Capitolo 26.
Ero alquanto sorpresa e a notare dal suo sguardo non ne era felice nemmeno lei, mi guardava con disprezzo.
<< Cosa ci fa lei qui? >> disse socchiudendo gli occhi. Tranquilla non è un piacere nemmeno per me rivederti. Credo di non aver mai desiderato così tanto che una persona non esistesse. C'è era strano, non la conoscevo, non sapevo nulla di lei ma la sua presenza mi disturbava parecchio. Poi a contribuire era il fatto che mi era saltata praticamente addosso solamente perché parlavo con Gregg.
<< Vi conoscete? >> dissero i miei molto sorpresi e una donna castana, abbastanza alta, vestita molto bene si morse il labbro inferiore. Sembrava una donna di successo, niente male. Sicuramente sarà la madre di quella lì, quindi sarà come lei e quindi di conseguenza odio anche lei, easy.
<< È quella la troietta che oggi ci provava con il mio Gregg >> mi urló contro puntandomi il dito addosso. Ma è davvero così infantile, mio Dio.
<< Sta-va-mo so-lo par-lan-do >> scandii chiaramente per paura che la sua nocciolina, scusate, il suo cervello, sempre se ne ha uno, non capisse.
<< Ho visto come gli sorridevi, non mentire >> e mise il broncio come un bambino che vuole avere ragione, non ci posso credere.
Respira profondamente mi dissi me talmente . << Papá che succede? >>
<< Che non si vede tesoro? >> disse la donna sorridendo in modo molto gentile e dicendolo con un tono ovvio, ma non era ovvio.
<< Emh no (?) >>
<< L'unica cosa che è ovvia è che questa qui sia entrata a casa mia come fosse sua >> urló Lauren. Ma perchè urla così tanto? Rilassati, mi sta facendo scoppiare la testa.
<< Scusami? Questa è casa mia, tu sei di troppo >> ribattei.
<< Ragazze, basta. Questa è casa di entrambe. Ali, sei una ragazza intelligente e ha davanti una tua copia, davvero non capisci? >> disse mio padre.
<< Ali non capisci? >> ricopió Lauren con voce da anatra.
<< Dimmelo tu piccola viziata >> sorrisi.
<< Basta siete sorelle, e per giunta gemelle perché vi attaccate? >> la donna era davvero disperata.
<< Sorelle? Noi? Ma non ci somigliamo neanche >> dissimo insieme. E subito ci fulminammo.
<< Forse meglio se vi raccontiamo la storia. Eravamo giovani ed innamorati, non sapevano cosa facevamo, volevamo vivere insieme, avere una famiglia, sposarci, ma noi solo sognavamo, eravamo ragazzi del college, non avevamo idee chiare sul futuro. Beh, ma un giorno successe, al terzo anno rimasi incinta, inizialmente ero felice, non avevo minimamente immaginato i problemi che si sarebbero creasti. Ho lasciato l'università per occuparmi di voi, lui lavorava come un pazzo, più andava avanti più litigavamo, a peggiorare la situazione fu quella di Chris di doversi trasferire per lavoro. Non vi sto qui a spiegare tutti i casini che successero, finì che decisimo di lasciarci e che ognuno avesse una figlia. Poi non ci sentimmo per anni finché durante un viaggio a New York per caso ci rincontrammo. Tra tante persone a New York il destino aveva deciso di farci rincontrare e lì scattó la scintilla. Ci frequentammo un annetto, anche se per lo più via skype e abbiamo deciso di riprovarci e sopratutto di farvi rincontrare, non era giusto che non sapevate dell'esistenza dell'altra.>>
Era impossibile, mia madre non era Cindy? Ma questa donna di cui non sapevo neanche il nome? Sto per avere uno svenimento. Quindi questa vipera è mia sorella, per giunta gemella. Svegliatemi se è un incubo.
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