𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈

«Oggi è davvero una bella giornata Narcissa, lo sai?»
La voce di Lucius sembra allegra più del solito, entra nella loro camera da letto con un sorrisetto disegnato sul suo volto pallido e le mani sono strette dietro il busto, osservando la moglie con una certa soddisfazione.
Febbraio si mostra alquanto gentile per un uomo come lui; anzi, per tutte le persone come lui.
Per dei nobili purosangue è un giorno di festa: Kingsley è ufficialmente andato via e al suo posto hanno messo una persona certamente più adatta.

Il suo nome è Gerard Abe Howard.
Howard come Thomas Howard, il magnifico capo del dipartimento Auror.
Il padre, grande uomo d'affari, è tornato dall'America dopo aver svolto vari impieghi a stretto contatto con il mondo magico, mostrandosi così un uomo dalle grandi abilità gestionali e con un certo carisma.
Proprio per questo, e per essere esterno rispetto ad alcune questioni attuali avvenute al Ministero, è stato acclamato da molti.
Ha ricevuto pochi voti contrari alla sua assunzione, tra cui quelli di Hermione e Draco.
Ma, purtroppo, sono stati in minoranza.

«Finalmente avremo i privilegi che meritiamo senza rischiare la vita» ancora una volta Lucius si mostra un grande codardo, riferendosi a Voldemort e alla paura che ha avuto di essere ucciso.
Adesso, invece, può avere una certa rilevanza in società senza mettere a rischio sé e la moglie.
«Hai già parlato con questa persona? Intendo, la conosci?»
Un riso pungente risuona vicino il volto di Narcissa, che gioca con una ciocca bionda del marito e lo guarda, percependo la sua contentezza.
«Conosco molte persone che adesso ci sono al Ministero. Anzi, le conosciamo»
«I nuovi assunti, vero?»
«Certo, quelli degli ultimi dei tre anni» risponde donandole una delicata carezza sul volto «Possiamo finalmente riavere la notorietà che ci spetta»
«Mi piace vederti così felice, tesoro» mormora con un sorriso, baciando la guancia di Lucius e sentendosi altrettanto gaia.

Anche se lui ha un pessimo carattere ed è una persona discutibile, con Narcissa non è mai stato sgarbato e hanno sempre avuto molta complicità.
Entrambi con degli ideali di supremazia, dal sangue nobile, nutrendo un rispetto reciproco unico.
Si comprendono, comunicano, e si amano sul serio.
Può sembrare strano, ma è così.
Narcissa e Lucius sono una coppia che si ama per davvero, e anche molto.
Purtroppo differiscono solo dal comportamento che hanno nei confronti del figlio, come ben si sa.
Lei ancora lo frequenta, anche se in maniera molto ridotta, mentre l'uomo è diventato ormai un estraneo per Draco.

«Potremmo invitare il Ministro e la sua famiglia per una cena, che ne pensi?» le domanda sempre gentile, vedendola annuire convinta.
Anche lei pensa che sia una buona idea e le sembra ottimo avere dei rapporti pacifici con il Ministero.
Dopo le tante peripezie vissute pensa che una protezione da parte di quell'istituzione potrebbe giovare.
Oltretutto, darà modo di ripulire ancor di più il loro cognome.
Potranno farsi notare in società e così la loro vita prenderà una piega ancora migliore, ritornando ad essere i vecchi Malfoy di un tempo.
«Puoi mandare una lettera, tesoro. Puoi chiedere se sono disposti a venire questo fine settimana»
«Sono certo che parleremo di cose importanti e faremo dei progressi. Questa è brava gente, degna di essere ai piani alti»
«Ormai ti dai molto da fare per te, anzi per noi» ammette la moglie, andando a sistemarsi i capelli davanti lo specchio, pettinandoli accuratamente «Ormai ti vedo sempre con brave famiglie, come la nostra. E son contenta che tu stia partecipando attivamente alla vita politica. I maghi hanno bisogno di gente come te, caro»
«Hanno bisogno di menti che riescano a comprendere cosa vada bene e cosa vada male»
«Esattamente» posa la spazzola sulla cassettiera e si sposta il ciuffo laterale con un fermaglio in argento, così da fissare le ciocche chiare e tenere aperto il volto «Mi raccomando, tienimi sempre aggiornata sulle vostre decisioni»
«Lo sai che ti dico sempre tutto, sei pur sempre la mia amata» si avvicina alla sua figura e accarezza le sue spalle «Anzi, non vedo l'ora di darti altre buone notizie. Mi impegnerò a far sì che alcune cose vengano rimosse dalla nostra comunità»

Narcissa gli sorride piano, afferra un rossetto e lo spalma per il contorno delle sue labbra. Il compagno corruga la fronte confuso, non sapendo perché si stesse preparando così accuratamente: «Dove stai andando, cara?».
«Oh... da Draco» mormora storcendo le labbra e sapendo quanto al marito non piaccia che frequenti il figlio.
Lui non merita le attenzioni di sua madre e non è per niente contento di sapere ciò.
Sospira e scuote la testa, allacciando le braccia al petto: «Lo sai come la penso. Lui è un figlio ingrato».
«Ma è pur sempre mio figlio»
«E continui a far finta che ti importi anche di quel bambino mezzosangue?»
«Alla fine è solo un bambino, una delle solite decisioni bizzarre di Draco»
«Non è buono che il nostro cognome sia associato a tale persona. Ora è piccolo, innocuo, ma un domani sarà un uomo adulto e non voglio essere minimamente associato a quella persona»
«Lo sai, ormai ha una vita diversa dalla nostra, dobbiamo far finta di nulla»
«Io non riesco e vorrei tanto che la nostra famiglia venga ripulita da persone come quel moccioso e quella Smith. Sono anni che sopportiamo quelle nauseanti idee di Draco. Ogni giorno che passa sono sempre più disgustato dalla famiglia che si è creato»

Sul volto della donna appare un'espressione dispiaciuta per quella conversazione e annuisce piano, non condividendo totalmente le azioni del marito, ma comprende il suo punto di vista.
«Non ti manca nostro figlio?»
«Certo che mi manca, Narcissa. Mi manca parlare con lui, insegnargli ciò che è giusto e sbagliato. Lo sai che l'ho sempre voluto, che è sempre stato importante per me, ma ora...ora non è più lo stesso. Non è la persona che io ho cercato di crescere ed educare. Io ho accettato quella Smith, abbiamo anche rispettato la nostra promessa di lasciargli la nostra casa una volta sposato. Non posso permettere un bambino del genere e per giunta la sua attuale vita costellata da schifosi babbani»
«So che hai ragione, so che non è facile accettare la sua vita, ma-»
«Ma, niente, Narcissa. A me dispiace per la sua posizione, mi auguro sempre che lui possa tornare da noi, non solo per l'affetto che provo ma anche per la nostra posizione sociale. Ora che il Ministero ci spalleggia non trovo adatto che nostro figlio ci remi contro. Non è bello sapere che un Malfoy ci porterà altra delusione e soprattutto io vorrei di nuovo mio figlio con noi, con una persona adatta, un figlio adatto. Magari per vivere la nostra quotidianità assieme, come quando era un ragazzino»

La moglie si avvicina alla figura di Lucius e sospira con dispiacere, accarezzando le sue spalle e notando altrettanto rammarico.
Lucius è combattuto nei confronti di Draco, lo ama ma lo ha deluso fin troppo. È sangue del suo sangue, ma non riesce a supportare le sue azioni.
Non sa proprio come mai gli sia venuto in mente di diventare così mediocre, ancora non si capacita come possa essere cambiato così tanto.
Non era così un tempo, era un ragazzino dai sani principi, pronto a primeggiare e a frequentare solo chi era come lui, ovvero un nobile purosangue.
Nessun poveraccio dei Weasley, nessun sanguemarcio come la Granger, nessun mezzosangue come Potter, nessun babbano come la Davenport e nessun nobile traditore come la Smith.
Quella dannatissima Smith.

«Sono certo che se non ci fosse più Esme lui tornerebbe da noi, lui tornerebbe indietro»
«Ne sei così sicuro, Lucius? Lo vedo molto innamorato»
«Appunto, senza di lei non avrebbe più nessuna famiglia, quindi tornerebbe da noi, tornerebbe ad essere una persona degna di essere un Malfoy»
«Sai bene che lei non lo lascerebbe mai»
«Quella donna ci ha portato così tanti problemi, ma sicuramente la pagherà per averci rovinato la famiglia. Sicuramente il Ministero non la valuterà più come prima, magari sarà ulteriormente declassata e ciò non può che rendermi felice»
«Ho il sospetto che dovremmo tenerci la Smith per molto tempo...ricordati che ha anche il marchio»
«Ti garantisco che farei qualsiasi cosa in mio potere pur di togliermi quella donna di mezzo»
Lucius stringe un pugno con un sospiro e socchiude gli occhi per qualche attimo, volendo rilassarsi e non pensare ancora una volta a quelle problematiche.
«Ora sta' sereno, non ti agitare...» mormora Narcissa con premurosa, accarezzando il suo volto e lasciandogli poi un bacio sulla sua guancia «Andrà tutto bene, davvero. Ma ora devo andare, caro»

•·················•·················•

E così, dopo aver saluto il marito, Narcissa si materializza a casa di Draco, come gli aveva promesso.
Non si vedono spesso, ma poter passare un paio di ore con lui il pomeriggio non le dispiace per niente. Solo abbracciarlo per qualche minuto la rende felice e nota che, nonostante non condivida ciò che fa, quella vita lo rende sul serio felice. Nota i suoi occhi brillanti quando parla di Scorpius, il suo sorriso quando le chiede un consiglio su cosa poter cucinare di buono alla moglie.
Sta bene, sa benissimo che sta bene, ma forse non vuole accettarlo perché quel suo benessere lo ha allontanato da lei e Lucius.

«Madre!» esclama Draco con un sorriso gentile, aprendo la porta della dimora e facendola accomodare in salotto.
Lei lo abbraccia con forza e solo dopo si mette a sedere sul divano, sempre guardandolo con affetto.
«Vuoi un tè o un caffè, madre?» le domanda con gentilezza, vedendola subito scuotere la testa: «No, ti ringrazio, Draco. Piuttosto siediti, mi sei mancato molto».
Il figlio si mette comodo al suo fianco e lei lo osserva per qualche istante, passandogli una mano sul viso, notando i suoi occhi stanchi.
«Ti vedo un po' affaticato, figliolo, o è una mia impressione?»
«Stiamo avendo dei problemi a lavoro, a dire il vero. Il Ministero si sta riempiendo di brutta gente ed è molto faticoso per me»
Narcissa annuisce un paio di volte e intuisce che si sta riferendo a quelle persone che, invece, sono tanto adorate dal marito.
Inoltre, le dispiace che possa trovare il lavoro pesante, magari ha bisogno di un consiglio materno: «Prova a non darci troppa importanza, figliolo. Piuttosto, pensa a te. Sai, limitati a fare il tuo dovere e poi torna a casa dalla tua famiglia».
«Lo faccio, ma alcune cose da fare sono veramente senza senso» scuote le spalle e si passa una mano per i capelli «Da quando Esme non amministra più il dipartimento Auror è veramente un gran casino per me. Lei era moderata, sapeva ben gestire le missioni, nonostante qualche problemino ogni tanto, ma nulla che potesse intaccare il Ministero»
«Prova a prendere in maniera differente il capo»
«Adesso che il padre è diventato anche Ministro, invece, penso ci sarà ancora più da fare»

La madre intuisce che a differenza di Lucius lui non sopporti la famiglia Howard e li trovi dei grandi incompetenti. Ormai le loro linee di pensiero sono diametralmente opposte e Narcissa, per amore di entrambi, cerca di mediare e non intromettersi.
Certamente non prendere una posizione può esse snervante, ma lei non intende voltare le spalle al marito, ma nemmeno allontanarsi dal figlio.

«Piuttosto, parliamo di cose più allegre, figliolo» lei posa una mano sul suo ginocchio e gli sorride, così da non fargli pensare più a nulla di negativo «Ci sono belle novità? Qualche progetto in corso?»
«Beh...» scuote le spalle e si fa sfuggire un sospiro, accompagnato da un amabile sorriso «Tra poco è il quinto anniversario di nozze mio e di Esme, quindi abbiamo pensato di fare qualcosa di speciale. Probabilmente facciamo un weekend fuori»
«Una piccola vacanza sarebbe anche un toccasana! La trovo una splendida idea» gli sorride e si mostra convinta per le proprie parole «Avete già in mente dove andare?»
«Pensavamo di andare a Brighton e fare una bella cena romantica assieme. Un posto vicino ma molto adorabile»
Narcissa nota quanto sia felice nel momento in cui parla di Esme, delle loro piccole gite, e gli dispiacerebbe troppo vederlo lontano da lei, da qualcuno che riesce a farlo sorridere così.
Concorda con il marito che le manca il figlio, che vorrebbe frequentarlo più spesso, però quel sorriso così lucente è troppo bello da ammirare. Si ricorda quanta paura aveva mentre gli veniva impresso il marchio nero, lo ricorda benissimo quel momento, quindi sapere che adesso è spensierato la rende felice. Peccato solamente che la persona a rallegrare l'animo del figlio sia una Smith.

«Le hai già fatto un regalo? Conoscendoti ci avrai già pensato» un riso sfugge dalle labbra di Narcissa e osserva Draco con curiosità, volendo portarlo a parlare ancora di qualcosa di bello e piacevole.
«Oh, sì!» esclama annuendo e strofinandosi le mani, soddisfatto «Le ho preso un'antica collezione di tutte le opere di Shakespeare»
Le palpebre della donna si spalancano leggermente e sussulta stupita: «Oh, penso sia un'ottima idea».
«Le ho preso anche il disco per la televisione babbana del film di Molto Rumore Per Nulla. Sai, in questa casa abbiamo qualche oggetto babbano che, a dire il vero, non è niente male»
«Mi hai detto che ogni tanto usate questa famosa televisione, giusto? Sembra divertente»
«Non pensavo, ma lo è! Soprattutto piace al bambino, quindi la rende ancora più utile»

A Narcissa non piace quel mezzosangue, non lo ritiene suo nipote, ma per la pacifica convivenza con il figlio ha deciso di non mostrare più di tanto questo dissenso. Semplicemente non lo vede e, a dire il vero, nemmeno Esme vuole che la famiglia di Draco veda Scorpius. Hanno parlato chiaro: i Malfoy non devono avere nulla a che fare con il piccolo e lui non deve sapere per ora dei suoi nonni.
Non è gente che dovrebbe frequentare e chi non lo ama è meglio che gli stia lontano.

L'attuale rapporto tra Draco e Narcissa ha semplicemente dei confini che non devono essere superati. Si vedono, chiacchierano anche per diverse ore, ma nessuno interferisce nella vita dell'altro, sapendo di essere persone ora diverse.
Lui ha deciso di trovare questo punto d'incontro solo perché è consapevole dell'amore che lei prova per lui, non per altro. Per il resto, il biondo ormai è completamente estraneo alla madre e a Lucius.
Il padre è una persona nociva, tossica.
Il padre vorrebbe solo il meglio per se stesso, addirittura sperando ancora che Draco e la sua Esme possano allontanarsi.

Quella donna ha rovinato il nome dei Malfoy e lui continua a non sopportarla minimamente.
'Magari potesse sparire' pensa Lucius, spesso.
Come lui, molte persone vorrebbero che Esme scomparisse per sempre.
E farebbero di tutto pur di raggiungere questo obiettivo.

-----------------------------------------------------
Ho voluto dare un po' di spazio a Lucius e Narcissa oggi, visto che fanno parte del cuore della storia più del primo libro.
Non sto qui ad elencare i motivi, penso che a breve capirete un po' di cose (ma davvero davvero a breve)
Vi invito a continuare la storia se siete arrivati fino qui, nonostante magari possa sembrare tutto un po' piatto, ma le vicende vere non tarderanno ad arrivare!
Mi raccomando, tenete sempre bene in mente tutte le piccole faccende avvenute... possono servire!

Grazie comunque a tutti che continuano a sostenermi e leggere questa storia, mi rendete parecchio felice e spero di non rovinare le vostre aspettative!
Ancora grazie, un enorme bacio, e ci vediamo mercoledì!
Alla prossima, LadyD 💚

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top