Capitolo33-Javi e le Aston Martin


Entrare in facoltà questa mattina sembra un'impresa titanica, ci sono fotografi, giornalisti e orde di curiosi oltre agli studenti che affollano la strada e l'ingresso del MIT, aspettano tutti l'arrivo di Christian, Dan e Max. Tra un "permesso" e un " levatevi dai piedi", borbottato con stizza verso la fine, riesco ad arrivare all'ascensore che mi porta al quarto piano dove c'è l'ufficio del professor Finnegan.

<< Buongiorno >> dico facendo il mio ingresso e mi accorgo di essere l'ultima, sono già tutti qui.

<< Oh Elisabetta, buongiorno, ha notizie dei suoi amici? >> mi chiede il prof visibilmente teso.

<< Sinceramente no, ho scritto a Daniel ma non mi risponde >> comunico e potrei giurare di aver visto un tic nervoso far partire il suo occhio destro.

<< Fantastico >> sbuffa.

<< Non si preoccupi, arriveranno sicuramente >> cerco di rassicurarlo.

Faccio vagare il mio sguardo per la stanza, sono tutti in tiro, i ragazzi indossano la camicia, le ragazze hanno i tacchi, trucco perfetto e messa in piega sicuramente fresca di parrucchiere. Mi viene da sorridere, sono tutti imbellettati quando invece Max e Daniel verranno con le polo della squadra e le sneakers, cosa sperano? Di fare colpo su quei due?  "In bocca al lupo" penso.

<< Certo che potevi metterti un po' più carina >> mi riprende Alanna squadrando la felpa dei Celtics che ho addosso, quella di Daniel, l'ho messa per prenderlo in giro.

<< Non ho bisogno di fare colpo, soprattutto non di farlo vestita come se stessi andando a un matrimonio >> sorrido falsamente verso le due ragazze davanti a me.

<< Non faresti colpo nemmeno con un abito di Valentino addosso >> mi riprende Sierra.

<< In realtà, ora che ci penso, avevo proprio questa felpa addosso quando Max mi ha dato il primo bacio >> dico con tutta la calma di questo mondo ma con la sfida negli occhi. Non mi piace vantarmi, non mi è mai piaciuto e mai mi piacerà ma queste ragazze mi danno filo da torcere da quando sono arrivata: mi hanno nascosto i vestiti, mi hanno scambiato lo shampoo con uno colorato proprio ieri, ora ho i capelli di un viola improponibile, il mese scorso sono arrivate persino a cancellare le tavole del mio lavoro per la tesi il giorno prima della presentazione a Maurizio che ovviamente è saltata; mi sembra il minimo rispondere sbattendo loro in faccia quanto io sia più avanti di loro nel lavoro e nella vita.

<< Non ci crede nessuno >> ridacchia Josh.

<< Non importa >> scrollo le spalle ed è proprio ora che il mio cellulare mi avvisa dell'arrivo di un messaggio, è Max che dice che sono arrivati.

<< Professore sono qui >> avviso.

Un'agitazione generale si diffonde nel gruppo, tutti si affrettano per andare ad accogliere i grandi ospiti, io li seguo divertita da tutto ciò, probabilmente anche io sarei andata su di giri qualche anno fa quando ancora non li conoscevo. Seguo il gruppo in silenzio, alle porte dell'aula magna c'è una fila lunghissima di studenti, c'erano i posti limitati per questa conferenza, ma sono riuscita a imbucare Javi con noi e infatti lo trovo nelle prime file con il suo pass attaccato al collo.

<< Certo che potevi farti bella per l'olandesino >> mi rimprovera quando mi vede.

<< E' la felpa che ho rubato a Daniel e che indossavo quando ci siamo dati il primo bacio >> lo informo con un sorriso furbo.

<< Il mio piccolo genio >> mi scompiglia i capelli viola e mi fa ridere, per fortuna ho lui in questo manicomio.

<< Vieni, ti imbuco anche all'accoglienza >> lo prendo per mano e lo trascino con me verso la porta dietro la quale poco fa sono spariti il prof con i suoi quattro cagnolini per accogliere le star del giorno. Entrati nella sala vedo le ragazze con il petto in fuori che fanno le civette con i piloti mentre i ragazzi parlano con Christian, sicuramente cercando di fare colpo per ottenere un colloquio di lavoro. Gli occhi di Daniel sono i primi a posarsi su di me, il sorriso enorme che lo caratterizza compare sul suo volto e corre verso di me lasciando Alanna e Sierra come due pesci lessi, le sue braccia avvolgono la mia vita e sento i piedi perdere il contatto con il pavimento e d'istinto allaccio le mie gambe al suo bacino, chi se ne frega se siamo in un ambiente di lavoro, mi è mancato troppo.

<< Elly Belly mi sei mancata, mostriciattolo >> mi dice mettendomi giù dopo il nostro abbraccio da orso.

<< Mi sei mancato anche tu Dani >> sorrido per poi baciargli la guancia.

<< Che diavolo hai combinato ai capelli? >> si intromette Max ridacchiando.

<< Oh... Shampoo sbagliato >> scrollo le spalle lanciando una occhiata alle due civette che fumano di rabbia e mi lascio andare ad un abbraccio spaccaossa anche con il mio ex.

<< Sei bellissima lo stesso >> mi sorride baciandomi la fronte.

<< Questa felpa mi sembra familiare >> dice Dan squadrandomi con sfida.

<< Anche io credo di averla già vista >> si aggiunge Max.

<< Non so di cosa stiate parlando >> sorrido angelica e faccio un occhiolino al mio ex che sorride malizioso. Che diavolo sto facendo?

<< Ragazzi lui è Javier >> presento poi il mio amico che ha guardato tutta la scena in silenzio.

Fatte le presentazioni, saluto Christian con un abbraccio veloce e seguo tutti in aula magna, il team con il professore prendono posto sul palco mentre noi dottorandi ci accomodiamo in prima fila in platea. La conferenza ha inizio, c'è un'introduzione di Finnegan, lascia poi la parola a Christian che parla delle figure professionali richieste da un team di F1 e poi da spazio a Dan e Max per parlare riguardo il loro ruolo di supporto nello sviluppo della macchina e, dopo circa un'ora e mezza, è il momento delle domande degli studenti. Per lo più si concentrano su domande tecniche, sul motore, sull'aerodinamica, sulla gestione delle gare fino a che Alanna alza la mano e viene interpellata.

<< Salve, la mia domanda è per tutti e tre: Quanto contano le raccomandazioni nel vostro settore? Insomma se qualcuno fosse in intimità con uno dei piloti, ad esempio, sarebbe più facile ottenere il posto? >> e lo vedo lo sguardo soddisfatto che mi lancia dopo aver parlato facendo intendere a tutti che stava facendo riferimento proprio a me.

Colpo basso Alanna, questa me la paghi.

<< In Formula Uno ci arriva il meglio del meglio, bisogna saper gestire la pressione, bisogna essere disposti a mettere al primo posto la squadra, bisogna avere le conoscenze più vaste possibili per poter arrivare al top, insomma, fatemi passare il termine, bisogna avere le palle quadrate >> risponde Christian in modo professionale.

<< E questo è un qualcosa che non si acquisisce avendo una relazione con un membro della squadra >> continua Daniel con un certo fastidio nei confronti della mia coinquilina.

<< Ecco perché Elisabetta Forti è la figura professionale più contesa del paddock, Red Bull, Mercedes, McLaren, tutti farebbero carte false pur di strappare il suo contratto con la Ferrari perché è la donna più brillante che sia mai approdata nel nostro sport >> conclude Max facendomi commuovere, gli voglio un bene immenso.

La conferenza volge al termine, la sala si svuota lentamente, c'è chi si avvicina per delle foto e gli autografi, qualche ragazza fa la civetta, un paio lasciano anche il numero ai ragazzi facendomi alzare gli occhi al cielo e poi finalmente siamo liberi di andare a pranzo, ho una fame da lupi. Il professore ha prenotato in un locale alla moda in centro città, purtroppo ci saranno anche gli altri dottorandi ma almeno sono riuscita ad imbucare Javier anche qui. Usciamo dall'università e ci dirigiamo tutti nel parcheggio destinato ai professori dove due Aston Martin spiccano tra tutte le auto, quella di Christian ha solo due posti e offre un passaggio a Finnegan, Dan e Max invece hanno quattro posti e offrono i due restanti a me e Javi che ci allontaniamo soddisfatti dagli altri quattro che saranno costretti a raggiungerci in metro.

<< Non sono mai salito su una Aston Martin >> dice il mio amico sognante una volta usciti dal parcheggio.

<< Se ti va dopo te la faccio guidare >> sorride Dan seduto dal lato del conducente.

<< Se non fossi etero e fidanzato ti sposerei >> risponde lo spagnolo facendo ridere tutti quanti.

Dal momento che il ristorante in cui andremo è abbastanza formale mi sono portata dietro un cambio, nello spazio molto stretto dei sedili posteriori cerco di mettere gli altri vestiti, tolgo la felpa e resto solo con il mio reggiseno in pizzo nero.

<< Che cazzo fai? >> mi riprende Javier.

<< Mi cambio, non posso di certo andare a pranzo al Four Seasons con la felpa di Daniel >> dico ovvia.

<< Potevi farlo in un bagno al MIT >>.

<< Non è niente che non abbiano già visto >> spiego infilando la camicia di seta blu nei pantaloni a vita alta << Max ha dormito sulle mie tette per tre mesi e Dani mi ha visto innumerevoli volte in costume da bagno >>.

<< Bei tempi, mi mancano le tue tette >> ridacchia Max.

<< Siete una gabbia di matti >> sussurra lo spagnolo e noi tutti scoppiamo a ridere di gusto, in effetti un po' lo siamo.

<< Insomma Elly Belly che hai combinato realmente ai capelli? >> indaga Dan mentre sto infilando le scarpe con il tacco.

<< Nulla >> cerco di sviare il discorso, non voglio che sappiano che non ho fatto amicizia.

<< Quei deficienti dei suoi colleghi le hanno scambiato lo shampoo con uno che colora >> risponde il mio coinquilino seccato.

<< Javi >> mi lamento.

<< Ellie avevi detto che era tutto a posto >> mi rimprovera bonario l'australiano.

<< Ed è tutto a posto >> lo rassicuro.

<< Non si direbbe >> ribatte Max.

<< E' da quando è arrivata che le danno filo da torcere, le hanno anche mandato all'aria la presentazione del progetto della tesi con la Ferrari e il professore >>.

<< Questo non me lo avevi detto! >> dice Max.

<< Non è importante, ho rifatto il progetto ed è venuto anche meglio di prima, non hanno vinto loro >> fingo che la cosa non mi abbia toccato quando invece avrei voluto piangere e buttare all'aria tutte le loro cose quando mi hanno guardata con quel sorriso di scherno.

Daniel ferma la macchina davanti all'ingresso dell'hotel, consegna le chiavi al fattorino e lascia che sia lui a parcheggiare mentre noi ci dirigiamo verso l'interno. Javier e Daniel sono davanti che chiacchierano tra loro mentre la mia camminata viene interrotta dalla mano di Max che prende il mio braccio.

<< Lo so che non è tutto a posto >> mi guarda con apprensione.

<< Ma si >> sminuisco << Sono scherzi da immaturi >>.

<< Cancellarti la tesi è stato un colpo basso >>.

<< Lo so ma ormai è andata >>.

<< Mi dispiace che tu debba passare tutto questo >> mi abbraccia ed io inspiro il suo profumo che sa di casa.

<< Mancano pochi mesi e sarò finalmente libera, sarò di nuovo nel paddock >> sospiro.

<< Non vedo l'ora, si sente la tua mancanza >>.

<< Mi mancate anche voi >> sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia.

Max mi prende la mano, intreccia le sue dita alle mie e mi accompagna all'interno dove il resto del gruppo sta già sorseggiando champagne.





NOTE DELL'AUTRICE:

Nuovo capitolo come mio piccolo regalo di Natale per voi! Spero passiate delle buone feste!

Baci

SCHEGGIA<3

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top