CHIACCHIERE

L'amore infelice è la sofferenza più pesante, ma a sua volta l'amore infelice più pesante, il più tormentante, è quando l'oggetto dell'amore è tale che per sua natura non può essere amato, mentre per l'amante esso è l'unico oggetto ch'egli desidera con tutto il cuore.

(Søren Kierkegaard)


Le ore passano rapidamente. Due ore di biologia, due di matematica. Al pomeriggio ne avrò altre due di letteratura, la mia materia preferita. Peccato che a lezione di letteratura c'è anche Harry. E poi per terminare teatro. Non vedo l'ora.

Mi trascino in mensa. Katy, al mio fianco, sta parlando del suo prossimo viaggio. Le vacanze si avvicinano e lei non vede l'ora di andare a Los Angeles.

-Potrei diventare famosa-

Annuisco. Prendo il vassoio e mi servo un po' di patatine e del pesce. Katy fa lo stesso. Al nostro tavolo, quello in fondo alla sala, c'è già Jack. Sta incollando qualcosa su un modellino a forma di aereo. Mio padre sarebbe orgoglioso del suo lavoro.

-Un tuo progetto?- gli chiedo, sedendomi di fronte a lui.

-Esatto- esclama, felice che glielo abbia chiesto.

-Noioso- commenta Katy, accomodandosi al mio fianco. Il suo sguardo è perso nell'ampia sala. So chi sta cercando e chissà perché il pensiero mi irrita.

-Sarà divertente quello che fai tu- borbotta Jack.

-Di quale progetto si tratta?- chiedo. Non ho voglia di parlare e so che il modo migliore per evitarlo è fare parlare Jack. Affondo la forchetta in una patatina. Ha una consistenza stranamente gommosa.

-Oh, è molto semplice- ed inizia.

Katy mi da una gomitata, facendomi quasi strozzare con la patatina che ho in bocca. Lei non sopporta le spiegazioni di Jack.

-Vedete, questo modellino riproduce fedelmente uno degli aerei usati durante la Seconda Guerra Mondiale- spiega Jack. Non lo ascolto, le sue parole mi sfiorano come acqua. Penso al sogno. Dalla posizione in cui sono posso vedere tutta la mensa. Megan è seduta al tavolo centrale, la chioma bionda legata in una coda. Ride e scherza con una ragazza bruna. Ha lasciato un posto libero. So per chi è.

Harry entra all'improvviso. Noto delle ragazze che lo guardano, ma lui non si gira. Deciso prende il vassoio.

-Eccolo- mi sussurra Katy –forse dovremmo chiedergli di venire a sedersi con noi-

Fortunatamente Katy non fa in tempo a mettere in pratica il suo piano perché Megan si alza. –Harry, Harry, vieni qua, ti ho tenuto il posto- lo chiama a gran voce.

Lui si volta appena. Sbaglio o sembra infastidito? Forse spero che sia infastidito. Sembra indeciso e io spero che non si sieda con lei. Alla fine però si dirige verso il tavolo delle star. Certo, Harry è uno di loro.

-Non posso biasimarlo- borbotta Jack –sempre... ahi! Mi hai dato un calcio!- fulmina con lo sguardo Katy.

-Oops, davvero? Non me n'ero resa conto-

-Ragazzi- li riprendo –insomma!-

-Non ho cominciato io- esclamano entrambi nello stesso momento.

Mi sfugge un sorriso. Sono quelli i miei amici. Giro la testa per non vedere Megan che accarezza il braccio di Harry. Non posso sopportarlo e mi sento sciocca per questo.

-Comunque le voci su Harry non sono molto confortanti- dice Jack.

-Sai qualcosa su di lui?- chiede Katy.

-Quello che si dice in giro, che abita da solo in quella casa che sembra quasi un castello-

-Solo questo?- insiste Katy.

-In effetti c'è dell'altro- sospira –dicono che succedano strane cose vicino a quella casa, c'è chi giura di aver visto una donna vestita di bianco che camminava in giardino e poi certi sostengono che ci sia qualcuno che urla in piena notte-

Ho sentito anch'io queste storie. Non ci ho mai creduto. Sono dicerie.

-Sono solo sciocchezze- dice Katy –mi meraviglio di te che ti vanti di essere tanto razionale-

-Magari è un serial killer- scherza Jack, guardandomi.

-Potrebbe essere- dico sarcastica.

-Allora io sarei una vittima perfetta- esclama Katy, tirandosi indietro i capelli. È nervosa, lo capisco, ma non vuole darla vinta a Jack.

-Io ti ho avvertita-

-Brutta l'invidia-

Harry si alza, quindi va verso il gruppo dei suoi amici. Altri giocatori di football, proprio come lui.

Katy estrae dallo zaino il cellulare. La cover rosa brilla mentre lei lo sblocca. –Ieri sera ho guardato delle vecchie foto di Harry –

Mi sfugge un sorriso. –Questo si chiama stalking- la provoco.

-No, si chiama prendere informazioni... tu cosa fai quando devi essere interrogata? T'informi sulle domande che abitualmente fa l'insegnante-

-Questo pensiero cambia tutto- dico, sorridendo.

Katy ridacchia. Poco dopo mi fa vedere lo schermo del cellulare. È andata sul profilo Facebook di Harry e lo ha fatto scorrere. Vedo la foto di una bella ragazza dai boccoli neri. Gli occhi azzurri brillano. La sua pelle è così liscia e perfetta da sembrare di seta. Indossa un abito lungo e bianco. Sembra quasi un fantasma. Sorride appena. Non posso negare che sia bella. Molto bella. Sembra quasi una bambola di porcellana. E poi lo vedo: il ciondolo a forma di rosa rossa identico al mio. Lo stesso ciondolo della ragazza del sogno.

-Credi che sia la sua ragazza?- mi domanda Katy. Sembra non essersi accorta che abbiamo lo stesso ciondolo ed è meglio così.

Mi stringo nelle spalle. –Non lo so-

-Non può essere la sua ragazza- borbotta Katy.

Io non riesco a distogliere lo sguardo dalla ragazza nella foto. Se Harry esce davvero con una così... oh, ma intanto a me lui non interessa. Lo trovo perfino insopportabile e odioso.

-Io comunque sono più bella- continua Katy.

-Posso dare il mio parere?- interviene Jack.

-Nessuno lo vuole sapere- risponde Katy.

Jack si spinge in avanti lo stesso. –Wow, che ragazza!- esclama.

-Attento, se la guardi ancora così ti escono gli occhi dalle orbite- lo rimprovero io.

-Io non te li raccolgo- borbotta Katy.

-Ne vale comunque la pena, è una visione divina-

Sospetto che Jack lo dica principalmente per provocare Katy. E forse anche un po' me. Non so, ma a volte ho la sensazione che Jack mi fissi in maniera un po' insistente. Katy sostiene che gli piaccio. Non si spiegherebbe in altro modo il fatto che passi così tanto tempo con noi. In effetti Jack è un piccolo genio, non si può parlare di molto con lui. O meglio si potrebbe parlare di fisica o matematica o chissà cos'altro, ma non sono argomenti di cui mi piace parlare nel tempo libero. Al massimo potrei parlare di romanzi.

Katy sospira. -Non importa, sono meglio io- dice.

-Illuditi pure- dice Jack alzandosi -scusate, ma mi aspettano in aula scienze- prende il modellino e fatto un ironico inchino se ne va, lasciandomi sola con Katy e la sua ossessione per Harry.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti!

Visto che il capitolo era già terminato e la storia è all'inizio ho voluto anticipare la pubblicazione.

Cosa ne pensate?

A domenica con il nuovo capitolo ❤

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