EPILOGO
Ci sono delle ultime cose da risolvere prima di poter mettere la parola happy end a questa storia. Prima di tutto devo parlare con Katy. La chiamo e le chiedo un incontro.
-Vuoi che venga anch'io?- mi domanda Harry.
-No, ci sono cose che bisogna fare da soli- gli rispondo.
Katy sa già tutto. Qualcuno ha visto me e Harry fuori dal teatro e ci ha fotografati. Siamo su tutti i social. Non m'importa, se non fosse per Katy e per Jack potrebbero mettere anche i cartelloni lungo la strada.
Ci vediamo da Starbucks. Katy mi guarda con attenzione, come se volesse capire se sono cambiata. È già seduta al suo posto. Non parla. Ha lo sguardo velato di lacrime. Mi siedo davanti a lei.
-Mi dispiace- dico, dopo un lungo silenzio.
-Lo ami?- la voce di Katy è un sussurro.
-Sì, lo amo- affermo, dopo un breve indugio.
Katy sembra dover attutire il colpo, poi sorride. –Sei la mia più cara amica... e poi non ho mai avuto nessuna vera possibilità con Harry- sospira –amiche come prima?-
-Oh, Katy, sì, assolutamente- esclamo, fuori di me dalla gioia. Non pensavo che sarebbe stato così semplice.
-A una condizione però-
-Quale?-
-Harry mi deve presentare un suo compagno della squadra di football- dice, determinata.
-Va bene, credo che lui ne sarà felice- le rispondo, ridacchiando.
Restiamo alcuni secondi in silenzio, poi mi decido ad affrontare un altro argomento.
-Ho provato a chiamare Jack- dico –non mi ha risposto-
-Sì, so che ci è rimasto male... lui è innamorato di te-
Annuisco. Io però non amo lui. –Mi dispiace per Jack-
-Capirà-
No, forse non capirà. Lui non comprenderà mai come possa amare Harry e non lo so neppure io. Harry non è adatto a me... razionalmente so che è uno sbaglio, ma nella vita bisogna sbagliare ogni tanto.
C'è ancora una cosa che devo fare. La mia vicina di casa è seduta sotto il portico di casa sua. Dopo una breve esitazione supero il cancelletto aperto e la raggiungo.
Jane si volta e mi sorride. –Marybel, cara, come sei bella oggi-
Le sorrido. –Posso sedermi qui?-
Lei annuisce e io mi accomodo sulla panchina al suo fianco. Non so come iniziare il discorso. Resto alcuni momenti in silenzio. Alla fine decido di parlare.
-Sei stata tu a lasciare il ciondolo nella buca delle lettere, vero?-
-Esatto-
Non mi aspettavo che confessasse subito. –Claire è tua figlia, vero?- continuo –Mi sono resa conto che ho già visto il suo viso in una fotografia in casa tua-
-La mia piccola Claire- sussurra la donna -è sempre stata così fragile, bisognosa di qualcuno che la guidasse-
-Mi dispiace per quello che le è successo-
Notai qualcosa nello sguardo di Jane. Un velo di tristezza. -Certe cose sono inevitabili-
-Perchè mi hai lasciato il ciondolo?-
-Credevo che dovessi averlo tu, le somigli molto, sai?-
Mi sforzo di non sembrare sorpresa.
-Buona fortuna, Marybel- dice, alzandosi. La guardo rientrare in casa senza dire nulla.
-Sono felice che tu abbia risolto con Katy- mi dice Harry, passando un braccio intorno alla mia vita.
-Anch'io- mormoro. Non gli ho detto di Jane. Non credo che sia pronto. Ci sarà tempo per farlo.
Siamo affacciati sul terrazzo della villa. Il vento mi scompiglia i capelli. Sono felice.
Lui si volta. È bellissimo. Il suo sguardo brilla di una luce che non ho mai visto prima. Gli sorrido e lui mi bacia. Tutto è perfetto, finalmente. Se questo è un sogno, beh, non sono sicura di voler essere svegliata.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Grazie a tutti coloro che hanno letto questa mia storia. Presto mi dedicherò a una completa revisione, ma ci tenevo a finire di pubblicarla entro la fine dell'anno.
A presto con un'altra storia!
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