49° Capitolo: odio i fallimenti
Vincent:
«Vincent! Allora? Dov'è tuo fratello? Perché non è qui?» mi disse a un tratto mio padre spazientito mentre stavamo comprando altra roba da vendere ai pezzi grossi della mafia.
«Non ti preoccupare, papà, ho tutto sotto controllo» risposi ingoiando la saliva spaventato. Mio padre diventava davvero un mostro quando lo si faceva arrabbiare e quello era l'ultima cosa che volevo.
«Spero che non mi deluderai anche tu, sai cosa ti aspetta se non fai quello che ti dico... Vero?» accese una sigaretta guardandomi con quei suoi occhi iniettati di sangue.
«Sì certo, non ti preoccupare» abbassai lo sguardo a terra, non riuscivo a sopportare quella situazione carica di tensione.
«Rispondimi! Mica sarà scappato con quella donna che ti avevo detto di tenere lontana da lui... No vero?» l'osservai mentre si sedeva sul suo trono, ovvero una poltrona rossa di legno. Eravamo in un magazzino molto grande e pieno di umidità. Era il terzo che cambiavamo in quel mese. Perché, secondo mio padre, se fossimo rimasti sempre fermi nello stesso covo, la polizia ci avrebbe rintracciato più facilmente.
«N-No che dici» balbettai spaventato. Iniziai a sudare freddo, sapevo cosa aveva in mente quella sera.
"Fantastico mi attende un'altra sera piena di dolori" pensai terrorizzato.
«Lo sai che non sopporto gli incompetenti, ma soprattutto odio i bugiardi!» fece cenno ai suoi scagnozzi, Marco e Gaspare, due uomini grandi e grossi di avvicinarsi a me.
«Ieri ho avuto una telefonata, hanno visto Alex e quella ragazza a Monza, quindi sono scappati e tu li hai lasciati andare!» mi urlò furioso.
Gaspare mi tirò un violento pugno nello stomaco da farmi vomitare un bel po' di sangue.
Tossivo sempre più forte, mi mancava l'aria quel pugno era stato terribile.
«Papà! Ti prego fammi spiegare... Stavo facendo quello che tu mi avevi detto, ma Alex, anche se non so come ha fatto, ha scoperto tutto!» gridai con tutto il fiato che avevo in gola o quella notte sarei morto lì.
«Non mi importa hai fallito, meriti una punizione bella e buona» lo vidi ridere malvagiamente.
«Marco, Gaspare, dategli una bella lezione, voglio che si ricorda per sempre questa giornata» disse freddo ignorando le mie suppliche e soprattutto ignorando il fatto che ero suo figlio. Dopodiché, se ne andò via sbattendo forte la porta.
«Bene, bene, il signorino ha fatto arrabbiare il capo, Gas! Dobbiamo dargli una bella lezione» disse Marco al suo collega. Quei bestioni senza cervello erano davvero spietati e violenti.
«Non ho paura di voi fatevi sotto» risposi asciugandomi la bocca ancora sporca di sangue.
«Ok» dissero in coro.
Dopo il buio.
Spazio autrice:
Salve gente! Questo è un piccolo special per farvi conoscere la cattiveria di David.
Come avete visto anche Vincent è una vittima.
Prima o poi, Alex e Vincent c'è la faranno a liberarsi una volta per tutte dalle catene invisibili del loro terribile padre?
Dovete leggere per scoprirlo.
Un bacio a presto!
Ps: votate e commentate, fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio ciao anime belle!
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