21. FACCIAMO FINTA CHE...

Lovie

Lugh mi sfiora le labbra con le sue. Non è un vero bacio, ma il cuore mi salta in gola, le gambe diventano d'acqua, i pensieri sfumano.

Gli appoggio le mani sulle spalle e le dita aderiscono al tessuto della sua maglietta. L'idea iniziale è quella di scacciarlo, ma i muscoli non obbediscono. Sono...

Lugh si tira indietro. Il cuore mi batte tanto forte che temo mi verrà un infarto.

-Stai al gioco- sussurra.

-Al che?

Non c'è tempo per dire altro.

Qualcuno ride. -Bene, bene, fratellino, quindi hai trovato una ragazza?- chiede una voce femminile.

Fratellino? Cerco lo sguardo azzurro di Lugh. Sta guardando un punto oltre la mia spalla, la mascella tesa. 

-Suppongo che sia venuto a prendere la sua fetta di torta- continua la voce.

Lugh serra la stretta. È nervoso, le dita battono contro la schiena. Mi sembra di essere un violino, le corde che sono pizzicate a ogni battito. La pelle si tende sotto il suo tocco.

-Che bel modo di accogliermi, Kayla- so che la risata che segue queste parole è una finta. –Volevo tornare a casa

-Strano, fino a ieri non eri dello stesso parere

Ho un groppo in gola. C'è qualcosa di assurdo in questa situazione. Raccolgo tutto il mio coraggio e mi giro. A pochi metri da noi c'è la donna con cui Lugh ha parlato all'ingresso della spiaggia. Indossa la stessa salopette di jeans, ma ha i capelli neri sciolti sulle spalle. Adesso posso vedere meglio i suoi lineamenti e mi chiedo come posso non aver riconosciuto prima la somiglianza con Lugh.

-L'importante però è tornare, no?- mi stringe con maggiore forza. Possibile che sia nervoso?

-E tornare insieme a una ragazza... ho capito bene? È la tua ragazza?

-La mia fidanzata

Sono così sorpresa da non riuscire a protestare. E poi Lugh mi tappa la bocca con un altro bacio. Più rapido di quello di prima. Mi fa bruciare le labbra.

-Bravo il nostro Lugh- batte le mani. -Nostra madre resterà delusa, non smette di cercarti una fidanzata

Lugh si stacca. Io tremo. -Sono abbastanza grande da poterlo fare da solo e con ottimi risultati- dichiara.

-Non gliel'hai detto?- Kayla lancia uno sguardo a Lugh, le labbra contratte in un ghigno. Ha i denti accavallati.

-Non c'era motivo per dirglielo

-Cosa?- mi sforzo di assumere un tono frivolo. Meglio che mi prendano per stupida che per pericolosa. Soprattutto perché non so in che situazione mi sono cacciata.

-Lugh non può entrare negli affari dell'azienda se non è fidanzato, queste sono le regole

Di colpo mi è chiaro perché Lugh mi ha portato qua. Ha bisogno di una fidanzata di facciata per entrare nell'azienda. La cosa non dovrebbe ferirmi. So chi è Lugh e non m'importa niente di lui. E come puoi essere delusa da una persona di cui non t'importa? Eppure...

-Non vedo perché avrebbe dovuto dirmelo- improvviso. So che è sciocco difenderlo, ma non riesco a fare altro. È il desiderio di essere una brava ragazza. E poi Lugh è il male che conosco.

-Contenta tu- Kayla fa un ampio sorriso. Assomiglia a uno squalo.

-Credo che sia il momento di andarsi a rinfrescare- Lugh si sposta avanti e si frappone tra me e la sorella. Come a difendermi. Mi mordo l'interno della guancia. Perché dovrei avere bisogno di protezione? E perché continua a mettersi in mezzo? –Ci vediamo a cena- mi appoggia una mano al centro della schiena e mi spinge.

-E dove vorresti andare a rinfrescarti?

-In camera mia, naturalmente

Kayla ride. –Non hai più una camera

Lugh si blocca. –Cosa?

-Non hai una camera dal momento in cui hai abbandonato la tua famiglia

-Non essere melodrammatica, non ho abbandonato la famiglia

-Questo è quello che pensa nostro padre

Lugh s'irrigidisce. Lo conosco abbastanza bene da sapere che è sul punto di esplodere. Lo stomaco mi si contorce. So che non merita il mio aiuto, ma non posso farne a meno. Gli circondo la vita con un braccio e gli appoggio la testa sulla spalla. –Una stanza vale l'altra, tesoro, l'importante è stare insieme, no?

Lugh mi lancia uno sguardo, sorpreso.

-Starete benissimo nella camera blu, ha una vista panoramica sul mare- Kayla incrocia le braccia.

-Come aveva la mia stanza- borbotta Lugh.

-Fattene una ragione, fratellino, qui non siamo a favore dell'accoglienza del figliol prodigo che torna senza avvisare di avere una ragazza... non prima che abbia superato il Ballo perlomeno

Il Ballo? Vorrei chiedere, ma ho la gola chiusa in una morsa. Sta accadendo tutto troppo in fretta. L'unica cosa che posso fare è seguire Lugh e sperare che la situazione non peggiori.




NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Come avete passato Capodanno?

Siete curiosi di sapere cosa succederà?

Fatemi sapere!

A lunedì

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top