LA POESIA

-Mi prometti che terrai gli occhi chiusi?- mi chiede, un sorriso divertito sulle labbra.

-Promesso- dico. Siamo nel corridoio. La luce del sole filtra tra le tende, disegnando delle linee sul pavimento di marmo nero. 

-Non mi fido- mi risponde, l'espressione ironica.

-Come non ti fidi? Non è una cosa bella da dire a una ragazza- esclamo, fingendomi indignata e mettendomi le mani sui fianchi.

-Facciamo così- si allontana e recupera un foulard bianco da un appendiabiti –girati-

-Cosa vuoi fare?- chiedo, lasciando trapelare un pizzico di malizia nella sua voce.

Non mi risponde, rapido mi fa girare con una mano, quindi mi passa il foulard intorno agli occhi. Profuma vagamente di lavanda. Mi ricorda un profumo che una volta io e Katy abbiamo provato in una profumeria. La consapevolezza che si tratta di un profumo femminile mi colpisce con forza. Il foulard apparteneva a una donna. Vengo spinta con dolce fermezza. Un braccio mi cinge la vita. Percorro alcuni metri, quindi mi fa fermare.

-Non muoverti- mi sussurra, quindi si allontana. Sento un cigolio, poi il braccio di Harry è di nuovo intorno a me.

Faccio qualche passo, quindi la benda improvvisata mi viene sfilata. Mi ritrovo dentro una stanza piena di scaffali che toccano il soffitto. Libri. Libri ovunque. Mi sfugge un urlo di sorpresa.

-Non ci posso credere- faccio un giro su me stessa. Il vestito blu mi ruota intorno con un leggero fruscio.

-Ti piace?- mi chiede, ma conosce già la risposta.

-Come potrebbe non piacermi? Questo è un sogno... li hai letti tutti?- chiedo, con tono sognante.

Harry scoppia a ridere. –Non esageriamo, alcuni sono anche in lingue straniere-

Mi avvicino a uno degli scaffali e sfioro un libro con la copertina rossa. Sul bordo c'è scritto: "Antologia di Spoon River".

-La riconosci?- mi chiede Harry.

Annuisco. –Sì, l'abbiamo fatta nel corso di letteratura- sorrido –c'è una poesia che mi piace particolarmente-

-Quale?- mi chiede Harry e mi sembra veramente curioso di sapere.

-Quella di Serepta Mason- inspiro e inizio a recitare.

Il fiore della mia vita sarebbe sbocciato d'ogni lato

se un vento crudele non avesse appassito i miei petali

dal lato che vedevate voi del villaggio.

Dalla polvere levo la mia protesta:

il mio lato in fiore voi non lo vedeste!

Voi, i vivi, siete davvero degli sciocchi

e non sapete le vie del vento

e le forze invisibili

che governano i processi della vita.

-Una bellissima poesia- mormora Harry.

-Già... il fior più bello spesso non lo si vede- sussurro.

-Credimi, per chiunque voglia vedere il fiore più bello lo vede- è improvvisamente serio. Temo di aver detto qualcosa che ha rovinato il nostro momento, poi sorride. Mi tranquillizzo. No, non ho rovinato nulla.

-Da dove inizio?- chiedo.

-Questa è una scelta solo tua-

Raggiante di gioia mi metto a correre per la stanza. Non so da dove iniziare, ma ho il cuore che scoppia di felicità. Sono certa che nulla possa andare male. Ovviamente in fondo al cuore so che è tutto un sognoal ad occhi aperti. Presto la sveglia suonerà e io dovrò svegliarmi. Voglio solo sognare ancora un po'.

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