Capitolo 38.


Arrivata al mio armadietto incappucciata e vestita tutta di nero, un po' come -A. di Pretty Little Liars, in modo da non farmi riconoscere visto che non indosso mai colori così scuri, mi accorsi che in realtà la scuola era vuota, c'erano giusto i soliti secchioni che sistemavano il loro armadietto oppure ripassavano qualcosa. Ma dove erano finiti tutti?
Mi avvicinai a Connor, il ragazzo timido e un po' imbranato della mia classe di letteratura. Come sempre era seduto per terra accanto il suo armadietto a leggere un libro. Chissà quale, ne aveva una marea. Ogni volta che parlavano leggeva un libro diverso.
<< Ehy Connor. >> sorrisi.
<< Ehy Ali. >> disse finendo di leggere probabilmente la frase del libro.
<< Come s-stai?>> mi chiese lui con gli occhi spalancati appena mi vide tutta vestita di nero.
<< Beh, diciamo bene. >> mi limitai a dire.
<< Stai in lutto? >> scherzó.
Inizialmente non capii a cosa si riferisse ma poi mi ricordai di essere tutta nera.
<< Una specie. >> sorrisi.
<< Come mai dentro? >>
<< In che senso? C'era qualche sciopero e nessuno mi ha detto niente? >>
<< N-n...>> non fece in tempo a parlare che Grace e Lena si buttarono su di me parlando a raffica contemporaneamente. Ora capisco cosa provano le persone quando parlo velocemente.
<< Ragazze, respirate.>>
<< Esci! Fuori! Ora! >> dissero e mi presero per mano portandomi via.
Allontandomi Connor mi disse :
<< Ci vediamo a quarta ora. >> ed io alzai il pollice da lontano, come per dire " si, va bene, ci vediamo dopo".
<< Mi spiegate cosa sta succedendo? >> ero confusa.
<< Vi calmate? Ali tutto bene? >>
<< Si, grazie Shawn per avermi salvato da queste due scimmie indemoniate. >> e stranamente mi venne in mente il sogno di tanto, tanto tempo fa, quando lui mi salvó da quella me cattiva, probabilmente Lauren, anche se ancora non sapevo della sua esistenza, la quale aveva ipnotizzare Cameron e Gregg. Ma è tutto un gran dettaglio.
<< Vieni con me, ti faccio vedere cosa volevano farti vedere. >> che gioco di parole.
Mi portó al parcheggio del lato ovest della scuola e non potei credere a quello che stavo vedendo. Non sapevo se scoppiare a ridere, se dispiacermi oppure se godere.
Per quanto volessi essere stronza e godermi la visuale, magari con popcorn e occhiali 3D, ma la mia parte gentile e consapevole si diresse verso l'onda di ragazzi che si trovava intorno la macchina di Lauren e quella di Cameron, pronti a lanciare pomodori, ortaggi vari, palline di colore e tant'altro. Beh, sicuramente roba migliore di quello che lanciavano nella mia vecchia scuola, vi ricordate i gavettoni con vomito e pipì?
Avvicinandomi meglio notai una scritta in vernice blu sul vetro della macchina di Cameron e rosa su quella di Lauren. C'era scritto esattamente :<< Sei un coglione infame. >> e << Sei una tr**a. >> .
Urlai in modo di attirare l'attenzione su di me.
<< Oh, ma che fai? >> si lamentarono delle persone ed altre :<< Zitti, è la sorella di Lauren. >>
Un ragazzo si avvicinó a me con un cocomero gigante: << Tieni. >>
<< Cosa dovrei farci? >>
<< Lanciala sulla macchina di uno dei due. Ti consiglio su quella di Lauren, non regge più, con questa gli distruggi sia la macchina e sia inizia a piangere come una bambina.>> beh, l'idea mi prende molto, fargliela  pagare è sicuramente nei miei piani, però non mi sento di farlo in questo modo soprattutto con il suo sguardo supplicante addosso. Vaffanculo Lauren, hai vinto.
Presi il cocomero, era davvero pesante, di poco non lo feci cadere sui miei piedi, ed invece di rompere la macchina, mi farei fratturata i piedi. La folla di ragazzi iniziò ad urlare :<< Vai, vai, vai. >> ma io invece lo feci cadere per terra.
<< Ma cosa fai?>>, << Sei impazzita?>>, << Perché lo hai fatto?>> sentii diversi ragazzi.
<< Sinceramente? Perché non mi andava. Si, lo ammetto, ero molto tentata, ma non è il modo giusto di fargliela pagare. Inizialmente ero preoccupata per questo giorno di scuola, ero convinta che tutti voi mi avreste preso in giro, derisa e addirittura fatto alcuni scherzi, invece tutto ciò è successo a loro due. Non che non se lo meritino, mi fidavo di loro, più o meno e mai mi sarei aspettata un comportamento così infantile, credevo potesse succedere solo nei film, ma ormai è successo, l'importante è che sto bene.
Ci sarebbero molto cose da dire ma vi invito gentilmente a smetterla, ci penso io a loro, è la mia "battaglia" non la vostra. Grazie del vostro appoggio, ma ora potete andare. >>
Lauren crolló per terra a piangere disperata cercando di nascondersi da tutti e Cameron entró in macchina andandosene, bel comportamento maturo da parte sua direi.
Presi esempio da lui e tornai dai miei amici, non avevo più nulla da fare lì.
<< Sei stata davvero... beh, uau. >> disse scioccato Shawn.
<< Beh, grazie. >>
<< Io avrei lanciato quel cocomero. >>
<< Anch'io. >> dissero le ragazze.
<< Dai, non siate così cattive. >> dissi.
<< Ecco perché Ali è migliore di te sorellina, ragiona con la testa e non come te con un criceto che gira su una ruota.>> si rivolge Shawn alla sorella con una linguaccia.
Quando entrammo la scuola inizió a riempirsi, incredibile come tutti erano presi nel danneggiare quelle auto, prima era deserta ora sempre una strada piena di macchina nell'ora di punta.
Passando per i corridoi la gente mi fischiava, mi faceva complimenti come ad esempio che brava sorella che ero, che ero stata troppo buona e cose del genere. Da una giornata che pensavo iniziasse nei peggiore del modi, si è rivelata abbastanza tranquilla.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top