Capitolo 34.
<< Cosa succede qui? >> dissi confusa, la mia testa girava così forte che mi buttai seduta per terra tenendo la testa fra le gambe.
Inizia a sentire parole a caso, tipo una su cento :<< tu...drogata...aspettato...te...deluso.>> Beh, il senso più o meno si capisce o perlomeno ci si può arrivare, ma io non riuscivo a capire niente, mi fischiavano le orecchie e mi si riempirono gli occhi di lacrime, volevano uscire ma non ci riuscivano. Per mia fortuna poco dopo vomitai, sì certo vomitai sul tappeto e qualche schizzo finì sui miei pantalonicini, ma mi sentii subito meglio. Senza parlare ed emettere suoni me ne andai giù in camera, volevo solo riposarmi.
Appena entrai ebbi un flashback, Cameron e Lauren che si stringevano la mano in camera mia come se avesse appena fatto un patto? No aspetta, questa è camera di Lauren, perché sono entrata qui? Mica si vede che sto a pezzi. Attraversai il bagno e finalmente mi allungai sul mio letto e mi addormentai quasi subito.
Fui svegliata da dei flash, ma che cazz?
<< Sorridi cara. >> disse una ragazza che non riuscii a vedere a causa dei flash che mi cecavano.
<< Smettetala. Ora. >> urlai furiosa, nessuno deve disturbarmi mentre dormo, nemmeno se c'è un'invasione aliena o sta succedendo il putiferio.
<< Oh ragazze smettetela, non sia mai che poi ci provi con un vostro ragazzo per farvela pagare che l'avete svegliata. >> tutte risero alla 'battuta' di Lauren. Io non la trovavo per niente divertente, volevo dirgli che era stato lui che ci aveva provato con me e non viceversa, ma non volevo si arrabbiasse con lui e lo lasciasse, anche se in fondo, so che non mi crederebbe mai. Ma che brava sorella che sono? Pagherei per averne una come me.
<< Lauren dobbiamo parlare, caccia le tue ochette dalla mia stanza ed eliminate le foto. >> feci cenno con la mano alle altre di uscire e sentii dei bisbigli tipo:<< ma che modi, chi si crede di essere? >> mi credo di essere una povera persona che cercava di dormire, era così difficile da capire?
<< Dimmi sorellina.>> cinguettó Lauren sedendosi sul letto.
<< Smettila, non so cosa sia successo ieri e nemmeno cosa stava succedendo qui adesso, sappi solo che la devi finire oppure..>>
<< ...oppure ti prenderai Gregg? >> continuó lei la frase.
<< Ma cosa c'entra mo Gregg? Perché lo devi mettere sempre in mezzo? Stiamo parlando di noi due e tu ti metti a pensare a cose che manco mi erano passate per l'anticamera del cervello, boh io..>> e bussarono alla porta, e insieme dimmo << Avanti.>> erano i nostri genitori.
<< Finalmente ti sei svegliata, come ti senti tesoro?>> disse mia madre. Anche se l'ho conosciuta da poco si vede che ci tiene a me, prova in tutti i modi a trattarmi come Lauren e sì, mi vizia un po'. Sono contenta nel vedere il suo impegno, all'inizio credevo sarebbe stata un'impresa, invece no, è totalmente una donna diversa da Lauren e la cosa mi solleva molto.
<< Ho ancora un po' di mal di testa ma mi sento meglio, grazie mille. >> sorrisi.
Guardai mio padre e mi guardava con disapprovo e delusione, ma non capivo perché. Mia madre lo notó e lo guardó comprensiva dicendoci :
<< Ci penso io, tranquillo.>>
<< Nono, qui il padre sono io e di conseguenza ci penso io. Ali, dammi telefono e computer, in punizione per almeno due settimane. >> disse rigido.
<<Ma ma ma, perché? Cosa ho fatto? >> ero perplessa, non mi aveva mai messo in punizione senza un motivo valido, anzi non mi aveva mai messo in punizione.
<< Non credi di star esagerando tesoro?>> mi difese mamma, menomale che c'era lei adesso, zia Cindy sarebbe stata sicuramente d'accordo con lui.
<< Deve imparare la lezione fine della storia. Lauren fuori, lasciamola sola a pensare a ció che ha fatto.>> e dopo queste parole uscì dalla stanza.
Mia madre mimó con la bocca un mi dispiace e Lauren uscendo mi fece la linguaccia.
Mi buttai sul letto e sospirai chiedendomi cosa mai io avessi fatto.
Per rispondere alle mie domande arrivò la persona meno adatta al momento meno opportuno. Sentii bussare alla porta finestra. Chi sarà mai? In un prima momento pensai Grace o Lena. Nel momento in cui spostai la tenda rimasi più che sorpresa, ingliottii ed aprii.
<< Cosa ci fai qui? >> non ero neanche tanto sorpresa quanto confusa. Senza che lo invitai ad entrare entró lui e si accomodò come se stesse a casa sua. Gregg..
<< Volevo sapere come stessi dopo ieri.>> aveva una faccia preoccupata e si morse il labbro. Guardandolo lo feci anch'io. Subito dopo pensai alla sua risposta, anche lui insisteva su questo " ieri" ma cosa diamine ho fatto? Lo guardai confuso come per dire "ma che stai dicendo?"
<< Non ricordi niente?>> scossi la testa.
<< Niente niente? >> lo rifeci.
<< Wow.>> solo "who" mi sa dire? sul serio?
<< Vuoi che io ti spiega cosa sia successo immagino.>>
<< Perspicace il ragazzo.>>
<< Allora proverò a farla molto breve.
Dopo beh, quel bacio, da quel che ho capito quella ragazza bionda che ti ha offerto da bere è amica di Lauren ed è stata mandata da lei. Visto che quando si arrabbia e si innervosisce non ragiona beh, si è fatta dare da Alex delle pasticche di non so cosa e le ha messe nella tua bevanda.. vuoi sapere cosa è successo dopo o va bene così? >> tremavo, ero sconvolta, cioè, non sapevo se stessi ancora dormendo o se era tutto vero. Quale persone sana di mente droga sua sorella?
Nella vendetta, così come nella vita ad ogni azione uguale e contraria alla fine i colpevoli cadono sempre. Spero succederà anche a quella strega.
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