FRAINTENDIMENTI

Chi, essendo amato, può dirsi povero?
(Oscar Wilde)


Entro in aula, lo zaino appeso a una spalla. Mi sembra strano che Katy non abbia risposto al mio messaggio, forse non è ancora arrivata. Forse è rimasta addormentata. Ci siamo scritte ieri sera e mi ha detto che oggi ci sarebbe stata. Smetto di fare ipotesi quando la vedo seduta al suo banco, lo sguardo fuori dalla finestra. È pallidissima. Mi avvicino.

-Ehi, Katy- esordisco. So che c'è qualcosa che non va, ma faccio finta di niente. Forse spero che lei mi risponda come sempre. Spero di sbagliare.

Lei si gira. Sembra una furia. –Vattene- sbotta.

La guardo senza capire. In fondo all'aula un gruppetto di ragazzi ha gli occhi puntati su di noi. Cosa sta succedendo?

-Che ti prende?- le chiedo.

-Oh, non fare l'ingenua- urla. Ha gli occhi rossi e gonfi. Ha pianto.

Lascio cadere lo zaino a terra. Ho la nausea. –Puoi spiegarmi?- chiedo, le mani sui fianchi.

Katy sbuffa. –So che Harry ti ha vista ieri, nella doccia- la sua voce lascia trasparire mille significati e mi colpisce come un pugno. So cosa pensa Katy. Lei crede che tra me e Harry ci sia stato qualcosa. Mi siedo accanto a lei. Per un attimo temo che mi scacci, invece resta immobile.

-Sì, ho perso la collana e lui me l'ha riportata- spiego –mi ha trovata sotto la doccia, ma non è successo nulla-

Katy resta un attimo in silenzio. Sta soppesando le mie parole. –Perché non me l'hai detto?-

-Proprio perché temevo la tua reazione- ammetto.

Katy mi fissa per un lunghissimo istante, poi mi butta le braccia al collo. –Scusa, Belle, io credevo che tra te e lui... - non finisce la frase e inizia a singhiozzare.

L'abbraccio mentre penso che una parte di me vorrebbe strozzare Harry. Un'altra parte invece... no, meglio non pensarci.

Katy si tira indietro, lasciando un braccio intorno alle mie spalle. –Devi promettermi una cosa-

Annuisco. So cosa dovrò promettere, ma non sono certa che riuscirò a mantenere questa promessa.

-Devi promettermi che tra te e Harry non ci sarà mai nulla-

Non indugio. So che dovrei almeno indugiare un attimo, ma vorrebbe dire rischiare di perdere la mia migliore amica. E prometto ciò che non potrò mai mantenere.

Esco dalla scuola. Katy oggi si deve fermare per un laboratorio. Sono felice di rimanere sola. Ho bisogno di pensare, di mettere in ordine le idee. E proprio mentre attraverso il cortile lo vedo. È in piedi accanto a una panchina. Sta parlando e ridendo insieme ad altri giocatori della sua squadra. Ha la divisa rossa e bianca. Una pausa dagli allenamenti. Non importa. Inspiro a fondo e cerco d'ignorare il cuore che mi batte forte per l'ansia. Mi dirigo verso di lui. Affronto Harry, incurante che sia in mezzo ai suoi amici.

-Dobbiamo parlare- dico, le mani sui fianchi.

Lui mi sorride. –Non ora, dolcezza-

-Subito, invece- lo prendo per il braccio e lo trascino via. Lui non oppone resistenza. Ride. Qualcuno dei suoi amici fa una battuta volgare, ma io lo ignoro. Lo porto oltre il campo da football, dietro il palco degli spettatori. In quel punto siamo lontani da occhi e orecchie indiscreti.

-Allora, cosa mi vuoi dire?- mi chiede. Non sembra infastidito.

-Hai detto a Katy che mi hai vista nuda- sbottò.

-Ma è la verità- esclama lui, indignato.

-Non dovevi dirglielo, lei pensa che tra me e te ci sia qualcosa-

-E non c'è nulla?- mi provoca.

Resto in silenzio, poi sospiro. –Sei insopportabile-

-E poi il messaggio non era per la tua amica- precisa.

Sbatto le palpebre. –Cosa vuoi dire?-

Harry mi guarda sorpreso, poi ride. –Non vedi come ti guarda l'occhialuto? Secondo me è pazzo di te-

-Jack?- chiedo sorpresa.

-Che ne so come si chiama, so solo che è un tuttologo, quel ragazzo è insopportabile-

-Lascia stare Jack- sbotto. Non mi piace come parla di lui.

-Scusa, non pensavo che fosse il tuo fidanzatino- dice provocatorio.

-Ma cosa vuoi da me, Harry? Perché mi perseguiti in questo modo?- ho quasi le lacrime agli occhi.

Harry mi accarezza delicatamente la guancia. –Non ti sto perseguitando... diciamo che mi interessa solo che la mia partner di teatro stia bene- ferma le sue dita sotto il mio mento.

Il modo in cui mi tocca mi fa rabbrividire. Abbasso lo sguardo. So che gli amici di Harry ci stanno guardando. Ripenso al nostro bacio contro la sua auto. Non mi bacerà davanti agli amici.

-Non capisci che penso a te, Mariebel?- mi sussurra –Sei la mia ossessione- la sua voce è strana, diversa dal solito –non capisco come mai, ma continuo a pensare a te e non sono il tipo che si arrende- si avvicina al mio viso, tanto che sento il suo respiro sulle mie labbra formicolanti.

Il cuore aumenta i battiti. Tremo. Le sue dita mi accarezzano delicatamente le labbra. Mi chiedo se i suoi amici ci stiano guardando, ma nel punto in cui siamo non credo che sia possibile. Siamo coperti dal palco. Non possono vederci.

-A presto, ragazzina- si allontana, lasciandomi le labbra schiuse, in attesa di un bacio che non arriverà.

Lo guardo allontanarsi e riunirsi con i suoi amici. Come se nulla fosse. Lo odio per quella maschera d'indifferenza che riesce a portare. Io non ne sono capace. Sono certa che se qualcuno mi vedesse in questo momento saprebbe quello che sto provando.

L'unico mio sollievo è che finalmente è venerdì. Almeno per due giorni non sarò costretta a vederlo.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate di questo capitolo?

Se riesco pubblico il prossimo capitolo tra venerdì e sabato.

L'appuntamento fisso è comunque per domenica ❤

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