CAPITOLO 1
Stavo sognando,quando un fastidiosissimo bib-bib mi penetrò in testa.Sapevo che era la sveglia che mi ordinava di alzarmi,per dirmi che era il stramaledetto giorno in cui sarei dovuta tornare a scuola.Rimandai la sveglia di 10 minuti,per avere un po' di tempo per svegliarmi completamente.
Ripensai all'estate che avevo appena trascorso in città,con la mia migliore amica Abby,tranne un mese dove è dovuta andare dai suoi nonni,ed è in quel periodo che ho conosciuto Jason.
Stavo camminando per il parco mangiando un gelato,quando all'improvviso,non guardando dove stavo andando,andai a sbattere contro qualcuno,sporcandolo ovviamente tutto di gelato alla crema.
"S-scusa,io...io non...non guardavo dove andavo,quindi...scusa ancora.Cazzo quanto sono imbranata." Dissi balbettando e dicendo quest'ultima frase più a me stessa che a lui.Sentii le risate della gente che aveva assistito alla mia imbarazzante figuraccia.
"Tranquilla,non fa niente;tu piuttosto,stai bene?" Mi chiese inginocchiandosi di fronte a me.Non mi ero neanche accorta di essere finita a terra dall'impatto dello scontro.Continuavo ad avere lo sguardo basso,non avevo ancora visto la persona contro cui mi ero scontrata.
Annuii per dirgli che stavo bene.
"Sei sicura?Non stavo vedendo dove andavo,scusa."
"No,no,sono io che dovrei scusarmi,invece."
Lui mi alzò il mento con due dita,per fare in modo che io lo guardassi in faccia.La prima cosa che vidi furono i suoi occhi di ghiaccio,però non emanavano brividi e gelo,ma calore.Il naso era leggermente rivolto all'insù e la bocca era come se fosse stata creata dal disegnatore migliore del mondo.In una parola:perfetta.I capelli erano di un biondo scuro ed erano tirati su in una leggera cresta.Indossava una canottiera che sfumava dal bianco al giallo e un paio di jeans scuri che gli arrivavano sopra il ginocchio.
Mi sorrise,e quel sorriso mi fece sciogliere in un istante,come un gelato al sole...il gelato!Ero rimasta talmente incantata da lui che mi ero dimenticata che lo avevo spalmato con il mio cono.
"Oh caspita,è vero!Scusa ancora,mi ero dimenticata che ti ho sporcato tutto." Mentre pronunciavo queste parole cominciai a cercare di pulirlo goffamente con dei fazzolettini che avevo nella borsetta,che all'impatto era caduta per terra accanto a me.
"Tranquilla,posso sempre lavarla,non c'è bisogno che ti preoccupi così tanto."
Mi prese per i polsi per fermare il mio impacciato tentativo di ripulirgli la canottiera.Una scarica elettrica subito mi pervase,non permettendomi di replicare.I nostri visi erano a pochi centimetri,i nostri nasi si sfioravano e potevo sentire il suo respiro addosso.Lo guardai di nuovo in quei suoi occhi di ghiaccio,che mi stavano scrutando.A un certo punto,cominciò ad avvicinarsi lentamente,io chiusi gli occhi e aspettai,fino a quando lui mi...
Il ricordo venne interrotto dalla sveglia che mi ricordava di nuovo di alzarmi;avevo trascorso quell'intervallo di 10 minuti tra un bib-bib e l'altro a rimpiangere l'estate ormai passata.Erano le 5:40 ed io sarei dovuta arrivare a scuola per le massimo 7:50.
Mi alzai,anche se di malavoglia,dal mio confortevole e caldo letto,e andai in bagno a lavarmi.Finita la doccia mi diressi in cucina a fare colazione ancora in biancheria intima,avrei deciso più tardi che cosa indossare.Presi da due mensole differenti una ciotola e una scatola di cereali,dal frigo il latte e dal cassetto delle posate un cucchiaio.Mi sedetti al tavolo e cominciai a mangiare,come al solito,da sola.
I miei genitori lavoravano entrambi in ospedale,mio padre era un primario e mia madre un'infermiera,non li incontravo quasi mai alla mattina quando mi alzavo e li rivedevo alla sera tardi;naturalmente,passando talmente tante ore al lavoro,si conobbero lì.Passavano poco tempo con me,però a differenza di come possono pensare le altre persone,non sono arrabbiata con i miei genitori per il fatto che stavano via la maggior parte del tempo,ma è solo grazie al tempo che ho trascorso da sola che sono divenata indipendente,dovendomi arrangiare.
Una volta finita la colazione,misi la ciotola e il cucchiaio nel lavandino,gli avrei lavati stasera con i piatti sporchi della cena.
Salii in camera mia e decisi di mettere le prime cose che avrei trovato nei cassetti.Presi una semplice maglia a maniche corte bianca e un paio di jeans neri.Mi infilai le scarpe,presi lo zaino,una felpa e le chiavi di casa e uscii per andare alla fermata dell'autobus.
Mentre chiudevo la porta a chiave,sentii dei passi dietro di me,mi girai curiosa nella direzione da cui proveniva il rumore.Notai un ragazzo,all'incirca della mia età,con uno zaino in spalle.
Non l'avevo mai visto in giro.
Aveva i capelli di un castano scuro e degli occhi azzurri come il cielo in una giornata d'estate e la bocca non era troppo carnosa.Sarà stato alto circa 1.80,quindi più di me,portava una felpa blu su una semplice maglia verde e un paio di jeans blu scuro.
A un certo punto girò lo sguardo verso di me,io subito tornai a fissare la mia mano con la chiave inserita nella toppa,che avevo fermato per studiare meglio quel ragazzo nuovo.
Assicuratami di aver chiuso la porta per bene,mi incamminai verso la fermata mentre mi infilavo le cuffiette nelle orecchie e avviavo la playlist.Le note della canzone dei Coldplay mi penetravano bel cervello.Senza volerlo,cominciai a muovere le labbra a tempo con il testo della canzone:
...Now I feel my heart beating
I feel my heart underneath my skin
And I feel my heart beating
Oh you make me feel
Like I'm alive again
Alive again
Oh you make me feel
Like I'm alive again...
Quando arriavai alla fermata,il pullman era già arrivato e l'unico posto libero a sedere era vicino a un ragazzo con lo sguardo rivolto verso il finestrino.Quanto odiavo questi tipi di situazione!
Cercai di prendere coraggio e mi avvicinai a quel ragazzo.
"S-scusa.È-è libero questo posto?" Chiesi balbettando,a causa della mia stupida timidezza.Lui si girò verso di me e mi accorsi che era lo stesso ragazzo che avevo visto poco fa davanti casa mia. "Certo,siediti pure." Mi rispose,spostando poi lo zaino per farmi posto.Mi sedetti e subito sentii le guance andarmi in fiamme,di sicuro ero diventata rossa.Misi lo zaino a terra e ripresi a concentrarmi sulla musica.
Durante il viaggio sentii una leggera pressione sulla spalla sinistra,tolsi una cuffietta e mi girai verso chi mi aveva chiamato. "Scusa se te lo chiedo,forse ti sembrerà strano che uno sconosciuto ti rivolga una domanda del genere,ma tu,per caso,vai alla NY's High School?"mi domandò il ragazzo senza nome seduto vicino a me.
Non era che la domanda fosse troppo stana,ma ero troppo timida per rispondere.Provai lo stesso: "Sì,vado alla NY's High School,perché me lo chiedi?"Lui trattenne il respiro. "Questo e il terzo anno che ci vai o è la prima volta?"
Non riuscivo a capire dove volesse andare a parare,intano mi sentivo sempre più a disagio. "È il terzo quest'anno, sì...Come mai tutte queste domande?Se si può sapere?"
"Beh,vedi...ecco,io...io sono nuovo quest'anno,quindi...mi chiedevo se tu...ecco...sí,se tu mi potessi mostrare la scuola,almeno per sapere quali sono le aule delle varie lezioni." Mi rispose, balbettando.A quanto pare anche lui era un po' timido,a giudicare da come mi aveva chiesto di mostrargli la scuola.E adesso come faccio?Non potevo mica dirgli di no,altrimenti sarei risultata scortese. "Okay."
Lo sentì fare un sospiro di sollievo.
Cosa avevo appena fatto?Gli avevo risposto di sì.Ero sicura che non sarei mai riuscita a mostrargli la scuola mentre gliela descrivevo...mi ci era voluto tutto il coraggio che avevo in corpo per rispondergli anche con quel poco che ho detto.
Vidi che mi aveva detto qualcosa e mi stava porgendo la mano.
"S-scusa.Puoi...Puoi ripetere cosa hai a-appena detto?"
"Ho detto che io mi chiamo Logan,Logan Lerman.Tu invece?"
"Io...mi chiamo Vanessa...Vanessa Smith." Strinsi la sua mano debolmente,lui al contrario,aveva una stretta forte e quasi rassicurante.
Il resto del viaggio lo passammo in un silenzio tombale,pensando alla lunga giornata che mi aspettva.
ANGOLO AUTRICE
Le foto che metto nei capitoli inerenti ai personaggi sono del tutto casuali,sono attori e attrici che conosco e rispecchiano l'aspetto fisico dei personaggi (più o meno,come per Jason scriverò che gli occhi sono color ghiaccio,l'attore che ho preso non li ha proprio di quel colore lì 😂),servono solo a farvi immaginare un po' come potrebbero essere,come me ad esempio. 😂
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