Capitolo 10
Levi era seduto in auto in quel momento. Pensava a tutto ciò che fosse successo pochi istanti prima, Eren aveva tirato fuori dal cruscotto una pistola ed era uscito fuori dall'auto di corsa. Cosa stava succedendo ? Perché aveva tutta quella fretta ? Perché lo aveva portato lì ?
I suoi pensieri vennero interrotti dal rumore di uno sparo, il corvino sussultò: lo aveva sentito forte e chiaro.
Quasi come se quegli spari fossero stati vicino a lui. Perché ce n'era stato più di uno, poi.
Sentì la portiera aprirsi. Eren era lì, la camicia bianca chiazzata di sangue, così come le sue mani. Non aveva osato parlare. Aveva il fiatone e gli occhi spalancati, mentre la fronte era imperlata di sudore. Non aveva più l'arma con sé.
Avviò l'auto e partí sfrecciando. Che avrebbe mai potuto trovare con lui ? Di certo niente rose e niente fiori. Lui era quello con l'odore di morte addosso che cercava di coprire con un profumo di marca, ma rimaneva sempre lì.
Era un mostro.
Ma non riusciva a stare lontano da lui, più lo vedeva più ne era attratto. Da una parte, quella situazione gli faceva paura. Lo avrebbe messo in pericolo, se solo si fossero continuati a vedere, ma dall'altra parte gli piaceva, rendeva il tutto più eccitante.
Per qualche ragione, quel pensiero gli andò a contorcere lo stomaco più di quanto non avesse mai fatto.
Almeno che non avesse agito per legittima difesa, ma ne dubitava. Almeno sperava che fosse per quello.
Eren era il male; lo vedeva dai suoi occhi, vuoti e spenti. Gli stessi occhi che portava chiunque ne avesse passate di tutti i colori.
Era così tutto confuso per Levi.
I due rimasero in silenzio. Un silenzio in cui ascoltava solo il suono assordante dei suoi pensieri che iniziarono a cavalcare ben oltre la soglia della decenza.
Così come stava cavalcando la macchina del castano, forte senza fermarsi mai.
Avrebbe voluto intavolare una conversazione, anche sul fatto su cosa avesse mangiato a cena, quel silenzio lo stava innervosendo.
A quanto pareva, però, Eren gli lesse nel pensiero e fu prima lui a spiccare parola.
"Hai fame ?"
Lanciò uno sguardo all'ora: era mezzanotte passata. Il tempo sembrava essere volatilizzato, erano passate solo un paio d'ore nonostante fosse sembrata un'eternità.
Poi effettivamente non aveva ancora mangiato nulla. E non aveva nessuna fame. Quel sangue che aveva sulla camicia gli stava dando il voltastomaco.
Chissà chi avesse ucciso quella volta. Sapeva che la Yakuza uccideva le persone e nell'ultimo periodo c'erano stati morti su morti, ma Eren sembrava un dirigente ed era anche strano che avesse fatto tutto lui il lavoro sporco.
"So di non essere un bello spettacolo, però smettila di guardarmi un quel modo."
Sussurrò a bassa voce e, nonostante questo, le sue parole fecero l'effetto dovuto. Gli occhi grigi del corvino sviarono sulla strada. Correva così veloce che non riusciva a capire dove fossero, ma sicuramente erano lontani dal porto.
"Non ho fame."
Rispose dopo poco, senza fare attendere troppo il ragazzo.
"Va bene."
Disse l'altro. Con tono freddo e autoritario.
Frenò d'improvviso, tanto che Levi dovette mantenersi al sedile con tutte le sue forze per non crollare con la faccia nel cruscotto dell'auto.
"Scendi. Siamo arrivati."
Annunciò Eren. Voce bassa e rauca.
Aveva ancora lo sguardo sulla strada davanti a sé, con l'auto ancora accesa come se non vedesse l'ora di andare via da lì.
Levi non se lo fece ripetere due volte che scese dall'auto e poi vide sfrecciare via l'auto come un fulmine; scomparì dietro l'angolo dopo pochi istanti.
Come mai si era comportato in quel modo ? Cosa aveva mai detto di male ? A pensare a tutto quello, una scintilla di tristezza gli esplose nel petto ma fu bravo a spegnerla all'istante.
Girò i tacchi verso la grande porta di casa sua. Salì i gradini ed entrò dentro. Aveva bisogno di un bel bagno caldo. La sua mente scacciò via ogni altro pensiero.
Spazio autrice
Buonasera!
Allora ho deciso di pubblicare un altro capitolo solo perché sto scrivendo in fretta il libro per arrivare al nocciolo della questione perché ci saranno molte sorprese che vi aspetteranno.
Poi ho scritto già il capitolo 11, lo volete adesso oppure settimana prossima?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top