Capitolo 4.

"Non sono ancora abituata a questa felicità, che mi rende così impaziente al fatto che tu sia il mio ragazzo e io la tua ragazza."
- Fonte: Tumblr

Matteo

"Scrivile, no? Basta un 'ciao'" Emanuele, al mio fianco, improvvisa delle virgolette con le dita, mentre mi fa questa proposta e io mi agito immediatamente. Scriverle?

"Mi sento un po' a disagio a farlo, magari sarei inopportuno" mi torturo le mani, mentre con la coda dell'occhio vedo il mio amico sbuffare e trattenere una risata, per questo alzo immediatamente la testa per poterlo osservare bene in viso.

"Scherzi? Ti ha iniziato a seguire lei e quando vi vedete non fate altro che fissarvi e sorridere, cosa ci sarebbe di inopportuno nello scriversi?" beh, non ha tutti i torti, assolutamente.

Sospiro piano e poi annuisco, trovandomi d'accordo con lui. È da quando le è caduta la giacca e gliel'ho riportata che non smetto di pensarla, tanto che quando il professore ha chiesto chi volesse andare nella sua classe, per raccogliere le firme per il torneo, mi sono subito offerto volontario, perciò mandarle un messaggio su Instagram potrebbe essere davvero la cosa più giusta.

Afferro il cellulare dalla tasca della mia giacca ed entro immediatamente nel social, per poi cercare il suo profilo e scriverle un messaggio: "Andrà bene un semplice 'ehi'?"

Emanuele annuisce immediatamente, mentre ride "ovvio, mica puoi chiederle di sposarti già da subito, così"

Gli lancio un'occhiata maligna, poi premo invio e blocco il cellulare, senza pensarci troppo su. Rialzo lo sguardo sul mio amico e sbuffo, vedendo che mi sta osservando con un'espressione maliziosa. "Smettila, non sono così fissato che già mi rompi con storielle di matrimoni, in fin dei conti nemmeno ci conosciamo"

"Per ora, ma già ti immagino sognare dopo il vostro primo appuntamento. Matteo e il romanticismo un pacchetto unico"

Inarco un sopracciglio e arriccio le labbra, quasi infastidito, ma in realtà mi fa sorridere che mi conosca così bene. Sì, non parlo della storia del matrimonio, su quello sta esagerando, bensì del fatto che sia palese lei mi abbia già colpito così tanto. Il modo dolce in cui mi ha sorriso quando le ho riportato la giacca, tenendo lo sguardo fisso sul mio con un velo di imbarazzo a colorarle il viso. Ha un qualcosa che mi porta a fidarmi e che mi attira a lei.

"Vedremo come andrà, per ora le ho scritto un saluto..."

Lui annuisce e mi batte una mano sulla spalla, continuando sempre a ridacchiare, probabilmente per la mia espressione tesa. "E presto mi racconterai di quanto tu già sia innamorato, lo immagino già"

Alzo gli occhi al cielo sentendo le sue parole e scuoto la testa arreso, dopodiché torniamo in aula, costretti a tornare alla realtà e ai doveri almeno fino alla ricreazione.

*****

Madeleine

Lancio il telefono dentro lo zaino, come se fosse una bomba pronta ad esplodere, dopo aver visto la notifica nello schermo.

Sento immediatamente il cuore andare velocissimo e, d'istinto, mi porto la mano al petto, mentre sento appena di sottofondo le interrogazioni dei miei compagni sull'Impero romano d'Occidente. Sento solamente delle voci in lontananza, mentre la mia mente è completamente assente da questa realtà.

Senza farmi notare dalla professoressa, afferro nuovamente il cellulare ed osservo quella notifica che illumina il mio schermo:

"Matteo Pessina: Ehi"

Mi ha scritto. Mi ha davvero scritto. Non riesco a crederci. Insomma, un'ora fa iniziato a seguirmi e ora mi ha addirittura scritto? Non pensavo assolutamente che succedesse. Non me l'aspettavo e questo mi fa sentire ancora più spaesata e felice allo stesso tempo.

Mi sembra di star sognando e più guardo lo schermo, più mi sembra irreale. Se non mi do una calmata, rischio di avere un attacco di cuore qua, davanti a tutti.

Prendo un bel respiro profondo e, con le mani che tremano, picchietto il braccio di Alice, che è intenta a disegnare sul suo quaderno. Lei si gira immediatamente verso di me con aria annoiata, ma appena le indico lo schermo il suo sguardo si illumina nuovamente. "Che succede?"

Non riesco a parlare, perciò afferro il telefono e lo metto dentro la sua borsa, visto che anche lei la tiene sopra il banco. Mi lancia un'occhiata circospetta, poi con aria curiosa presta la sua attenzione sullo schermo.

La osservo attentamente e vedo le sue guance sollevarsi, segno che sta sorridendo. Appena si volta verso di me ne ho solamente la conferma. Vedo i suoi occhi brillare e so che da adesso in poi non mi lascerà più in pace.

"Muoviti a rispondergli, forza." mi rende il telefono con fretta e mi fa un gesto con la mano per incitarmi "Non capisco cosa tu stia aspettando. Era ciò che volevi ed è accaduto, forza"

Arriccio le labbra nervosamente, poi annuisco e digito un "ehi" a mia volta. Invio immediatamente e mi tiro giù le maniche del maglioncino fino a coprirmi le mani, in un gesto di agitazione.

Non so cosa aspettarmi da questa conversazione appena nata, ma mi sento agitata come non mai. I battiti del mio cuore non accennano a calmarsi nemmeno un po'.

Immediatamente appare il "visualizzato", segno che ha letto il messaggio, poi inizia a scrivere a sua volta. Non ho nemmeno la forza di uscire dalla chat, sono davvero troppo curiosa di sapere la sua risposta.

"Che dice? Ha risposto?" Alice, quasi più agitata di me, inizia a farmi diverse domande, facendomi quasi agitare di più "Oh, poi dimmi cosa ha scritto"

Decido di ignorarla nel momento in cui il messaggio da parte di Matteo arriva:

"Come stai? Scusa se ti scrivo dal nulla, ma mi piacerebbe conoscerti, se va anche a te naturalmente"

Fisso lo schermo, per quelli che credo siano minuti, sbigottita e con le farfalle nello stomaco che tornano a farmi visita. Ormai sono sempre presenti quando si parla di Matteo.

"Ali, mi ha detto che vorrebbe conoscermi" lo dico con un filo di voce, tanto che non mi sembra nemmeno mia "Che gli dico?"

Giro appena il viso per incrociare lo sguardo della mia migliore amica e la vedo osservarmi scioccata "Madee, stai scherzando? Hai bevuto? Cosa vorresti dirgli? Ovviamente di sì, visto che gli muori dietro da giorni."

"Ho paura..." non so perché, ma ora che la situazione sembra più reale mi spaventa

"Di cosa?"

Scrollo le spalle e riposo lo sguardo sul telefono, per evitare i suoi occhi "di affezionarmi in fretta e che la cosa non vada avanti"

Alice sospira piano e mi accarezza il braccio come per darmi coraggio "il non avere una certezza fa parte del gioco, ma se non ci provi non saprai mai come potrebbe andare. Meglio provarci, sapendo che potrebbe andare bene, o restare ferma a non fare niente sapendo che ti piace e che non potrai averlo solo perché non ti sei buttata?"

Ha ragione, il suo ragionamento non fa una piega. Il fatto è che è la prima volta che un ragazzo mi piace veramente tanto. Non voglio essere precipitosa, ma è bastato un suo sorriso per farmi entrare in fissa e ora che mi sta scrivendo mi sembra quasi irreale e mi porta a pensare che tutto potrebbe dissolversi in un niente.

Però, non posso ragionare così per tutta la vita, oppure non mi godrò mai le cose belle, penserò sempre al lato negativo della situazione. Perciò sospiro, prendendo coraggio, e inizio a digitare la mia risposta:

"Sto bene, conto quanti minuti mancano alla ricreazione, tu? Comunque sì, farebbe piacere anche a me conoscerti."

Invio e vedo Alice guardarmi con aria fiera, ma non faccio in tempo a dirle nulla, perché immediatamente Matteo visualizza il messaggio, facendomi capire che anche lui è rimasto dentro la chat e poi, velocemente, inizia a scrivere. Picchietto le dita sul banco, spostando per un attimo l'attenzione sulla professoressa Fregato, che sta ancora interrogando, e poi osservo nuovamente il telefono.

"Anche io sto bene! Oh, mi fa piacere, pensavo di essere inopportuno. A proposito di ricreazione, magari potremmo fare una passeggiata per il cortile, per parlare un po'"

Cosa? Sgrano gli occhi e mi giro verso la mia amica, la quale mi sta osservando in attesa che io parli. "Vuole vedermi alla ricreazione per parlare un po'! Vuole iniziare la conoscenza faccia a faccia"

Sorride dolcemente e capisco dal suo sguardo quanto sia felice per me e questo mi scalda il cuore. È così bello avere accanto delle persone che gioiscono insieme a te per i tuoi successi, senza nessuna invidia. "È una buona cosa, Made. Secondo me ha intenzioni serie e preferisce conoscerti nella vita reale ancora prima di messaggiare con te"

"Tu dici?"

Annuisce convinta e poi indica il cellulare "e ora rispondigli, che sono certa stia aspettando solo te."

Lancio uno sguardo all'orologio al mio polso e mi rendo conto che manca un minuto circa alla ricreazione. Questo non fa che aumentare il mio batticuore e la mia agitazione. Sto per parlargli, sto per vedere nuovamente il suo sorriso dal vivo.

"Sì, per me va bene. Ti aspetto in classe, visto che sai dov'è :)"

Invio e, nello stesso momento, la campanella suona, annunciando così l'inizio della ricreazione. Sussulto immediatamente, come se fossi appena tornata alla realtà e stessi realizzando cosa sta per succedere da un momento all'altro.

Vedo Alice ridere divertita, mentre la professoressa Fregato finisce l'interrogazione a Ilaria e quasi tutti i nostri compagni iniziano ad uscire dall'aula per dare inizio alla ricreazione.

Io mi metto le mani sul viso, agitata più che mai, mentre Alice si alza in piedi e, mettendosi alle mie spalle, inizia a farmi un piccolo massaggio per farmi rilassare.

"Forza Made, andrà benissimo, me lo sento" annuisco davanti alle sue parole, ma non riesco a pronunciare nessuna frase di senso compiuto.

Penso che se non morirò ora, non morirò mai più.

Nota: 15:43 orario diurno perché nelle due notti passate non ho pubblicato, quindi regalino. Ele è tornata, eccomi qua.

Anyway, in questo capitolo vediamo il primo punto di vista di Matteo. Vediamo i suoi pensieri e poi il suo amico che lo incita a scrivere a Madi. Nella seconda parte vediamo la reazione di Madi al messaggio e poi vediamo Matteo invitarla a passare la ricreazione con lui. Come sono mini.

Detto ciò, aspetto i vostri commenti. Buon pomeriggio, ci vediamo stanotte, un abbraccio, Ele 🤍

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