto il prima possibile. Poso i miei occhiali sulla mia testa e striscio sotto la monoposto per capire cosa c'è che non va.

<< E' morta? >> fa il suo esordio Charles di cui vedo soltanto le scarpe color brutto.

<< Probabilmente si è solo addormentata >> ridacchia Mario.

<< Sto cercando di capire chi sia l'asino che ha collegato i cavi di quest'auto >> rispondo facendo spuntare un poco signorile dito medio da sotto la macchina.

<< Che succede? >> si accovaccia il mio tutor.

<< I collegamenti sembrano essere stati fatti da un bambino dell'asilo, ah no io all'asilo avrei fatto di meglio >>.

Stando attenta a non far cadere il mio cappuccino ancora caldo metto i cavi al posto giusto e accetto la mano che Charles mi tende per aiutarmi ad alzarmi, mi siedo su uno scaffale e apro il mio portatile, il tutto sotto lo sguardo curioso del pilota monegasco.

<< Mario per favore accendi il motore >> dico e l'uomo mi asseconda.

Lascio passare qualche secondo, facciamo un paio di manovre e soddisfatta prendo un sorso della mia bevanda.

<< Come sono i dati? >> chiede l'ingegnere curioso.

<< Tutti nella norma adesso >> sorrido soddisfatta.

<< Se ridotta in queste condizioni fai miracoli non oso immaginare cosa tu faccia quando stai bene >> mi sorride il mio capo ed io affondo il viso nel cartone del bicchiere sperando di nascondere il rossore che si forma sulle mie guance.

<< Charles abbiamo bisogno ancora di qualche minuto e poi potrai fare la prova del tuo sedile >> lo informa Giovanni, uno degli atri ingegneri.

<< Beh visto che hai ancora qualche minuto libero che ne dici di andarmi a prendere un cornetto in mensa? >> lo guardo con un finto sorriso stampato in faccia.

<< La scommessa prevedeva solo il pranzo >> ribatte.

<< Ma ti ho aggiustato la macchina >> piagnucolo.

<< Puoi andare anche tu in mensa Eli, te lo sei meritato e abbiamo bisogno che tu sia in forze >> si intromette Mario.

Con un salto poco aggraziato scendo dallo scaffale, prendo Charles per un braccio e lo trascino con me verso la mensa mezza vuota, ci sono solo due o tre persone che fanno colazione mentre discutono di alcuni dati.

<< Siediti, ti porto tutto io >> si offre il monegasco sorprendendomi.

<< Cornetto al pistacchio e succo d'arancia, grazie >> sorrido angelica.

In poco la mia tanto agognata colazione entra nel mio campo visivo ed io penso di essere la persona più fortunata sulla faccia della terra, non solo perché Charles Leclerc mi serve la colazione ma anche perché ho un lavoro che mi piace da morire e un team che mi ha inserita subito.

Faccio in tempo a dare il primo morso al mio cornetto quando il mio cellulare squilla, è una videochiamata da parte di Sandro.

<< Ciao fratellone! >> rispondo sorridente e lancio un'occhiata a Charles che morde il suo toast.

<< Elly Belly ti disturbo? Sei a lavoro? >> chiede mio fratello, noto che si trova nel box Ferrari dei test di Barcellona.

<< Elly Belly? >> sussurra divertito Charles e lo fulmino con lo sguardo.

<< Sono in pausa, dimmi >> lo rassicuro.

<< La mia macchina ha dei problemi e questi stronzi non riescono a capire cosa ci sia di sbagliato >> si intromette Seb molto tranquillo parlandomi in tedesco.

<< Stronzo ci sarai tu >> ribatte mio fratello nella stessa lingua.

<< Bimbi, piantatela >> li riprendo io sempre in tedesco e vedo la faccia stranita di Charles << Insomma che succede?>>

<< Non lo so, abbiamo ricontrollato tutto un migliaio di volte ma i flussi d'aria non vanno come avevamo progettato >>.

<< Posso vedere i dati? >>

<< Chiedo a Maurizio come farteli avere >>.

<< Parlate di me? >> il viso di Maurizio Arrivabene, team principal e uomo che decide dalla mia carriera appare sul mio schermo e Charles per poco non si strozza con il suo succo.

<< Tutto bene? >> domando al pilota.

<< Che succede? >> si aggiunge Maurizio.

<< Il tuo pupillo stava per morire soffocato >> ridacchio inquadrando anche il monegasco seduto accanto a me.

<< Charles buongiorno! >>

<< Ciao Maurizio >> tossicchia lui.

<< Sandro mi diceva che avete problemi con l'aerodinamica >> mi intrometto.

<< Sì, avremmo bisogno del tuo aiuto per i prossimi test, quando hai il volo per Barcellona? >>

<< Il dodici se non sbaglio >>.

<< Bene mi occupo io di cambiarlo, ho bisogno di te qui dal sette, ci parlo io con René e ti invio anche il contratto di consulenza che dovrai firmare per poter ricevere il paddock pass >> dice serio l'uomo più carismatico che abbia mai conosciuto.

<< Va... Va bene >> rispondo senza parole mentre i volti di Sandro e Seb sbucano di nuovo sul mio schermo.

<< Eli! >> esultano i due.

<< Sto sognando? >> chiedo << Qualcuno mi dia un pizzicotto >>.

La mia richiesta viene esaudita da Charles che non aspettava altro.

<< Ahia, idiota! >> lo riprendo con uno scappellotto dietro la testa.

<< Charles ciao! Hai conosciuto mia sorella vedo >> saluta mio fratello.

<< Scopro solo ora che è tua sorella >> si giustifica quello << Mi spiace che tu abbia dovuto vivere la tua infanzia con lei >>.

<< Tu si che mi capisci >>

<< Pronto? Sono ancora qui e sono indispensabile per il lavoro di tutti voi quindi trattatemi bene >>.

<< Ti apprezzo io, mio piccolo genietto >> si intromette Seb.

<< Seb voglio te come fratello maggiore, Sandro sei licenziato! >>

Mio fratello mi risponde con una sonora risata per poi salutarci, è ora di tornare a lavoro.
Mi volto verso Charles e con soddisfazione gli dico:
<< Te l'avevo detto che conosco Sebastian Vettel >>.



NOTE DELL'AUTRICE:

Ed eccoci al nostro aggiornamento giornaliero, ammetto di essermi divertita mentre scrivevo questo capitolo e spero che abbia divertito anche voi! Cosa ne pensate fino a qui? Vi piace?


Se vi va questi sono i miei contatti:

Instagram: littlescheggia_wattpad oppure little_scheggia
twitter: JustGiuliaM

Grazie di tutto
A presto
Baci
SCHEGGIA❤️

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