44°Capitolo: Alex, una richiesta inaspettata
Può una ragazza che hai sempre odiato diventare la tua droga preferita?
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Finalmente Angelica era uscita da quell'inferno. Che stupido! Sapevo benissimo che mio fratello era soltanto un mostro, ma invece di impedirle di andare da lui che cosa avevo fatto? L'avevo lasciata andare, anzi, l'avevo accompagnata io. Mi sentivo in colpa, se Angelica era lì, accanto a me distrutta non solo fisicamente, ma anche mentalmente, era tutta colpa mia. Vincent aveva finalmente mostrato il suo lato peggiore, il vero se stesso. Dovevo essere felice, Angelica aveva capito davvero che razza di uomo fosse mio fratello, però non lo ero, mi sentivo uno schifo.
«Accidenti!» Dissi sbattendo forte le mani sul volante della mia auto.
Non riuscivo più a guidare e a guardare in faccia Angelica che in quel momento stava dormendo sul sedile vicino a me.
Come era bella e delicata, sembrava davvero un angelo e per colpa mia la mia Angelica stava soffrendo e io non riuscivo a perdonarmelo. All'improvviso inghiottì la saliva molto nervoso, ricordai che la ragazza accanto a me, era completamente nuda, coperta semplicemente dalla mia giacca.
Per placare la voglia di farla mia, premetti il piede sull'acceleratore. Dovevo assolutamente pensare ad altro.
Se era destino, prima o poi lei sarebbe stata mia senza nessuno sforzo, dovevo solo aspettare.
«No! Lasciami ti prego, non farlo!» A un tratto Angelica iniziò a urlare spaventata e io preoccupato accostai l'auto immediatamente e cercai di calmarla accarezzandole i capelli color miele.
Subito aprì gli occhi e mi guardò come un cucciolo terrorizzato. Com'era bella.
« Buongiorno principessa!» Le dissi sorridendo.
«Alex!» Sussultò, un po' interdetta.
«Ehi, piccola! Calmati, adesso ci sono io con te. Nessuno ti farà più del male, te lo prometto» le accarezzai ancora una volta la guancia.
«Grazie Alex»mi ringraziò fra i singhiozzi.
Io non le risposi, mi limitai soltanto a guardarla e a sorridere. Non riuscivo a crederci: io che avevo sempre pensato di detestare quegli occhi profondi come il mare, ma freddi come il ghiaccio capii in realtà che non era così, mi sbagliavo, perché io non li odiavo, li amavo perdutamente. Era così delicata e impaurita che mi si spezzò il cuore a vederla in quel modo, quella ragazza non meritava tutto quello che stava passando.
Lei meritava qualcuno che l'amasse davvero, che la facesse sentire una principessa, ovviamente né io, né mio fratello ne eravamo degni.
«Alex, dove siamo?»
Mi chiese a un tratto Angelica.
«Cosa? Vuoi sapere dove siamo? Siamo per strada, ecco dove siamo. Ti sto portando a casa tua tranquilla.
Presto potrai finalmente stenderti nel tuo letto e riposare un po'.» Accesi l'auto.
«No! Ti prego, non voglio tornare a casa». Mi scongiurò allarmata e agitata. Non capivo, perché non voleva tornare a casa sua?
«Perché non vuoi scusa?»
Alzai il sopracciglio destro un po' confuso.
«Perché ho paura, Vincent potrebbe venire da me e farmi del male e poi non voglio perderti un'altra volta, tu per me...»Si bloccò all'improvviso tappandosi la bocca, era diventata rossa in viso e quella sua espressione mi fece ridere.
«Io per te sono? Dai continua, cosa volevi dirmi?»
Le sorrisi malizioso, forse avevo capito quello che voleva dirmi.
«Emh niente, che sei un amico molto importante per me e poi non voglio rimanere sola, mia madre a causa del suo lavoro non c'è quasi mai e io, io...»
Iniziò a balbettare, era davvero terrorizzata.
Mio fratello l'aveva combinata davvero grossa, aveva commesso un grande errore a farle del male. Ne ero sicuro, prima o poi gliel'avrei fatta pagare.
« Va bene, va bene, ho capito, allora dove vuoi che ti porti?»
Le domandai accendendo nuovamente l'auto.
«Voglio venire a casa tua».
Abbassò gli occhi a terra diventando ancora più rossa in viso.
«Cosa? Come mai vuoi andare da me?» Le domandai rimanendo interdetto, la sua risposta mi lasciò senza parole.
«Perché con te al mio fianco mi sento più sicura».
Si guardò imbarazzata le dita.
«Beh, questo mi fa piacere, però te lo sconsiglio, casa mia è il posto più pericoloso in questo momento. Ti ricordo che il vero problema non è Vincent, ma mio padre, è da lui che ti devi nascondere, Vincent è soltanto il suo cane da guardia. Se lui ti ha fatto del male è perché si è sentito in pericolo, nessuno deve mettere i bastoni tra le ruote a mio padre. Capisci?»
Le risposi guardandola negli occhi, anch'io stavo iniziando a preoccuparmi.
«Ok, quindi dove andiamo?»
Mi chiese guardandomi con entusiasmo. Non ci potevo credere, Angelica voleva davvero rimanere con me? No, forse era solo un sogno, un bellissimo sogno.
Spazio autrice
Ciao amici! Come state? È da tanto che non aggiorno vero? Beh da qui in poi ne vedremo delle belle, da come avete potuto vedere in questi capitoli Alex e Angelica si stanno avvicinando, che bello vero? Però Annalisa e Daniel? Dove sono? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, ciao a presto.
Ps: continuo solo se arriviamo a 12 stelline!
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