47° capitolo: Alex, ti prego non lasciarmi...

Se solo tu potessi vedere che io sono la sola che ti capisce.
Sono stata qui tutto il tempo, perché non lo vedi?
tu mi appartieni,
tu mi appartieni.
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«Sei proprio sicuro di quello che fai? Mi sembra che tu la ami molto.» Mi disse Daniela guardandomi intensamente negli occhi.

«Sì certo, Angelica merita il meglio, e so che quel meglio non sono io, né mio fratello» le risposi con le lacrime agli occhi.

Dover dire addio ad Angelica mi spezzava soltanto il cuore, ma dovevo farlo o sarebbe andata sicuramente peggio.

«Capisco, va bene fai come vuoi, io non posso obbligarti, spero solo che dopo non te ne pentirai» sospirò ormai rassegnata.

« Grazie, zia, lo so» dissi deciso. Daniela e Domenico erano sempre stati accanto a me e a mia madre da quando ne avevo memoria. Lei non era davvero una mia parente, era un'amica molto stretta di mia madre, ma per me chiamarla zia mi veniva naturale, le ero molto attaccato fin da piccolo. Lei da quando mia madre era morta era diventata la mia ancora, solo grazie a lei non ero impazzito o finito in galera per qualche reato.

Tuttavia, anche se apprezzavo i suoi consigli, era la mia vita e nessuno doveva decidere per me, anche se le mie scelte poi, mi avrebbero solo fatto soffrire.

Dopo con molta tristezza, scesi giù e andai in giardino dove avevo lasciato Angelica e Domenico per parlare con lei, la mia unica ragione di vita.

«Domenico! Dov'è Angelica?» domandai preoccupato, non vedendola con lui.

«Non l'hai vista? È in camera vostra, sta riposando.» mi rispose tranquillo, mentre faceva due tiri con il pallone, ma l'assenza di Angelica mi fece sentire un atroce dolore al petto. Avevo un brutto presentimento. Così seguii l'istinto e andai sopra a controllare.

Come previsto...lei non c'era.

Controllai tutte le stanze, ma niente, di lei non c'era nessuna traccia.

«Merda!» Esclamai preoccupato passandomi nervosamente una mano tra i capelli.

«Cosa è successo caro?» Mi chiese mia zia un po' confusa.

«Angelica! È sparita, non riesco a trovarla» risposi nervoso.

«Alex... Calmati, sarà andata a fare una passeggiata, vai a cercarla » mi consigliò cercando di tranquillizzarmi.

«Ok, prendo la macchina... Ci vediamo.» presi le chiavi e chiusi la porta.

"Ma dove cavolo si è cacciata?" Pensai frustrato.

Lui è Giorgio sarà un personaggio molto importante nella storia, già lo abbiamo conosciuto, cosa ne pensate? Scusate non ho trovato una foto che avesse tutte le caratteristiche che ho descritto. Giorgio è cosi ma con due colori di occhi differenti.

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