41°capitolo: Alex. Il mio angelo custode!

Perché senza cercarti
ti incontro ovunque,
soprattutto quando
chiudo gli occhi...
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«Grazie Alex sei davvero un ottimo amico.»Quelle parole mi congelarono il sangue. Le sentivo rimbombare incessantemente nelle orecchie, non riuscivo ad accettarle.

Non volevo essere solo un semplice amico per Angelica, io desideravo essere ben altro per lei. Dovevo averla a tutti costi, anche per una sola notte, lei doveva essere mia, soltanto mia e di nessun altro.

Ma in fin dei conti me lo aspettavo, cosa potevo essere per Angelica se non un semplice amico? Era già tanto che non mi odiava più.

«Sei proprio sicura di voler andare da Vincent? Puoi lasciarlo in tanti altri modi sai?»
Cercai di farle cambiare idea, avevo un brutto presentimento.

Quella mattina non potevo crederci, Angelica era proprio lì, accanto a me, la mia Angelica. Ero così felice che non potei fare a meno di osservarla.

Era davvero buffa, indossava uno strano pigiama e i suoi capelli biondi come il grano, erano tutti arruffati e raccolti in una coda disordinata.

Tuttavia le sue labbra erano più rosee del solito, la sua pelle era talmente bianca che sembrava un angelo, i suoi occhi azzurri sembravano più magnetici rispetto alle altre volte, non so perché ma, avevano una luce così intensa che la faceva splendere di vitalità. Io, di fronte a tanta bellezza, rimasi senza parole.

«Tranquillo Alex, non mi succederà niente». Mi rispose appoggiando il suo angelico viso sulla mia spalla destra.

«Io non credo proprio, mio fratello odia perdere».
Le dissi mentre guardavo la strada davanti a me.

«Ah! Alex sei davvero un caso perso, ti prego smettila, ti ho detto che non mi succederà nulla. Non sono così fragile come pensi sai? In seconda media ho preso lezioni di autodifesa, quindi, tranquillo». Sbuffò Angelica arrabbiata, staccandosi da me così velocemente che sentii una fitta dolorosa nel petto.

"Ma cosa mi sta succedendo? Da quando sto male non appena lei si allontana da me?"
Pensai perplesso e confuso, non capivo cosa quella ragazza mi stesse facendo.

«Ok, scusa, non parlo più, però noi due abbiamo fatto pace giusto?»
Non capivo perché le avevo fatto quella stupida domanda.
Tremavo come un bambino, avevo il timore che lei non mi avrebbe più parlato, e se così fosse stato, allora la mia vita non avrebbe avuto più senso.

«Umh... perché mi hai fatto questa domanda? Certo che abbiamo fatto pace». Mi guardò Angelica perplessa toccandosi nervosamente la coda.

Era entrata in panico, era nervosa.
Era come se tutte le sue certezze, in quel momento fossero andate a farsi benedire. Era stupenda.

"Fantastico, adesso mi è venuta una grande voglia di baciarla. Ah! Quanto odio questi stupidi ormoni".
Sospirai amareggiato, ero davvero un caso disperato, come aveva detto Angelica un attimo prima.

«Bene, sono contento. Emh non so perché ti ho fatto quella domanda, forse era per cambiare discorso e non pensare più a Vincent ».
Risi nervosamente. Non era vero quello che avevo detto, volevo essere sicuro che Angelica fosse di nuovo disposta a parlarmi e che forse, c'era anche una speranza per poterla conquistare.

«Ah ok».Mi rispose Angelica abbassando le spalle.
La luce che avevo visto nei suoi occhi era sparita, non appena pronunciai quelle parole.

Dopodiché non parlammo più, entrambi eravamo sprofondati in un grande silenzio e nessuno dei due voleva romperlo.

«Siamo arrivati.»Sospirai sconfitto non appena arrivammo.

Angelica scese dalla macchina senza guardarmi in faccia, feci il gesto di alzarmi e andare insieme a lei, ma le sue parole mi fermarono.

«Resta lì, non ho bisogno della balia, ce la faccio da sola».
Mi ordinò adirata, non capivo il suo comportamento.
Fino a pochi minuti prima, eravamo inseparabili e adesso mi trattava come se fossi l'individuo più fastidioso della Terra.
«Ok.»Alzai le mani in segno di arresa.

«Io ti aspetto qui.»La guardai seriamente preoccupato, avevo paura, tanta paura. Speravo solo che mio fratello sarebbe rimasto calmo, altrimenti avrebbe assaggiato i miei pugni molto dolorosi.

Angelica alzò gli occhi al cielo, chiuse lo sportello dell'auto e andò a casa di Vincent. Il cuore mi stava letteralmente scoppiando.

Bene, Angelica era entrata a casa di quello stronzo, e io avevo il cuore che mi batteva all'impazzata. Le mani mi tremavano dal forte nervosismo e iniziai a sudare come un maiale.

"Sbaglio o qui ci sono Trenta gradi?" Pensai asciugandomi con la manica della maglietta.

Anche se eravamo ancora solo a dicembre, io già morivo di caldo e quella situazione non mi aiutava affatto.

Ero certo che, alle prime grida della bionda, sarei entrato buttando giù perfino la porta.
Mio fratello non si doveva azzardare a farle del male, doveva prima passare sul mio cadavere.

Inghiottii la saliva, ritornai nuovamente al mio posto e accesi la radio. In quel momento solo J-Ax e Fedez potevano tenermi calmo.

Spazio Autrice
Ciao amici! Come state? Spero bene, mi scuso per la mia lunga assenza e per questo breve capitolo, ma ho avuto tanti problemi in questi giorni e poi gli esami di quinta si avvicinano quindi vi prego di perdonarmi. Adesso stiamo entrando nel vivo della storia, cosa accadrà ad Angelica? Vincent accetterà la sua decisione o farà qualcosa che farà soffrire la nostra protagonista?
Bene vi saluto, un bacio dalla vostra Rosy.

ps: Tra breve pubblicherò la seconda parte ciao!😘😘

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