|Storia di come una pera venga spacciata per pesca|
Mettiamo bene in chiaro una cosa.
Io non sto facendo quello che vorrei fare e non sono dove vorrei essere. Nella vita.
Non lo dico freddamente per spavalderia, perché sicuramente è una caratteristica che mi manca.
Lo dico perché è ormai un anno che ci convivo.
Ci ho fatto a pugni e ho fatto a pugni con me stessa per un anno intero. Non smetterò mai di farlo, probabilmente; che questa cosa si risolva o meno.
Quest'anno mi ha dato tante sofferenze, non solo inerenti alla mia persona, ma sicuramente personali (non starò qui a raccontare perché non tira aria e non tirerà mai).
Ma quest'anno mi ha anche insegnato ad essere indipendente.
Non indipendente nel generale, perché so che spesso non lo sono, ma emotivamente.
Non so se esista effettivamente l'essere "emotivamente indipendenti", ma direi che è la definizione che meglio calza per me al momento.
Ho parlato e riparlato con le persone a cui voglio bene e che amo dei miei sentimenti per quello che è successo. Sono state gentili ed è stato utile per me, su questo non ci piove.
Ma quando parliamo con gli altri, c'è sempre la tendenza a velare la verità. Non per cattiveria, non per sfiducia. Semplicemente perché dicendole ad alta voce le cose ci sembrano - perché lo sono - più reali e fanno più male.
Ho in imparato a fare i conti con me stessa e, fidatevi, non è stato piacevole per una che fa di tutto più di non stare con la propria testa che chiacchiera troppo.
Quello che il mio essere introversa non mi fa dire agli altri, me lo fa dire tra me e me 24/7.
Ora. Il significato del titolo vi chiederete.
Eccovi accontentati:
Mio nonno da piccola, quando andavo a casa sua, non aveva mai il tè (quello nelle confezioni con la cannuccia) alla pesca. Solo e solamente tè alla pera.
Non mi spiegherò mai questa scelta. Chi prende il tè alla pera? Ancora oggi credo che sia solo mio nonno il loro unico acquirente.
Sta di fatto che, il mio adorato nonno a cui voglio un bene dell'anima, mi spacciava il tè alla pera per tè alla pesca, perché tanto non sapevo ancora leggere.
Io - stupida ma non a dal punto - me ne accorgevo subito e lui prontamente:"No no tesoro, ti assicuro che è alla pesca" e mi faceva l'occhiolino.
È in seguito diventato un gioco tra di noi, che a volte continua anche ora che ho quasi venti anni.
Succo (battuta che ci sta benissimo, ammettetelo) della storia è che quest'anno per me è come quel succo alla pera.
La facoltà che sto facendo ora e che non sopporto, le emozioni di quest'anno, le tristezze di quest'anno... Tè alla pera.
*
Ho scritto questo capitoletto esattamente adesso, non l'ho riletto e probabilmente non lo farò per cercare di rendere tutto il più spontaneo possibile.
Auguro a tutti voi una vita piena di succhi alla pesca e spero che possiate godervi anche i momenti in cui berrete solo succhi alla pera.
Buona serata a tutti ^^
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