10.Spiegazioni

Draco correva per i corridoi del Mannor, era a dir poco sconvolto, suo padre era al letto con Ginny Weasley! Voleva solo andare via da quella casa e provare a dimenticare...

-Draco fermati!!!Ma sei scemo!!!

-Scemo???Cazzo Ginny ti sei scopata mio padre!!!

-Ma...ma...ma magari!!!

Silenzio...la faccia di Draco era tutto un programma, la bocca aperta, gli occhi spalancati e nessuna parola...non sapeva se mettersi a ridere o ad urlare, non avevano fatto sesso e meno male, però alla ragazza dispiaceva...oddio voleva fare sesso con suo padre, insomma sapeva anche troppo bene che i suoi facevano sesso come conigli e alla fine aveva accettato la cosa...ma adesso era diverso, certo suo padre era ancora giovane e pieno di donne che avrebbero fatto carte false per...bleah, il pensiero di suo padre...con..mentre...ma cavoli Ginny, la sua amica che si voleva fare suo padre, era troppo!!!

Mentre i due ragazzi erano lì a fissarsi Lucius li raggiunse caracollando sul pavimento, e finendo ai piedi di Ginny, ma non perse neanche in quel momento la sua classe, alzò la testa come se nulla fosse e guardò suo figlio

-Draco possiamo parlare?

-Lucius ti sei fatto male?

-No se escludiamo la rotula che ha lasciato il mio ginocchio

Ginny si mise a ridere, alla fine trovava quella scena divertente, aiutò Lucius a rialzarsi mentre Draco li osservava in silenzio pensando a...no...no...via dalla testa certe immagini

-Non credo ci sia molto da dire papà

-Oh si che c'è, vieni nel mio studio per favore

Draco annuì e si diresse verso lo studio di suo padre

-Vedrai che capirà, vado a farmi una doccia

-Grazie Ginevra

-Di cosa?

-Te lo dico dopo...

Ginny gli sorrise e gli diede un bacio sulla guancia prima di allontanarsi da lui. Lucius respiro' a fondo prima di andare verso il suo studio con la flebile speranza che Draco avrebbe capito.

-Draco, non è come sembra, so che i fatti sono contro di me, ma non successo nulla

-Papà eravate al letto mezzi nudi...insomma non sono nato ieri...

-Lo so che è difficile da credere ma stavamo solo dormendo

-E di grazia perché dormivate insieme?

-Draco siediti per favore, parliamo con calma

Il ragazzo si sedette su una poltrona e fissò suo padre

-Papà Ginny è più piccola di me

-Lo so, ma semplicemente dormivamo

-Ma perché? Dammi una spiegazione

-Draco...tu sai che la notte dormo male, faccio sogni terribili, e da quando mi hanno mandato quella maledetta lettera, il terrore di tornare ad Azkaban è esploso nella mia testa...appena chiudo gli occhi, rivivo quegli anni...una sera qualche tempo fa, Ginevra ha dormito qui nella camera degli ospiti, si era fatto tardi, non volevo rimandarla a casa...la notte ho avuto un incubo, lei si è spaventata ed è venuta in camera mia, è rimasta con me...ho dormito come non mi succedeva da anni, così lei ogni tanto rimane qui...dormiamo insieme, nulla di più...

Draco soppeso' ogni parola uscita dalla bocca di suo padre...sapeva degli incubi, sapeva come aveva vissuto male l'arrivo di quella lettera...

-Papà...ma...insomma tra voi c'è qualcosa...

-No...mi vuole bene, come io ne voglio a lei

-Sei sicuro di quello che dici?  Voglio sapere la verità, ormai sono un uomo, ho bisogno di sapere...la mamma...

-Draco una parte del mio cuore amerà sempre tua madre, non potrei mai dimenticarla, l'ho amata ogni singolo giorno della mia vita e la penso sempre di questo non devi dubitarne mai, tu sai quanto sono stato male quando lei...se n'è andata

Draco chiuse gli occhi tornando a quei giorni così devastanti

Febbraio 2003

Sono qui seduto vicino a mia madre, la mia adorata mamma, il suo respiro è così leggero, quasi non lo percepisco, tengo la sua mano nella mia, lei non parla ha gli occhi chiusi, io so bene che solo provassi a dire qualcosa mi scioglierei in lacrime e sighiozzi, ogni tanto guardo Molly seduta dall'altra parte della stanza, la sua presenza in questa stanza mi rassicura...

Sono distrutto, sento mia madre che ogni tanto chiama mio padre, lei ha così bisogno di lui in questo momento, e anche io ne ho bisogno...mi dispiace papà ma non sono così forte, non ce la faccio, ho paura, ho bisogno di te tanto quanto la mamma e forse di più...

La porta si apre, un uomo è di fronte a me...è mio padre o quello che ne resta, ma poco importa, gli corro incontro lo abbraccio forte è dimagrito...non sento più il suo abbraccio forte e rassicurante dove mi rifugiavo quando ero piccolo, alzo lo sguardo dal suo petto il suo viso...Dio il suo viso...ha uno zigomo gonfio e violaceo, un labbro spaccato, un livido sulla fronte e gli occhi pieni di paura, credo per mia madre, ma non ne sono così sicuro, mia madre lo chiama, e lui mi chiede di uscire, annuisco ed esco, loro hanno bisogno di qualche momento da soli...forse gli ultimi..mi si stringe lo stomaco...

Esco da quella stanza seguito da Molly e crollo in lacrime tra le braccia di Arthur Weasley...si proprio quel Weasley che ho sempre denigrato ed evitato come la peste...mi vergogno di me, loro sono persone incredibili, da quando la mamma sta male Molly è qui giorno notte, ed Arthur ha fatto uscire mio padre da Azkaban, la mia riconoscenza non sarà mai abbastanza...i miei genitori sono ancora chiusi dentro da soli, avranno da dirsi molte cose, ricordo quasi con un sorriso quando con una scusa mi facevano uscire dallo studio o dalla loro camera o dal salone perché loro si amavano ancora come due ragazzi...ora invece erano li da soli a spendere gli ultimi momenti insieme...mamma... papà....ancora volete proteggermi anche se ormai sono grande...

Finalmente mi fanno rientrare, come entra anche Molly, mia madre le parla ma io non ascolto, poi mia madre si rivolge a me...no...no mamma ti prego...non lo fare...non lo dire...questo è un addio...piango e mi metto vicino a lei sul letto, lei mi accarezza i capelli...ti prego mamma non te ne andare, non mi lasciare è troppo presto, io non voglio stare solo in questo mondo senza di te...sento due braccia intorno a me, alzo gli occhi e vedo mio padre che ci stringe in un abbraccio, lui c'è lui ci sarà...mamma...la mamma...se n'è andata, piangiamo, io e mio padre ma anche Molly ed Arthur...mamma ti amavamo in tanti, te e la tua delicatezza, la tua dolcezza, il tuo sorriso.

Abbiamo seppellito mia madre in una grigia giornata di settembre,  c'è tanta gente qui, gente del ministero, c'è addirittura Kingsley, non posso non chiedermi cosa hanno fatto a mio padre in quella prigione...il ministro quasi non riesce a guardarlo in faccia e io colgo solo dei frammenti di frasi

-...ne abbiamo presi un paio, gli altri non lavoravano davvero li...sono mortificato...non sapevo...pagheranno...perdonami...ti chiedo perdono come uomo e come ministro

-Lasciami seppellire mia moglie in pace

-...hai ragione...

Cosa ti hanno fatto papà, perché il ministro ti chiede scusa, vedo il tuo sguardo è perso è il dolore per mamma o è qualcos'altro?

Passano i giorni e io e mio padre ci trasciniamo per il Mannor, non riusciamo a reagire nonostante molte persone ci sono vicini, Kingsley vieni a trovare mio padre due volte a settimana, mio padre quasi non apre bocca, è chiuso in se stesso peggio di me, io almeno provo a reagire, esco con i miei amici e piano piano torno alla vita ma lui no, l'unica cosa a cui si dedica è lo sport, nuota mattina e pomeriggio nella nostra piscina coperta, fa palestra e corre, fisicamente sta tornando com'era ma in realtà non è lui...non so spiegarlo meglio...

Una notte di marzo rientro tardi da una festa, vedo la luce filtrare da sotto la porta dello studio, mi avvicino ed entro mio padre è sulla poltrona, due bottiglie di whisky ai suoi piedi,  le lacrime senza sosta escono dai suoi occhi ma lui non emette un suono, non un singhiozzo, niente di niente...è come uno schiaffo in faccia per me, mi avvicino a lui lentamente

-Papà...

-Draco...

-È tardi...dovresti andare al letto...

-Non posso dormire

-Perché?

-Se dormi sogni, nel mio caso fai incubi terribili, io non posso dormire

Lo guardo e vedo tutta la sua fragilità, mi sembra un uomo finito...no lui no...io non perderò anche mio padre...non lo permettero'

-Papà...per favore parlami di Azkaban

Alza gli occhi, sono arrossati dalle lacrime

-No figlio mio, non posso...non posso raccontarti certe cose...ma grazie

Lo abbraccio, papà...

-Ti voglio bene papà...vieni ti accompagno in camera

Devo essere forte, devo essere uomo, quando tra qualche anno ricorderemo questo periodo buio voglio che lui sia orgoglioso di me

-Anche io Draco...anche io

Natale 2005

Draco medito' su quei ricordi, quanto aveva sofferto suo padre? Quanto era stato male? Quale inferno aveva dovuto attraversare? Certo Ginny era più piccola di lui ma in fondo chi può dire chi è la persona che è perfetta per noi, quella che ci fa battere il cuore ad un ritmo diverso? In fondo anche lui aveva trovato una ragazza così lontana da lui, dal suo mondo, eppure l'amava e voleva sposarla...chi era lui per giudicare suo padre? Lui doveva supportarlo ed amarlo perché ormai aveva solo lui, era comunque il suo punto di riferimento, ammise a stesso, che da qualche tempo a questa parte suo padre stava meglio e lui come non poteva non esserne felice.

-Papà mi fa strano pensare a Ginny Weasley vicino a te, mi fa strano pensarla in questa casa nel tuo letto, ma se tu sei felice con lei io...sono contento per te

-Ma Draco...tra noi non c'è nulla

-Perché tu non vuoi vedere quello che c'è

-Ma cosa dici

-Papà svegliati un po'...comunque volevo parlarti giusto un attimo dei genitori di Joy, loro sono persone semplici, più dei Weasley, però mi hanno accolto con affetto fin dal primo momento, ti prego fare lo stesso con loro

-Si certo Draco, farò del mio meglio

-Ginny rimane qui a pranzo giusto

-Se non vuoi le parlerò

-No meglio che rimanga, così i genitori di Joy non si spaventeranno troppo...

-Io non spavento le persone

-Si si certo papà, vai a darti una sistemata, io scendo nelle cucine a vedere a che punto sono gli elfi

-Grazie figliolo...

-Voglio vederti felice

Lucius abbraccio' suo figlio e gli diede un bacio in testa

-Non merito un figlio come te

-Lo so...e fatti una doccia...odori del profumo di Ginny e non dico altro

Lucius sorrise e tornò verso la sua camera, sperava che Ginny fosse ancora li e che non fosse andata via per qualche motivo, voleva darle il suo regalo di natale.

Entrò nella stanza e Ginny era lì, davanti a lui con indosso solo un telo da bagno che l'avvolgeva, i capelli ancora bagnati...Lucius pensò che fosse bellissima, degluti'  a vuoto

-Allora come è andata con Draco?

-Bene...ha capito...

-Sono felice, mi asciugo, mi vesto e vado via

-No resta per favore...

-Ma Draco?

-A lui va bene...prima la situazione era un po' equivoca

-Già

-Rimani?

-Se mi vuoi si

-Certo che ti voglio...

Ginny gli si avvicinò e l'abbraccio', dandogli un bacio sul collo che fece venire un brivido lungo la schiena a Lucius e la strinse a se cingendole la vita

-È davvero un bel natale questo

-Aspetta devo darti una cosa

L'uomo si sciolse delicatamente dall'abbraccio di Ginny e prese un pacchetto che era nella sua stanza armadio

-Buon natale Ginevra

La ragazza rimase a bocca aperta

-Io...no...non ti ho fatto nulla

-Tu sei qua con me

Ginny lo guardò con dolcezza perdendosi in quegli occhi così belli ed aprì il pacchetto...il mento arrivò per terra

-No...no Lucius questo...io non posso...io no...troppo

-Stanno bene con la collana

-No...no...io non sono abituata, io non posso...

-Per favore...un regalo non si rifiuta...

-Io non ho mai avuto regali del genere...io...

Lucius la guardava, era davvero bellissima e i suoi occhi erano così dolci e lui era un uomo...la prese tra sue braccia, la guardò negli occhi , lei alzò lo sguardo dalla scatolina con gli orecchini a lui...si guardarono e si avvicinarono

-Dovresti abituarti...

E questa volta fu Lucius ad avvicinarsi e baciarla, ma un bacio diverso, pieno di desiderio, un bacio vero, la lingua di Lucius esploro' la bocca di Ginny ma in un modo dolce e gentile, la ragazza gli strinse il collo e si avvicinò ancora di più a lui. Lucius si allontanò accarezzando il viso della ragazza e dandole un bacio sulla fronte

-Lucius...

-Devo farmi una doccia...tra poco i genitori di Joy saranno qui...

-Giusto...allora vai...prima che le cose vadano troppo avanti...

-Si...vado...

-Lucius...

-Si

-Fattela fredda la doccia...molto fredda...o metti pantaloni larghi...

-Ehm...si...meglio

Ginny si mise a ridere mentre Lucius andava in bagno scuotendo la testa ma un sorriso comparve sul suo volto

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top