Inaspettato

E' già Novembre e il tempo è volato dopo quell'incidente, ho pagato anche la multa per eccesso di velocità, come fa una persona sotto shock a ricordarsi tutti i particolari, hanno teorizzato che stessi andando veloce e io come una scema gli ho dato ragione.

Ho finito di lavorare e per la prima volta da maggio dell'anno scorso torno a scuola, ma non in versione ufficiale da studentessa regolare, no, devo solo sentire per un esame che, in teoria, mi da una qualifica di aiuto cuoco e non so se posso partecipare perché sono stata bocciata e quindi non ammessa per la seconda volta alla classe quarta.
Mi da noia questa scuola, è sempre stata frequentata da gente ottusa e per niente cordiale, quindi dover camminare verso l'ingresso con quei tizi che ti osservano e ti giudicano mi inquieta. Entro e vado direttamente dalla vice preside a chiedere < si puoi partecipare ovviamente, hai frequentato il corso come tutti e come tutti hai il diritto di sostenere l'esame. Devi comunque comunicarlo al tuo professore dell'anno scorso di cucina.> risponde cordiale, mi alzo e la saluto,esco da quel posto, corro al motorino e vado diretta a casa. 

E' metà Novembre, oggi il sole non c'è e forse inizierà pure a piovere, sto in casa davanti al portatile, ho perso il telefono in una qualche stanza, ma non ho nessuna intenzione di cercarlo.
I miei amici sono scomparsi, è un po che non si fanno sentire, uno in particolare è da quel maledetto incidente e io sono davvero stufa di aspettarlo.
Accendo il portatile, apro internet e quindi youtube e cerco un pò di musica da sentire, faccio partire il primo video che trovo e mi metto le cuffie, ovviamente il volume altissimo. Con la musica che mi rimbomba nelle orecchie tiro fuori dal cassetto un blocco da disegno e inizio a scarabocchiarci qualcosa sopra: prima un cuoricino, poi un pezzo di torta mangiucchiata, delle scale sospese in aria con delle nuvolette intorno, un asino che vola... Mi fermo con la mano destra indolenzita dal troppo disegnare e le orecchie che mi supplicano di spegnere la musica ancora troppo alta, sono le 16:30 e fuori piove, spengo il portatile, chiudo il blocco e provo a cercare il mio cellulare. Lo trovo incastrato tra il materasso del mio letto e un'altro cuscino di gomma piuma, lo accendo e. " nessun messaggio, ma certo chi credo di prendere in giro, mi hanno abbandonata tutti" penso.
Inizio a girare fra le applicazioni, noto che è molto tempo che non apro Facebook.                                          Guardo  "oddio, ho dei messaggi da Stefano" penso,  è uno dei tanti amici di Facebook che aggiungi tanto per fare qualcosa, in realtà quando ero a scuola lo avevo visto, ma non ci avevo scambiato mai neanche una sillaba. Stranamente mi interessava a quel tempo, anche perché all'uscita da scuola, teorizzavo sempre che per la strada percorsa da tutti e due, per andare a casa, io e lui facessimo una strana gara di velocità con i motorini, una gara silenziosa di cui non si sapeva mai il vincitore, tutto svolto nel mio cervello. Almeno dopo una lunga mattinata di scuola tra alti e bassi, uscivo da scuola e facevo la mia solita gara restauratrice di energia, e mi sentivo subito meglio.

Inizio a leggere il messaggio che mi ha mandato, intanto: lui si chiama Stefano Di Mare Andreani, l'ha mandato sabato scorso alle 01:47 di notte < ciao, sono sicuro che non mi conosci e so anche che non hai nessuna intenzione di re-iscriverti a scuola, ma ti volevo comunque dire che mi sono innamorato di te, ti ho notata in mezzo alla folla, eri diversa, sembravi una che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno ma, allo stesso tempo, timida e per niente coraggiosa. Mi hai incuriosito da subito e quando i miei amici mi hanno detto che non ti saresti re- inscritta quest'anno, ho pensato fosse il caso di smettere di aspettare e di dirti ciò che provo, so che potresti pensare che è uno scherzo o non credere ad un tizio uscito da chissà dove che dice di amarti, ma ti prego, vorrei davvero conoscerti e incontrarti > leggo tutto d'un fiato, la mia testa è già partita con le sue mille ipotesi e gli rispondo subito < potrei fare la bastarda e cancellare direttamente il messaggio, ma visto che non lo sono dimmi dove e quando, sia chiaro che mi dovrai ripetere queste cose davanti ai miei occhi > scrivo e invio senza pensarci troppo e rischiare di entrare nel loop del scrivo, cancello, scrivo, cancello e via così all'infinito. Chiudo Facebook, butto il telefono sotto il cuscino e dormo un pochino per riordinare le idee.

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Tags: #romantico