14° capitolo: Angelica
Ero sconvolta, Alex era a casa mia e mi aveva già baciata due volte senza il mio consenso e la cosa che odiavo di più è che inventava storie su Vincent, sapevo che dovevo lasciarlo ubriaco e dolorante in mezzo alla strada e non farlo entrare, ma la mia coscienza non mi dava pace e così lo feci accomodare e ora ne stavo pagando le conseguenze.
Successivamente uscì dal bagno, si vedeva benissimo che non stava bene, ma lui come se non fosse successo niente, prese il suo giubbotto e se ne andò sbattendo la porta.
Io allora curiosa di sapere come faceva a conoscere Vincent lo raggiunsi, lo presi per il giubbotto e gli ordinai: «Alex! Ora tu devi dirmi come fai a conoscere il mio fidanzato.» Lui però non mi rispondeva continuava a camminare.
«Alex, Alex!»Continuavo io a sgolarmi, le corde vocali mi bruciavano, ma non mi sarei arresa fino a quando non avrei ottenuto le risposte che volevo. A un tratto si fermò e si girò verso di me guardandomi male.
«Che vuoi!»Mi urlò arrabbiato, era come se si fosse ritrasformato di nuovo nel ragazzo stronzo che conoscevo.
«Dimmi come fai a conoscere Vincent, dimmelo!» Gridai in mezzo alla strada.
Poi finalmente sentii una sua risposta: «Senti Angelica dimentica tutto quello che ti ho detto, lo scoprirai da sola che Vincent è soltanto un pezzo di merda, non sono ancora sicuro che stiamo parlando dello stesso ragazzo che conosco anch'io, ma se è lui, credimi farò di tutto affinché tu lo lasci.» Appena sentii quelle parole lo lasciai andare, ritornai indietro presi il mio motorino e andai a scuola pure io.
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