Twilight Sparkle
Un giorno Twilight Sparkle incontrò un brigante.
- O la borsa o la vita! - disse questi.
- Oh, me misera! Oh, me tapina! Perché dobbiamo vivere in un mondo in cui gli uomini sono costretti a compiere simili gesti? -
- Costretto? Beh, a dire il vero io... - cominciò il brigante.
- Si guardi, pover'uomo! Coperto di stracci, ha uno sguardo così triste e avvilito! Ma lei non è cattivo, l'uomo non è tale, è la società, attraverso i suoi cattivi messaggi e le condizioni che impone, a renderlo tale! Se lo stato si fosse preoccupato di offrirle assistenza lei non sarebbe dovuto ricorrere a simili mezzi per poter provvedere al proprio sostentamento! Sento che c'è del buono in lei, lasci che l'aiuti, lasci che le insegni la magia dell'amicizia! -
- Oh, ma insomma, la smetta, magico unicorno alato color prugna! Io sono un brigante e il mio ruolo è rapinarla! Ora, mi dia tutto quello che ha! -
- Ebbene, anche io finisco con l'essere succube del sistema! - sentenziò la puledra tirandogli un cazzotto sul naso.
Guardato con tristezza il pover'uomo, Twilight sospirò.
- La società l'ha corrotta, ma spero che un giorno possa vivere sereno! -
Dopo aver parlato spiccò il volo e partì verso l'arcobaleno.
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