𝐈𝐕

La viglia di Natale continua a trascorrere tra bocconi saporiti e chiacchiere piacevoli.
L'atmosfera famigliare è davvero calorosa e sembrano tutti estremamente felici.
Non c'è niente di meglio che trascorrere questo giorno con i propri cari.
Villa Malfoy&Smith è incantevole e non avendo più quella terribile aria tenebrosa sembra un castello amorevole e ricco di gioia.
Mary imbocca il piccolo Scorpius con l'aiuto della sua bacchetta, mentre le sue sorelle si gustano dei buonissimi calici di vino rosso.
Esme si abbuffa di patate arrosto e Jasper inizia a raccontare a Draco qualche aneddoto della loro giovinezza.
L'uomo intrattiene spesso il ragazzo con i suoi racconti e gli dà modo di conoscere meglio la propria famiglia di cui ora fa parte. È uno di loro, ormai è uno Smith.

«Solamente tu conoscevi di persona mio padre e mia madre da giovani, vero?» domanda curioso il biondo, attirando l'attenzione degli altri presenti.
«Sì, perché andavamo assieme ad Hogwarts nello stesso periodo» si pulisce le labbra con un tovagliolo di stoffa e inizia a spiegare attentamente alcuni avvenimenti scolastici «Mio fratello, invece, conosceva personalmente Bellatrix e Andromeda, visto che era più o meno loro coetaneo»
«Noi siamo più piccole di cinque anni circa, infatti abbiamo frequentato Edith e Severus» aggiunge la moglie.
«Quindi, conoscevate anche i genitori di Harry e gli altri dell'Ordine» suppone Draco, volendo sapere di più dei loro legami con le persone di sua conoscenza.
Ma questa frase strappa una spontanea risatina da parte delle tre donne e un profondo sospiro da Jasper.
Esme anche sghignazza e scuote piano il capo, voltando lo sguardo verso la madre e le sue zie: «Non andavano molto d'accordo con i Grifondoro, se vuoi saperlo».

«Entrai ad Hogwarts nel 1971 assieme a Edith, Piton e qualche vecchio membro dell'Ordine» inizia a spiegare attentamente Mary, ancora presa dall'imboccare il nipotino «Mentre le mie sorelle entrarono esattamente un anno dopo»
«E voi eravate amiche del nostro professore, da quello che ricordo»
«In realtà, Edith era la più legata a lui, anche se non abbiamo mai avuto problemi con Severus»
«I problemi li abbiamo avuti con dei Grifondoro che andavano assolutamente messi in riga!» esclama accompagnata da una grossa risata Suzanne, facendo sghignazzare anche i presenti.
«Noi eravamo molto amiche di Lily, a dire il vero, ma James Potter e i suoi amici erano insopportabili!»
Il tono di voce delle due donne è ironico, pieno di divertimento e raccontano i loro lontani ricordi con una certa nostalgia.

Edith e le tre sorelle Bradshaw erano tra le persone più competitive e sfacciate di Hogwarts degli anni settanta. Essere le ragazze più intraprendenti e brillanti dell'istituto aumentava la loro sicurezza già smisurata.
Non sopportavano il carattere borioso di quelli che si son fatti conoscere come i "Malandrini", e il loro modo di fare pungente si scontrava spesso con il loro altrettanto forte.
Camminavano a passo sicuro in quattro, con le loro divise scure e le cravatte verde-argento.
«Guarda chi si rivede qui!» la voce beffarda di un giovane Sirius interruppe i discorsi delle ragazze poggiate vicino ad una grande finestra del castello.

«Cosa vuoi, idiota?» ghignò Ginevra, che non è mai stata nota per la sua grande gentilezza.
Le sue amiche si voltarono e mostrarono al ragazzo uno sguardo severo e truce.
«Stiamo cercando Lily. Non scaldarti, lucertola»
«Come mi hai chiamata?»
La ragazza fece un passo in avanti, ma venne immediatamente portata indietro da Mary: «Lascia perdere, non sanno in che altro modo divertirsi questi imbecilli».
I quattro sghignazzarono con aria superiore ma, prima che Sirius potesse di nuovo prendere parola, ecco che Edith gli sferrò un pugno in piena faccia: «Nessuno ti ha chiesto di fiatare di nuovo».

Jasper si strofina la mano contro la fronte e si fa sfuggire un'ulteriore risata: «Da ragazze non erano molto tranquille».
«Andiamo, erano tremendamente fastidiosi da giovani!» esclama sorseggiando del vino Suzanne spensieratamente «Sono cambiati nella crescita, ma da ragazzini erano insopportabili»
«Eravate insopportabili anche voi, mia cara cognata»
Draco copre le labbra con il dorso della mano e continua a ridere di gusto, trovando quei racconti divertenti.
«Non eravamo insopportabili, ma solo giuste!»
«Voglio precisare che Peter Minus è cambiato, certo, ma in peggio» afferma Mary, con un piccolo ghigno «Si sarebbe meritato più schiaffi ancora da Edith!»
Il marito della donna rotea gli occhi al cielo e poi mostra uno sguardo complice al genero, andando a sussurrare qualche parola vicino il suo orecchio mentre soffoca un breve riso: «Non le ascoltare, da giovani erano pessime».
Draco adesso comprende maggiormente da dove deriva il temperamento acceso di Esme.

«Jasper Smith, se non la smetti allora sarò costretta a cacciarti di casa!»
«Mia cara Mary, se dovessi farlo allora sarò costretto a chiedere a Draco di ospitarmi»
Il biondo non fa altro che ridere e, ancora una volta, si sente incredibilmente accolto da quelle persone. Ormai è parte integrante della loro famiglia, eppure si stupisce ogni volta che si scambiano battute e risate.
Non ha mai ricevuto così tanto amore dai suoi genitori, così tanti abbracci, così tante belle parole.
Per quanto Narcissa sia una madre colma di amore nei suoi confronti, non è la donna più altruista e ironica di questo mondo.
La suocera e le sue sorelle si strapazzano Draco come un figlio, lo riempiono di complimenti, di baci sul capo, di pizzicotti sulle guance, come se fosse ancora un ragazzino.
Suzanne e Ginevra lo trovano addirittura un uomo perfetto: Draco è un mago eccellente, un compagno amorevole, un padre premuroso.

Le chiacchiere continuano a proseguire assieme alle bevande e il buon cibo, allietando questa serata del 24 dicembre.
Tuttavia, bisogna ricordarsi che è anche il compleanno di Esme e non solo la Vigilia di Natale.
«Adesso manca la parte più importante della serata!»
Draco, dopo queste parole, si alza prontamente da tavola e mostra un sorriso ampio e luminoso.
Esme corruga la fronte stranita e lo vede sparire in cucina, non capendo cosa lo abbia portato a balzare dalla sedia come una molla.
Un attimo dopo, però, i suoi dubbi vengono colmati da risposte e nota il marito spuntare nuovamente in sala da pranzo, questa volta con le mani impegnate.
Una torta grande e piena di panna si mostra agli occhi dei presenti e in cima ad essa vi sono un sacco di ciliegie glassate.
Quel dolce è bellissimo, oltre che apparentemente buono, ed è stato fatto seguendo i gusti della festeggiata. Lo posa sul tavolo davanti la compagna e infila numerose candeline, accese grazie ad una fiammella spuntata dalla bacchetta.
«Una torta bellissima per una moglie bellissima!»
Le stampa un bacio rumoroso sulle labbra e lei si sente estremamente gongolata da quelle parole, trovandolo ancora una volta dolcissimo.

I presenti iniziano a cantare la tipica canzone di compleanno e Draco fa battere le manine al figlio così da coinvolgerlo in quei festeggiamenti tanto allegri.
«Perché è una brava ragazza, nessuno lo può negar!» esclamano in coro, esultando e aspettando che lei soffi su quei bastoncini colorati per poter esprimere il suo desiderio.
Ma questa volta non ha voluto niente, non ha pensato ad alcuna fantasia: la sua vita è già perfetta così.
Non può volere altro, non necessita nulla e ormai è felice, senza alcuna preoccupazione.
Il lavoro dei suoi sogni, l'uomo che ama al suo fianco, un grazioso bambino e amici e parenti che le mostrano ogni giorno il loro affetto.
Draco le posa Scorpius tra le braccia e corre a recuperare dal salotto la sua adorata macchina fotografica, la stessa che le ha regalato anni addietro, pronto per scattare qualche immagine in movimento.
Esme sorride a trentadue denti e alza il piccolo così da tenerlo bene in mostra per la foto.
Il biondo immortala quel momento altrettanto felice e poi ne cattura altri raffiguranti il resto dei parenti.

«Caro, mettiti vicino!» esclama con allegria Suzanne, alzandosi e invitando il genero a farsi fotografare assieme la sua amata e il loro figlioletto.
Malfoy si posiziona al loro fianco e stampa un bacio sulla guancia della moglie, facendosi raffigurare in questa tenera posizione.
L'albero di Natale alle spalle, una torta colma di decorazioni, una bellissima Esme felice con il suo Draco e un adorabile neonato dai ciuffi biondi: un quadretto perfetto.
Si avvicinano anche gli altri membri della famiglia e con un incantesimo si fanno scattare una foto da quell'oggetto magico, tutti contenti dell'ennesima festa passata assieme.
La giovane si sente estremamente euforica e non vede l'ora di assaggiare quel dolce.

Da gran golosa qual è, adesso vuole solo prendere una grande cucchiaiata di panna e riempirsi la bocca di quelle ciliegine rossissime.
Non aspetta altri secondi che afferra il coltello e si sbriga a tagliare quella torta ricca di decorazioni. Mugola soddisfatta e in maniera goffa butta una bella fetta sul proprio piatto, notando il cioccolato ricadere dalle fette di pan di spagna.
«Amore, ma ci sono anche le nocciole!»
«Cioccolato belga alle nocciole, fatina, il tuo preferito» le posa un bacio sulla testa e tutto soddisfatto si rimette a sedere, conoscendo benissimo i gusti di Esme.
Quel particolare le fa ricordare quando da ragazzino si è ingelosito di quello sbruffone di Theodore Nott, facendola ridacchiare divertita.
Era davvero un idiota a pensare di non provare nulla per quella ragazza dal caschetto bruno.

Il bambino sulle gambe della madre la guarda curioso di cosa stesse portando alla bocca e lei decide di infrangere una regola del suo libro per neonati, prendendo con un dito pochissima panna e avvicinandola alla sua boccuccia.
«Assaggia, fagiolino, così quando sarai grande mangeremo tanti dolci assieme» sussurra al suo orecchio, come se potesse comprenderla.
Gli posa un bacio sulla testolina e lo vede muovere le manine emozionato non appena assaggia quella crema biancastra.
«A papà non piacciono molto i dolci, ma papà è stupido e non capisce nulla»
«Esme, sono seduto accanto a te» sospira Draco dandole un piccolo pizzico sul braccio e roteando gli occhi al cielo.
«Come se non ti avessi mai detto che sei uno stupido»
«Fin troppe volte, mia cara» scuote la testa e poi rivolge lo sguardo al figlio, che lo sta osservando con gli occhioni spalancati «Tu non ascoltare la mamma, è troppo presuntuosa»
Si avvicina al suo bel viso e subito gli dona un bacino sulla guancia, sentendolo però sbadigliare.
«Forse è rimasto fin troppo sveglio» suppone la ragazza, storcendo appena la bocca e posandolo sul proprio petto, accarezzandogli la schiena piccola e tenendolo ben stretto a sé.
Continua a cullarlo teneramente e lo sente pian piano addormentarsi con la guancia contro la propria spalla. Sorride mentre osserva quel bellissimo faccino e lo bacia ancora una volta sul capo, sospirando e socchiudendo gli occhi per qualche istante.

«Etciù!»
Un grosso starnuto esce spontaneo dal naso di Esme, facendola scuotere e sentendo per qualche istante un piccolo bruciore provenire dalle narici.
Qualcosa cola da una di esse e subito Draco si affretta a pulirla accuratamente: «Sarà un capillare, fatina».
Nota del sangue sul tovagliolo e si limita ad annuire, sospettando che l'inverno le stia giocando un brutto scherzo. Certo la casa è calda, ma è possibile che il gelo inglese l'abbia colpita dritto nelle ossa. Ormai sta bene da anni, gli unici malanni che ha sono collegati a raffreddori stagionali o caviglie storte durante qualche missione da Auror.

Esme continua a strofinarsi il naso e sente Draco ridacchiare, trovandola buffa.
«Amore, dovremmo portare il piccolo a dormire, non trovi?» mormora lei, alzandosi e sbadigliando.
«E dovremmo anche noi andare a letto, a dire il vero»
Mary e le sorelle, nel frattempo, hanno sparecchiato con l'aiuto di un paio di incantesimi, così che nessuno faticasse in questa piacevole vigilia.
Jasper sorride mentre osserva il nipotino poggiato contro la figlia e si permette ad avvicinarsi per dargli un bacio sulla fronte.
Osserva Scorpius con molto affetto, mentre Draco sorride addolcito: «Se vuoi, tu e Mary potete tenerlo con voi questa notte».
Annuisce con le labbra tirate in un sorriso ancora più ampio e invita la moglie la prendere il piccolo, dato che la sua invalidità non gli permette di afferrarlo saldamente.

«Grazie ad Esme abbiamo avuto due bei biondini in famiglia» sghignazza la suocera guardando Draco con amorevolezza.
Posa una carezza sul viso del giovane e riceve da lui un caloroso abbraccio: «Grazie per la splendida cena, caro. Sei sempre così premuroso».
«Sei fin troppo gentile, Mary»
«Sei una persona splendida e oggi hai reso me e la mia bambina molto felici!»
La dolcezza della famiglia Smith è qualcosa di unico, una sensazione a dir poco spettacolare.
Il proprio cuore si riscalda ad ogni loro gesto e si sente fin troppo fortunato ad averli nella propria vita. Al momento non gli interessa nulla dei propri genitori, ci sono quelli della sua Esme a colmare ogni mancanza.

«Oh, Mary, smettila di annoiarlo» la prende in giro Ginevra, accennando una breve risata ma andando subito ad abbracciare sia la nipote che suo marito.
Esme mostra un sorriso leggiadro nel vedere il compagno circondato da così tanto affetto e si rende conto che tutti i suoi sacrifici per lui sono serviti a qualcosa. Sono serviti a renderlo felice.
Gli fa cenno con il capo di seguirla e invita così tutti quanti a ritirarsi nelle proprie camere, dopo aver augurato ad ognuno di loro la buonanotte.

Giungono nella propria stanza e la bruna, prima di cambiarsi e stendersi nel letto, si avvicina a Draco e lo stringe in un forte abbraccio, tenendo le braccia avvolte al suo busto.
«Oggi è stata una giornata fantastica, amore. Ti ringrazio così tanto...»
«Molto tranquilla a dire il vero, fatina» le stampa un bacio sulla fronte e le sposta una ciocca dal viso tondeggiante «Lo sai che mi piace prepararti qualcosina»
Ride e nel mentre si occupa di indossare la propria camicia da notte in raso: «Ormai lavori, leggi, prepari del buon cibo e delle belle feste. Signor Malfoy, mi sbaglio o la vedo felice?».
«Felice più che mai, signora Smith»
Si cambia anche lui e, dopodiché, si infila sotto le coperte, tirandola a sé per una mano e volendo stringerla un po'.

Esme si accoccola contro il suo corpo e sospira rilassata, beccandosi un bel bacio sulle labbra.
Alza lo sguardo verso l'amato marito e si allunga per posare di nuovo la bocca sulla sua con amore. La giovane riceve una carezza tra i capelli e poi sente l'uomo sghignazzare di nuovo.
«Mi sa che ti sei beccata un brutto raffreddore» scuote la testa, allunga una mano verso il comodino e afferra un fazzoletto in stoffa, andando poi a tamponarle ancora una volta il naso sporco di sangue.
«Ultimamente fa molto freddo e sono spesso fuori casa, amore» smorza un riso e si lascia pulire delicatamente. Le posa un altro bacio ancora e la vede mettersi ancor più comoda su di sé, pronta per farsi cullare dalle braccia di Morfeo.

Hanno bisogno di riposo, soprattutto perché il giorno dopo dovranno dedicarsi a numerosi regali da scartare, buon cibo e ulteriori festeggiamenti.
Il 25 dicembre è un giorno altrettanto importante e l'ennesimo Natale in famiglia sarà un altro piacevole evento, per giunta in compagnia di Narcissa Malfoy.

-----------------------------------------------------
Eccomi puntuale come sempre con un nuovo capitolo di questo sequel!

Esme è felice di trascorrere il tempo con la sua famiglia e lo è anche Draco, che si è molto divertito ad ascoltare qualche vecchio aneddoto della famiglia di lei.
Ogni personaggio, infatti, l'ho ricollegato a quelli originali della storia e man mano ci saranno sempre più dettagli riguardo tutti quanti!
Anzi, se volete tener presente il volto di ognuno di loro potete trovare l'ultimo video sul profilo tiktok dove presento Edith, Jasper, Mary e le sue sorelle (mi trovate come _ladyd__)

Comunque... pensieri riguardo questo capitolo?
Qualcosa vi ricorda qualche evento di Prophecy? E come andrà il Natale con Narcissa?

A venerdì, LadyD 💚

PS: nella gif vi sono un giovane Sirius e una giovane Edith!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top