Capitolo 2.

"Esisti davvero o è tutto un sogno?"
-Fonte: Tumblr

Al solo pensiero che oggi ho due ore di ginnastica mi viene da piangere. Non ho assolutamente voglia di fare resistenza, il professor Pallera ci porterà al campo da calcio, visto che è vicino alla scuola, e ci farà correre lì, ce l'ha già preannunciato la volta scorsa.

Beh, sono tentata dal rompermi un piede volutamente e saltare l'ora di ginnastica con una scusa valida. Insomma, non posso dirle anche stavolta che ho le mie cose, ho già usato la scusa del ciclo due lezioni fa, per evitare di fare il salto in alto. Sono arrivata alla conclusione che ginnastica dovrebbe essere una materia facoltativa.

"Madeee" appena metto piedi nel cancello, mi sento chiamare da una voce agitata e subito Alice appare davanti a me. Sorrido leggermente quando vedo che oggi ha fatto due trecce ai suoi capelli chiari, sembra una bambina.

"Ali, ciao. Che hai?" la osservo attentamente e mi rendo conto che è agitata come se dovesse dirmi chissà cosa.

Mi prende immediatamente per mano, prima di rispondere, e mi porta in una parte più isolata del cortile, visto che la campanella della prima ora non è ancora suonata e la maggior parte degli alunni sono tutti fuori. Incredibile, quando c'è da evitare la scuola nemmeno il freddo ci è nemico. "Made, dopo ciò che ti dirò mi amerai per sempre e penserai che sono la migliore amica che tu potessi mai desiderare."

Scoppio a ridere sentendo le sue parole e poi annuisco, facendole un cenno della mano come per invitarla a continuare "lo sai che ti adoro già, ma dimmi ciò che devi, mi stai mettendo curiosità"

Si guarda intorno per qualche secondo, poi inizia a spiegarmi il motivo di tanta agitazione. "Allora, ieri mi hai detto del ragazzo che ti ha colpita, no?" il mio cuore inizia ad andare veloce anche solo nel sentire queste parole e nel ricordarmi il suo viso e, in particolare, il suo sorriso, ma mi obbligo a rimanere concentrata su ciò che Alice mi sta dicendo "Mi hai detto che secondo te la sua classe aveva ginnastica ieri, così ho guardato sul sito l'orario generale e ho cercato tutte le classi che ieri avevano ginnastica, dopodiché ho guardato i quadri di fine anno dell'anno scorso e poi sono entrata su Instagram e ho cercato ogni singolo alunno"

Sgrano gli occhi sentendo le sue parole e poi mi metto a ridere. Certo che finita la scuola potrebbe fare domanda nella CIA e verrebbe presa ad occhi chiusi. "Tu sei pazza! Quanto tempo ci hai messo?"

Scuote la testa sentendo la mia domanda, come a voler minimizzare il tutto "Un ragazzo che attira la tua attenzione così è una novità, perciò dovevo trovarlo."

La amo. La amo da quando, durante la quinta elementare, mi sono trasferita nella sua stessa classe e ci siamo conosciute. Siamo diventate amiche praticamente subito e abbiamo passato insieme ogni anno scolastico fino ad ora. È completamente pazza e so che farebbe di tutto per me, così come io per lei. "Ok, non commento le tue doti da stalker."

"Avanti, non mi chiedi se l'ho trovato? Smetti di fingere che non ti interessi" mi dà una leggera spinta e io arrossisco di botto. E pensare che non le ho ancora raccontato che ieri, all'uscita, io e lui abbiamo scambiato due parole, penso che saputo questo nessuno la fermerà più.

"Eh va bene, l'hai trovato?" sospiro, come se mi pesasse farle la domanda, ma, in realtà, dentro mi sento agitata come non mai. Il cuore mi tamburella velocissimo e il mio stomaco è stretto in una morsa. Voglio rivederlo. Voglio vederlo sorridere ancora.

Alice prende il suo cellulare dalla tasca del giubbotto, mentre scrolla le spalle. "Allora, ho trovato due possibili persone. Uno che ho trovato nell'elenco della seconda scientifico dell'anno scorso, quindi ora è in terza, l'altro che era in terza AFM e che quest'anno dovrebbe essere in quarta." sblocca il suo cellulare e poi entra su Instagram, digitando velocemente qualcosa, poi gira lo schermo verso di me "Questo è quello che fa ragioneria, si chiama Kevin Ricci, è lui?" scuoto immediatamente la testa in segno di negazione vedendo la prima foto. Non è lui, assolutamente.

"No, Alice, non è lui." spero vivamente che sia il secondo che ha trovato, perché mi ha illusa che possa essere uno dei due.

"Non demordere, c'è il secondo incognito." digita ancora e velocemente, poi mi mostra il secondo profilo "Questo è Salvatore Fari" arriccio le labbra mentre scorro il profilo e poi scuoto ancora il capo, con un leggero senso di dispiacere che mi invade "Come? No, non è possibile. Non può non essere nessuno dei due. Questi sono due fighi e corrispondono alla descrizione, Made. No, non ci sto"

La sua reazione drammatica mi fa un po' ridere, ma mi blocco all'istante quando vedo una fotografia nel profilo del secondo, la quale attira la mia attenzione. È un selfie scattato in classe, ritrae Salvatore con due compagni, tra cui il ragazzo misterioso. "È lui!"

Indico lo schermo e mi rendo conto di aver alzato troppo la voce, perciò mi giro e mi guardo intorno per vedere se qualcuno sta facendo caso a noi, per fortuna tutti ci stanno ignorando. È ancora troppo presto e nessuno ha voglia di elaborare pensieri o fare qualcosa, per nostra fortuna. Solitamente anche io la mattina sono come in coma per un po',  ma Alice oggi mi ha dato un buon motivo per stare sveglia.

"Qual è, Made?"

Indico il ragazzo che anche nella foto sta sorridendo in modo dolce e particolare e  immediatamente Alice schiaccia il tag. "Matteo Pessina, si chiama così." sorrido sentendola pronunciare il suo nome, ha un suono perfetto. Matteo Pessina. "Caspita Made, avevi ragione, è proprio figo."

Scoppia a ridere e poi mi passa il suo cellulare per lasciarmi controllare un po' il suo profilo. Ha varie foto con gli amici, con un cagnolino e poi diverse su un campo da calcio. In ogni fotografia è stupendo ed ora che so il suo nome sarà difficile smettere di fissare le sue foto. Dio, ma è reale? È così perfetto.

La campanella suona e sussultiamo entrambe, eravamo così immerse nel nostro discorso che non ci siamo accorte che il tempo è passato ed è arrivata l'ora di entrare. "Che palle, non ho voglia di fare nulla oggi." Alice si lamenta lanciando uno sguardo alla scuola dietro di noi e io sorrido dolcemente, mentre le prendo la mano come per darle coraggio

"Dai, alla prima ora abbiamo inglese, almeno la Mandi non ci rompe più di tanto." le restituisco il cellulare e lei annuisce arresa, sentendo le mie parole

"Va bene, allora passerò la prima ora a cercare di convincerti a seguire Matteo su Instagram con il tuo profilo" iniziamo a camminare verso l'entrata e io mi batto la mano sul viso. Sono esasperata già da ora. Lo sapevo che non mi avrebbe lasciata in pace.

"Come vuoi, puoi parlare quanto ti pare, tanto non ti posso fermare" lei ridacchia felice che mi sia già arresa a questo, sapendo che, in questo modo, è più vicina a convincermi pure per ciò che si è prefissata di farmi fare.

*****

Per fortuna le due ore di ginnastica sono terminate, ho preso 7 ma in cambio ho perso i polmoni.

Sono stanca morta, e pensare che dobbiamo fare ancora due ore di lezione. Grazie a Dio, ora, almeno, abbiamo la ricreazione.

Il professore ci riaccompagna a scuola, visto che alla fine ci ha portati davvero al campo di calcio per farci correre, e ci lascia liberi per i soliti dieci minuti di pausa.

Mi affianco alle mie amiche che stanno chiacchierando tra loro, poi Alice le abbandona un attimo e mi tiene per farmi indietreggiare un po'. "Alla tua destra c'è la terza B scientifico"

Mi giro di scatto e per un momento la stanchezza della ginnastica sparisce tutta in una volta. I miei occhi scrutano attentamente l'interno dell'aula e, dopo qualche nano secondo, proprio Matteo e un suo compagno escono. Il suo sguardo si incastra con il mio e sorride quasi timidamente. Mi basta questo contatto visivo per farmi agitare e per farmi venire quasi la tachicardia, mentre sento un leggero mal di pancia... Le famose farfalle nello stomaco? Non le avevo mai provate, non così intensamente poi.

Cerco di tornare in me e interrompo immediatamente lo scambio di sguardi, girandomi in avanti e continuando a camminare.

Dio, che imbarazzo. Sono completamente spettinata e stremata per le due ore di ginnastica. Sono impresentabile e lui mi ha vista in queste condizioni?

"Wow, ti stava guardando anche lui" Alice inizia a battere le mani e quasi saltella, mentre io la tiro per un braccio per farla camminare più velocemente. Se continuerà così, attirerà l'attenzione di tutta la scuola.

"Non urlare, per piacere. Vorrei solo sparire. Se avessi saputo che la sua classe è qua, non mi sarei mostrata in post ginnastica"

Lei scoppia a ridere e mi lancia un'occhiata maliziosa come al suo solito. "Ma guarda come la mia Madeleine si preoccupa di cosa possa pensare il suo Matteuccio." la guardo malignamente ma lei non sembra fregarsene "Ti dico che se ascolterai zia Alice, starete insieme prima che tu te ne renda conto."

Mi copro il viso con le mani per l'imbarazzo e poi, finalmente, entriamo nella nostra aula. Immediatamente mi dirigo al nostro banco per chiudere momentaneamente il discorso, mentre Alice si dirige verso le altre. Ho solamente intenzione di gustarmi il mio panino preferito, prosciutto cotto e maionese.

Sì, al momento voglio mangiare e dimenticare la figuraccia che ho fatto mostrandomi in queste pessime condizioni. Lui bellissimo e io che sembro una che ha appena affrontato un esercito di zombie. Non voglio sapere cosa avrà pensato vedendomi, povera me.

Nota: 3:06 ehilà, Ele ha fatto il tampone ed è risultato negativo, Ele per questo è Happy HAHHA

Come state? Spero che questa influenza che mi ha colpito sia giunta quasi alla fine detto.

Anyway, in questo capitolo vediamo alcune cose su Madi, come il fatto che odia la ginnastica, come biasimarla. A scuola la odiavo anche io, mentre ora amo allenarmi. Poi vediamo Alice modalità stalker e infine vediamo Madi che scambia uno sguardo con Matteo, ma si fa milioni di paranoie perché lui l'ha così vista sconvolta dalla ginnastica.

Aaah dolce e ingenua Madi, non sai cosa ti riserverà il futuro.

Detto ciò, grazie per tutti i commenti che ho già ricevuto, non mi deludete mai. Vi auguro: buonanotte/ buongiorno. Un abbraccio, Ele 🤍

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