Capitolo 28.



In un primo momento non mi accorsi neanche che mi stesse chiamando, mi girai solo quando era a pochi passi da me. La sua voce non mi era per niente familiare, mi girai e vidi Cameron.
Era tanto che non lo sentivo o vedevo, da quando ero partita per l'Italia circa. Quasi mi ero dimenticata della sua esistenza. Quando avevo scoperto quella scommesso ci ero rimasta così male che quasi lo eliminai dalla faccia della Terra. La cosa era del tutto normale, per non stare male tendevo ad eliminare ogni ricordo, ogni parola, ogni gesto sostituendone con altri, magari di altre persone. La mia fortuna era stata che l'unico momento in cui ero stata veramente bene con lui era stata al brunch, quindi i momenti da scordare erano pochi.
E per puro caso iniziai a pensarci appena lo vidi, era come se tutta la serata mi passasse velocemente per la testa ricordando ogni più minimo dettaglio, i suoi occhi, il suo sorriso, le sue battute stupide, tutto.
<< Ehy Ali, come stai? >> mi chiese con voce preoccupata e con il fiatone.
<< Teoricamente abbastanza bene, praticamente bene come lo può essere una ragazza ricoperta di sugo che dovrà tornare a casa per cambiarsi e farsi vedere da tutti, i quali avranno il privilegio di vederla e ridere, fai un po' tu. >> e appunto passarono delle persone che mi guardavano. Alcuni mi solo asservavano, altre bisbigliavano e altre ridevano come foche ammaestrate, splendido.
<< Dai, vieni con me, non ti lascio andare in giro in queste condizioni, seguimi. >> mi porse la sua mano, la rifiutai subito e mi limitai a seguirlo soltanto, tanto peggio di così non poteva andare.
Mi portó nello spogliatoio del ragazzi e aprì il suo armadietto. Era un qualcosa di ordinatissimo, se si apriva il mio cadevano le cose per il disordine che c'era. Lo potevo pure sistemare ma il giorno dopo sarebbe tornata di nuovo un casino, quindi ci ho perso le speranze.
Mi porse un pantalone di tuta e la giacca della squadra e la maglia.
<< Altro non ho, ma sempre meglio di niente. Ti aspetto qui fuori, intanto cambiati.>>
Da quando era così premuroso? Cioè, non parlavamo da un paio di mesi eppure era stato l'unico ad aiutarmi.
Mi infilai i suoi vestiti, un pochino grandi per me. Evitai la tuta visto che era enorme e sarei sembrava ridicola e per questo lasciai i miei jeans, in fondo non era sporchi e mi misi solo una sua maglietta e la felpa. La felpa sapeva di lui, del suo profumo e mi faceva impazzire, era così buono.
Decisi di mettere da parte un'altra volta quell'odio che avevo verso di lui e quando uscii lo abbracciai. Odiavo farmi vedere debole agli occhi degli altri, altro motivo per il quale risposi dopo essermi messa in ridicolo davanti a tutta la scuola. Meglio risultare stupida ed antipatica piuttosto che debole e infantile.
In un primo momento era sorpreso ma subito dopo ricambió il mio abbraccio stringendomi più forte.
Ero debole, e in quel momento l'unica cosa che volevo era piangere con qualcuno accanto che mi consolava, ma non potevo. In qualsiasi caso quell'abbraccio mi fece bene.
Malgrado provai in tutti i modi di non far scendere le lacrime, ne cadde una minacciosamente. Lui se ne accorse e l'asciugó con il pollice guardandomi dritta negli occhi, era come se mi leggesse dentro e volesse capire cosa non andava e io avevo paura che riuscisse a capire.
Annulló la nostra distanza facendo un passo avanti e prendendomi il viso.
<< Quanto sei bella! >> ed era sincero, lo si notava dal suo noto di voce. Cercó di avvicinarsi lentamente per baciarmi ma la sua squadra arrivó come una mandria di tori inferociti e si allontanó subito da me.
<< Scusa Ali, ma ho allenamento, ci vediamo dopo. Vuoi che ti porto a casa a fine allenamento ?>>
<< No, tranquillo, troverò un passaggio >> e forzai un sorriso.
Cosa stava succedendo? Mi ero davvero fatta vedere vulnerabile per un po' di spaghetti in testa e vestiti macchiati? E lui stava seriamente provando a baciarmi? E cosa ancora più strana, e perché io non mi ero allontanata?

Volevo scusarmi con voi per il fatto di essere stata poco attiva negli ultimi giorni, ma avevo da fare. Mi farò perdonare. 🌹

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