Capitolo 5.


Come potevo fargliela pagare? Avevo solo mezz'ora prima di andarmene. Pensa Ali, pensa. Camminavo avanti e indietro cercando qualcosa per vendicarmi, non troppo cattivo, non mi vorrei abbassare a certi livelli come lei. Solo a pensarci, arrrgh, che nervi. Serravo i pugni solo per non urlare o correre da lei per strappargli tutti i suoi capelli rossi, ma non avrei risolto niente in quel modo, sarebbe stato troppo infantile. Ad un certo punto guardai Micol, era preoccupato, ma per quale motivo? Da quello che sapevo io lui non conosceva nè Naomi nè Seth, ma allora, come faceva a sapere tutte quelle cose? La voglia di saperlo cresceva dentro di me e senza pensarci troppo:<< Ma tu come lo sai? Intendo quelle cose, non conosci nessuno dei due, non fai la nostra scuola, ma cosa ci fai qui?>> più parlavo più mi venivano cose in mentre, niente coincideva, ma se fosse un sogno? E io stessi nel mio caldo letto e pure la lettera fosse un sogno? Senza accorgermi dissi tutto ad alta voce e Micol mi diede un pizzicotto sul braccio:<< Aiaah, ma sei impazzito?>> , <<credevi di sognare, volevo riportarti nella vita reale. Tra 13 minuti ti ricordo che devi andare, hai poco tempo .>>
Cavolo, cavolo, cavolo! Ha ragione! Cosa posso fare?
Questa scena mi era molto simile, ma non ricordavo bene dove l' avevo vista. Subito dopo mi venne in mente il programma che fanno su RealTime "Alta infedeltà", ora sapevo cosa fare.
Come sempre feci strane mentre pensavo facce e soprattutto gesticolavo molto e Micol non fece che ridere:<< Scusa, scusa non volevo, ma sei buffa.. e molto carina>> , divenne tutto rosso e sorrise. Mo che lo vedevo bene era molto carino pure lui, castano, occhi verdi, alto, non troppo magro, è vestito benissimo. Ero troppo occupata a pensare a quella stronza senza accorgermi di lui. E fu in quel momento che i nostri sguardi si incrociarono e si avvicinò per baciarmi.
Non lo conoscevo, ma come mai quel bacio mi fece provare le cosìdette farfalle nello stomaco? Volevo continuarlo a baciarlo, cavolo se lo volevo, ma la voglia di vendetta era più forte di me e per questo che gli domandai:<< Mi aiuteresti con vendetta?>>, mi guardó perplesso è molto confuso, e aveva ragione, lui mi baciava e io gli chiedevo di aiutarmi. Infatti dissi subito dopo:<< Sempre se ti va, non è un obbligo>> guardando in basso. Lui mi sollevó il volto e mi guardó negli occhi dicendomi:<< tutto per rendere la tua serata indimenticabile.>>. Che carino che era, almeno ricorderò questo ultimo giorno in meglio.
<<Allora, cerca tra gli scaffali la crema depilatoria!>>, << ma cos..>> lo interrossi prima che finisse di parlare:<< dopo ti spiego, fai presto.>>. Subito dopo per nostra fortuna la trovammo, ora mancava solamente un'ultima cosa. << Mi spieghi cosa vuoi farci?>>
<< Oh niente tranquillo, la metteró al posta della sua maschera per capelli. Approposito hai la macchina? Così mi accompagni a casa, dovrei avere il contenitore quasi finito della stessa maschera di Naomi.>> dissi molto trionfante.
<< Oh, a mia cugina non piacerà affatto.>> disse agitando il piede .
<< T-t-tua cugina?>> rimasi sbalordita, ora sì che stavo nei guai.

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