Nel mezzo del cammino della mia vita... O meglio, un po' prima, visto che ormai la vita media dell'uomo si è allungata di parecchio... Mi ritrovai in una Selva Oscura, ché la diritta via avevo smarrito...

Ma dico io... Come avevo fatto a perdermi da una diritta via e a infognarmi in una selva oscura? Dovevo ancora capirlo!

Ah, certo! Era stato per colpa di quel vecchio maledetto!

Ancora me lo figuravo nei ricordi, freschi di pochi giorni, in piedi davanti al suo paiolo, a girare a girare, con la convinzione che stesse preparando la polenta, piuttosto che una pozione: «Sono un druido, ho il fluido che fa per te!» Tormento, lo chiamavano... «Ma mi manca un ingrediente essenziale, uno solo!»

«Quale?» avevo cercato di informarmi.

«L'Achillea.»

Ero andata da lui in cerca di una cura per mio fratello, per poterlo guarire dalla sua malattia: la fissazione per le donne, il suo tallone d'Achille.

«Vedrai che con questa pozione smetterà di correr dietro alle gonnelle e penserà solo a se stesso! Narciso starà benissimo, stai tranquilla!» mi aveva rassicurato. «Però, come ti dicevo, mi manca una pianta.»

«E non puoi andare a prenderla? Dove si trova?»

«Nella Selva Splendente?! Neanche morto!» mi aveva risposto tutto spaventato.

Avevo sollevato lo sguardo al soffitto per riflettere sulle sue parole: «Dal nome non sembra così terrificante...» Avevo provato a ribattere: «Perché si chiama così?»

«È pervasa da una luce accecante, che non ti permette di distinguere da un palmo dal tuo naso» aveva confessato, sfiorandomi con un dito ricurvo la punta della suddetta protuberanza. Poi aveva continuato con tono minaccioso: «Inoltre è abitata da creature malefiche!»

Se stava cercando di spaventarmi, non ci stava riuscendo... Almeno credo... «Che tipo di creature?» mi ero informata.

«Ci sono i Puscetti, degli orsetti che voi umani, fermandovi ad osservarne semplicemente l'aspetto esteriore, definireste "carini e coccolosi", ma hanno un'indole malvagia: si avvicinano, si lasciano accarezzare, ma poi aumentano in numero e circondano lo sventurato, fino a strapazzarlo di coccole!» Il vecchio aveva fatto una pausa per asciugarsi un rivolo di sudore dalla fronte, non so ancora se causato dalla fatica o dalla paura.

«Ok, ma non c'è un altro modo per recuperare l'Achillea? Hai cercato su Amazon? Magari col prime...»

Sondavo delle alternative a quella terribile prospettiva, ma lui troncò ogni mia aspettativa: «Ci ho già pensato, ma non si trova.»

Così avevo dovuto intraprendere io questo viaggio assurdo, costretta dagli eventi, per cercare una pianta in una foresta accecante, nella quale potrei essere assalita da un momento all'altro da dieci chili di morbidezza (se mi va bene).

E ora non vedo a un palmo dal mio naso, ma per il buio pesante che avvolge ogni cosa... Dove starò andando?

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In questa shot sono presenti alcune (forse troppe, ma non vi dirò quante) citazioni, inserite come omaggio a persone, luoghi, situazioni e cose che mi hanno liberamente (non li ho costretti, giuro) ispirato: siete in grado di trovarle tutte?