Nanny la strega ― Prompt #3 Day

«Emily!» la voce di Ryan risuona nella stanza con tono di rimprovero. «Sei ancora su quella cassettiera?»

La ragazza salta in aria per lo spavento, solleva le mani guantate di lattice e lascia cadere lo strofinaccio bagnato sul pavimento; si volta con aria colpevole: «Giuro che questa è l'ultima passata.»

«L'hai detto anche due passate fa» le fa notare lui. «Apparteneva a tua nonna, mica alla prima barbona incontrata per strada!»

«Lo so, ma poi l'hanno maneggiata quelli dei traslochi, è rimasta in un lurido magazzino per una notte intera, prima che i loro cervelli bacati riconnettessero con l'agenda delle consegne... Devo pulirla!» Quasi implora comprensione, mentre tira fuori un altro cassetto dalle guide di legno.

Ryan si avvicina e afferra una parte dello scomparto, provando a portarglielo via, cercando di salvarlo dalle sue manie germicide. «Non c'è bisogno.»

«Sì, invece.» Tira lei dall'altro lato, dando inizio a un nuovo sport olimpico: il tiro del cassetto.

A un certo punto però si sente clack e un pannello sul fondo si stacca, lasciando scivolare un foglio ingiallito sul pavimento.

I due lo osservano ondeggiare lentamente e, quando si posa, si guardano incuriositi negli occhi; mollano la presa sul legno, rischiando di farlo schiantare e rompere, e si chinano a raccoglierlo.

Emily se lo rigira tra le dita, delicatamente, notando che è scritto solo da un lato.

Ryan corruga la fronte alle sue spalle, cercando di decifrarne il contenuto: «Ma che roba è?»

Lei scuote la testa e punta gli occhi sulle lettere, che sembrano accostate a casaccio, senza un ordine logico, almeno per la lingua inglese. «Che lingua è?» chiede infatti, ma anche lui non conosce la risposta a quella domanda.

«Po-Po-...» prova a leggere lei: «Su-... Po-... Ma-ci-...» Fa fatica, così Ryan prende in mano la situazione e il foglio: «Aspetta,» dice sicuro di sé, «ci provo io.»

Si concentra, stringe gli occhi, avvicina il ritrovato alla punta del naso, poi lo riallontana...

Emily sbuffa infastidita: «Guarda che ero capacissima di rimirarlo anche da sola! Riesci a decifrarlo?»

Alla fine anche lui deve ammettere la sconfitta: «È scritto a mano e non riesco a decifrare bene la calligrafia.»

«Sì, sembra quella di Nanny» conviene lei. Si riappropria del foglio come se fosse una reliquia e ricomincia a balbettare: «Po-pe-te... Siu-... gio...»

«No» prova a correggerla lui: «Sembra più una cosa tipo "Su-go".»

In quel momento si sente un tonfo metallico in cucina, che li fa sobbalzare.

«Cosa è stato?» chiede timorosa lei.

«Aspetta qui.» L'uomo le mette una mano sulla spalla e fa per uscire dalla stanza, ma lei lo sorpassa risoluta: «Se pensi che me ne starò qui buona buonina, sei un illuso.»

Ryan solleva gli occhi al cielo, ma la segue fino alla stanza incriminata. I loro volti si illuminano di sorpresa e meraviglia mentre osservano una pentola al centro dei fornelli, dalla quale proviene un profumo inconfondibile di polpette al sugo.

Emily corre a sollevare il coperchio e il suo stomaco fa le capriole per la felicità.


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I protagonisti di questa shot sono i personaggi della mia "DupleX 3 = 2". Appena nel prompt ho letto di una nonna e di una (nella mia mente è femmina) nipote, mi sono venute in mente Nanny ed Emily, quindi ho pensato "E se la bravura di Nanny in cucina fosse dovuta in realtà alla magia?". Secondo voi sarebbe plausibile? :D


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