Capitolo13- Dormire è superfluo




Il tempo sembra trascorrere in modo diverso quando non si è a casa, quando si cambia la propria routine, è per questo che ancora non mi capacito di come abbia fatto ad arrivare al pomeriggio del quindici marzo. Sono stati giorni pieni di impegni e di lavoro, tra la Ferrari e la Prema non ho avuto un attimo per pensare a me stessa, passo le giornate in pista a cercare di capire come fare per migliorare le nostre prestazioni e alla sera, prima di dormire, sono in conferenza con Maurizio e Sandro per discutere dei miglioramenti che abbiamo ideato la scorsa settimana. E' tutto così surreale per me, non solo perché percepisco un doppio stipendio che mi permetterà di urtare il caro Max con la mia nuova borsa di Chanel che comprerò non appena avrò tempo di respirare, ma anche perché scrivo la tesi e al contempo ho bruciato le tappe del mio percorso nella Scuderia Ferrari diventando un membro attivo nello studio della nuova macchina. Con la testa che mi scoppia e gli occhi che mi si chiudono, mi avvio verso l'hospitality della Prema per prendere un caffè e affrontare le ultime ore di lavoro qui in Spagna, domani pomeriggio si torna a casa!

<< Mocaccino per Elly Belly >>

Charles mi ha preceduta, è già qui, ancora con la tuta da corsa addosso con le maniche intrecciate intorno alla vita ed io cerco di non pensare a quanto i suoi pettorali risaltino sotto quella maglia aderente.

<< Grazie >> sorrido per poi dargli un bacio sulla guancia.

Da quando l'altra sera si è presentato fuori dalla mia porta tra me e Charles le cose sono un po' cambiate, sono l'unica nel team a sapere la verità su suo padre e questo piccolo segreto ci ha unito molto. Siamo praticamente inseparabili, al mattino viene a svegliarmi, facciamo colazione insieme, pranziamo insieme e resta a farmi compagnia anche durante i briefing con il grande capo alla sera. A minare la mia sanità mentale, si sono aggiunti anche i frequenti contatti fisici tra di noi, dopo esserci abbracciati sulla terrazza della mia stanza è come se avessimo definitivamente rotto il ghiaccio, ci sono molti abbracci tra di noi, qualche bacio sulla guancia quando nessuno guarda e molto contatto. E' come se sentissimo il costante bisogno di percepire la presenza l'uno dell'altra in ogni istante, è rassicurante ma anche molto, molto pericoloso.

<< Dovresti riposare >> mi rimprovera quando poso la mia testa sulla sua spalla e sbadiglio sonoramente.

<< Lo farò quando torneremo a casa >> sospiro.

Il nostro rientro è previsto per domani pomeriggio che è giovedì e Renè mi ha dato il permesso di restare a casa fino a lunedì per riposarmi e scrivere i primi capitoli della tesi, il tempo stringe e il mio relatore vuole vedere il mio lavoro di cui non ho scritto nemmeno una riga.

<< Questa sera >>

<< Questa sera cosa? >> chiedo confusa e prendo un sorso del mio mocaccino.

<< La cena di Andre e Anna >>

<< Me ne ero totalmente dimenticata! >>

<< Menomale che ci sono io >> dice Charles e mi da una piccola spinta con la sua spalla.

Parli del diavolo...

<< Ecco Cip e Ciop >> esordisce Andrea quando entra nella sala seguito da Anna.

<< Credevamo che foste scappati >> dice la donna.

<< Ci ho seriamente pensato, credimi >> sospiro esausta.

<< Eli stai lavorando troppo e la stagione non è nemmeno iniziata >>

<< Oh ma questi sono solo i tempi più tranquilli >> la informo << Secondo il mio programma per giovani talenti devo consegnare la tesi entro giugno, laurearmi a luglio, scegliere una scuola di dottorato entro maggio, fare il colloquio entro agosto e in tutto ciò devo terminare la mia stagione in Prema affiancando la consulenza alla Ferrari >>.

<< E in tutto ciò devi ricordarti di dormire e mangiare >> conclude Charles.

<< Dormire è superfluo >>

<< Certo! Infatti la mattina non ti trovo con la bocca aperta e completamente arrotolata nelle lenzuola >>.

<< Questa cosa che vai a svegliarla al mattino è tremenda >> ridacchia Andrea.

<< Anche i migliori hanno dei difetti >> scrollo le spalle.

<< Che ne dite di distrarre Elly Belly andando a cena fuori questa sera? >>

Charles coglie i due adulti alla sprovvista.

<< Accetto solo perché è l'ultima sera >> fingo di essere seccata ma in realtà non vedo l'ora di lasciare da soli questi due.

<< Penso...>> tentenna Andrea.

<< Si può fare >> accetta Anna per entrambi.

<< Perfetto! Organizziamo tutto noi, ci vediamo nella hall dell'hotel alle 20 >> sorride Charles in preda all'eccitazione.

<< Dobbiamo tornare a lavoro >> ci informa Anna guardando l'ora sul suo telefono.

<< Arriviamo >> diciamo in coro.

Andando via i due ci guardano straniti mentre noi cerchiamo di mettere su i sorrisi più rassicuranti possibili ma a quanto pare non siamo molto bravi.

<< Allora >> dico in fretta non appena siamo di nuovo da soli.

<< Prenoto in quel ristorantino su Mont Juic che abbiamo visto l'altra sera >> dice lui tirando fuori il suo telefono.
<< Quello con il locale cinese di fronte? >> chiedo e annuisce.
<< Hola io voleres >> prova a parlare Charles con il ristorante.

<< Fai parlare me, babbeo >> gli dico ricordandogli che parlo lo spagnolo.

<< Despota >> mi fa la linguaccia e io mi allontano per parlare in santa pace.
Chiedo che il tavolo sia vicino alla finestra così che Charles ed io possiamo tenerli d'occhio dal nostro tavolo nel ristorante di fronte.

<< Bene, tutto fatto >> gli porgo nuovamente il telefono mentre ci dirigiamo ai box dopo aver terminato la conversazione con il ristoratore.

<< Come facciamo a dargli buca? >> chiede poi.

<< Diremo che abbiamo una video call con Maurizio e che li raggiungeremo il prima possibile >>

<< Sei un genio >> mi sorride per poi baciarmi la fronte.

<< Lo so >> mi vanto ed dentro nel box, è ora di tornare a lavoro.






NOTE DELL'AUTRICE:

Nuovo capitolo tutto per voi, sono ancora a letto con il braccio e il collo doloranti quindi vi prego di apprezzare i miei sforzi lol. Cosa ne pensate del nuovo capitolo? Spero vi piaccia!

Grazie di tutto

Baci

SCHEGGIA<3

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