𝐗𝐗𝐈

Esme, Draco, Allyson e Blaise si sono immediatamente materializzati a Diagon Alley.
Si ritrovano davanti ai "Tiri Vispi Weasley" e davanti ai loro occhi si proietta una scena a dir poco sconvolgente.
Quel negozio bellissimo e pieno di colori adesso è a pezzi, il fumo ondeggia attorno la sua struttura e fa intuire che ha preso completamente fuoco.
Quella grande testa dai capelli rossi che sovrastava il locale ora è sciolta e per terra, ai piedi dell'ingresso, vi sono delle scritte che macchiano la pietra con frasi raccapriccianti.

"Questo posto è magico"
"Sporca babbana"
"Traditori del sangue"

Fred tra le braccia stringe la sua Scar, che affonda la testa contro il suo petto largo e afferra con le mani la sua maglia, non volendo più guardare quel disastro e cercando conforto nella stretta del marito.
Si sente anche in colpa per tutto ciò che è successo a quel negozio da loro tanto amato.
Per colpa sua, per colpa di ciò che è, i gemelli Weasley hanno visto la loro più grande e bella creazione distrutta.
Singhiozza e il compagno cerca di tranquillizzarla con delle carezze sulla schiena.
«Smettila, non hai colpe» le ripete alzandole il viso, ma vedendola scuotere la testa energicamente.
«Se non avessi mai lavorato qui non sarebbe successo tutto questo!»
Anche George si avvicina, altrettanto sgomentato e con una tristezza immensa che gli fa stringere il cuore, notando quanta disperazione vi è nella cognata. Angelina al suo fianco fa qualche passo in avanti e sospira in silenzio, non sapendo nemmeno come sistemare le parole.

"Sporca babbana", ecco cos'è lei ed ecco che fine ha fatto quel negozio per colpa sua.

Allyson corre immediatamente verso la sorella e gli occhi sono ancora spalancati, che traballano tra la sua figura e quella del locale distrutto.
«State tutti bene, vero?» chiaramente è la prima domanda che butta fuori lei, spaventata per le condizioni dei presenti.
«Ti sembro stare bene?!» si volta la maggiore con rabbia e frustrazione, ma non per rispondere male alla sorella bensì per via della sua attuale condizione.
Scar è solo molto spaventata per quello che è successo e il suo carattere focoso la porta e sentire mille emozioni ribollire dentro di sé. Anche gli altri tre maghi si avvicinano lentamente e rimangono in silenzio per dar modo agli amici di parlare e dare qualche spiegazione sull'accaduto.

«Ci hanno chiamati e avvisati che stava andando tutto a fuoco» inizia a parlare George «Pensavo potesse essere qualche giocattolo sistemato male che ha fatto qualche scintilla, ma ci siamo trovati davanti qualcosa di tremendo»
«Nessuno di noi si aspettava un gesto del genere» continua Fred, mostrando un ghigno nervoso e stringendo un forte pugno.
Odia ciò che hanno fatto, odia l'intenzione che hanno avuto.
Non è stato un semplice atto di vandalismo di qualche ragazzino, ma un affronto a loro, a ciò che sono, alle origini che hanno. Quei mostri hanno umiliato sua moglie, l'hanno fatta sentire colpevole per essere semplicemente ciò che è.
«Non avete nemmeno idea di quanto vorrei averli tra le mani» riprende a parlare Fred.
«Sta' calmo, risolveremo tutto» cerca di rasserenarlo il fratello, posando una mano sulla sua spalla ma vedendolo ancora con lo sguardo colmo di rabbia.
Sa bene che ha ragione, sa bene che è su di giri e che lo sarà per molto tempo, ma devono tenersi più cauti e agire al meglio. Devono sistemare il locale e devono fare le apposite denunce.
Un tale gesto è imperdonabile.

«Che sta succedendo?» sentono improvvisamente la voce di Hermione.
Si voltano e trovano lei, Ron, Harry e Ginny che a passo svelto si avvicinano turbati.
Sono sconvolti per ciò che è successo e non riescono nemmeno a credere ai loro occhi.
Non trovano nemmeno il senso in tutto ciò, considerandolo un atto del tutto inappropriato e disgustoso. Quello era un semplice negozio di scherzi, fatto per strappare una risata a qualcuno, ma che è stato visto come una minaccia per il mondo magico.
L'idea che una babbana lavori lì con dei purosangue nel bel mezzo di Diagon Alley ha fatto ribollire il sangue a qualche razzista e adesso quelle magnifiche vetrine sono completamente distrutte.

Esme si volta verso il compagno e Draco le afferra una mano, attorcigliando le dita con le sue e sapendo che, come hanno sospettato poco prima a casa, la situazione è molto più grave di ciò che immaginavano.  È l'inizio di qualcosa di temibile.
«Non avete idea di chi potrebbe essere stato?» domanda la Smith, cercando qualche possibile connessione per il caso.
I gemelli scuotono la testa e ancora una volta Fred si pone molto nervoso: «Con chi potremmo avere problemi?! Insomma, vendiamo dei fottuti giochi, non siamo dei politici o personaggi importanti. Il massimo che possiamo fare è vendere delle caramelle scadute!»
Il suo discorso ha senso, insomma prendersela con loro è pura follia, è un gesto semplicemente cattivo.
C'è del puro odio. Non è alcun gesto vendicativo, alcun conflitto, solo odio.

«Sicuramente troveremo modo di risolvere tutto quanto al più presto e farvi avere un risarcimento» sospira Hermione, posando una mano sulla spalla di Scar che, però, non riesce minimamente a calmarsi.
«Non mi interessano i soldi, non mi interessa il fatto che per qualche giorno staremo chiusi» la babbana si volta dai presenti e prende aria a pieni polmoni, stringendo i pugni e tenendo gli occhi assottigliati «Io non sopporto il motivo di tutto questo! Vi sembra normale che il negozio di mio marito e suo fratello è stato distrutto solo perché non sono una strega?»
La voce è alta, batte anche una mano contro il petto e gli occhi sono lucidi per via della collera che prova in questo momento.
Sembra che niente possa calmarla e bisogna ammettere che ha le sue ragioni.
Fred posa una mano sulla sua schiena con premura, ma la moglie ha ancora i nervi a fior di pelle.
«Non è colpa tua, tesoro...» mormora continuando a farle dolci carezze.
Scar appoggia la testa contro il suo petto e subito riceve un bacio sulla fronte, tentando di acquietare il suo pessimo umore.
Nessuno le dice nulla e sono tutti comprensivi in questo momento.

Accorre la Squadra Speciale Magica e inizia a fare le dovute ispezioni, intervistando in particolar modo i proprietari di quel negozio.
Gli altri nel frattempo si tengono in disparte per non creare altro caos inutile.
Allyson e Blaise sono assieme Draco ed Esme, tutti e quattro ancora molto scossi.
La babbana si stringe nelle sue stesse spalle e il compagno accarezza le sue braccia in maniera gentile, percependo il suo malessere.
«Per quanto altro tempo staremo così? E quanto peggiorerà tutto questo?» domanda lei con un profondo sospiro, chiudendo gli occhi e afferrando le mani del marito saldamente.
«Non peggiorerà, Allie, perché dovrebbe?» il moro le alza il viso con le dita e le bacia le labbra lentamente «Quei bastardi verranno presi e la smetteranno con queste buffonate»
«Il problema è che non penso sia qualcosa da prendere sottogamba»
«Nel momento in cui la giustizia provvederà sono certo che non si ripeteranno più eventi del genere»
Avvolge la bella donna con le braccia e la stringe in un saldo abbraccio, volendo interrompere i suoi pensieri negativi.
Blaise pensa che una volta sistemati quei mascalzoni, poi nessun altro avrebbe la voglia di rischiare di essere beccato dalla pattuglia.

Esme tira il compagno afferrandogli la mano e lo porta più lontano rispetto la coppia di amici, intuendo che loro hanno bisogno di un po' di intimità.
«Draco...» sussurra piano, guardandolo preoccupata e stringendogli una mano «Ti rendi conto di quello che sta succedendo?»
Lui annuisce e si passa una mano tra le ciocche bionde, sospirando e rendendosi conto della gravità della situazione.
«Stanno succedendo troppe cose strane e non possiamo permettere che la situazione peggiori» continua a sussurrare lei per farsi sentire solo dall'uomo «Sta diventando tutto troppo pericoloso e non penso che migliorerà come dicono»
«Il fatto è che non so cosa potremmo fare, Esme. Non so se c'è una rivolta guidata da qualcuno o sono semplicemente dei folli fuori controllo»
Non sapendo contro chi si stanno mettendo non possono prevedere alcun piano, alcuna futura mossa e, quindi, proteggersi da ulteriori drammi.
«Dovremmo investigare, Esme. Potremmo rivolgerci alla pattuglia e al Ministro in persona»
«Possiamo lavorarci assieme» un piccolo sorriso positivo si mostra sulle labbra della moglie e lo guarda dritto negli occhi.
«E come possiamo, Esme? Vuoi mettere mani in documenti ministeriali?»
«Ora anche io lavoro con quelle scartoffie, possiamo chiedere a Kingsley di analizzare qualcosa, di occuparci personalmente di queste rivolte... Ti prego, Draco»
Lo guarda quasi supplicante e sospira, mentre si morde il labbro inferiore e chiede il suo supporto ancora una volta.
Draco le sorride lievemente e annuisce, per poi darle un bacio sulla guancia con fare premuroso: «Lo faremo assieme, come tutto il resto»

E così, decidono di voler badare all'attuale situazione nel mondo magico.
Ancora una volta, Esme e Draco si propongono di fare del loro meglio per cambiare le sorti della società.
Ancora una volta, Draco decide di afferrare la mano di Esme e aiutarla.
Ancora una volta, Esme ha avuto il supporto dal suo amato per fare qualcosa di importante.
Ancora una volta, Esme e Draco.

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Nel frattempo...

Una tavolo tondo e massiccio ospita qualche uomo dall'aspetto severo e austero.
I loro volti sono arricciati in un ghigno e mantengono un'espressione alquanto seria.
Le voci rimbombano in una stanza dalla luce fioca e l'aspetto elegante, dando modo a queste persone di confrontarsi su alcuni aspetti che tormentano da società odierna.
Ciò che è appena accaduto a quel negozio di scherzi ha strappato loro un piccolo sorrisetto e continuano a parlare di cosa potrebbe continuare a susseguirsi.

«Hai idea di cos'altro potrebbe fare la gente?» domanda uno di loro con curiosità.
«Si parla di qualche altra lamentela, di altre manifestazioni» risponde un altro al suo fianco, facendo annuire il resto dei presenti.
«Potrebbero fare anche altro, potrebbero minare alla quotidianità di qualche sporco babbano»
Lo guardano tutti ammirati per via della proposta allettante e uno di loro rimane qualche attimo a pensare a cosa si potrebbe fare, in che modo poter aumentare la tensione attuale.
Continuano a borbottare, a proporre strane idee, ma quel qualcuno rimane sempre in silenzio per poter pianificare qualcosa di efficace.
La situazione è tanto favorevole per loro quanto difficile vista la presenza di molte persone tolleranti ed inclusive al Ministero, partendo da Kingsley stesso.
Quelle rivolte, quel negozio bruciato, non sono abbastanza per scuotere l'attuale società mediocre e presa da insulse idee compassionevoli.
Quella serenità, quella bontà e tutta quella magnanimità che sgorga nel mondo magico è diventata davvero nauseante.
Non si fa altro che includere la gente, inferiore ai maghi purosangue, e ciò va immediatamente fermato.
Sono già passati troppi anni dall'ultima volta in cui si poteva respirare aria satura di purezza.

«Ancora una volta c'è lo stesso problema» interrompe immediatamente la conversazione quell'uomo precedentemente in silenzio.
Si voltano tutti verso lui e lo fissano seri, volendo saperne di più.
«La famiglia Smith, di nuovo tra i piedi. Quell'orrenda donna, traditrice del sangue, non può rimanere al Ministero, non può rimanere tra di noi»
«Ma non possiamo farla fuori... ne abbiamo avuto la conferma, ancora una volta»
«Dobbiamo trovare un piano appositamente per lei, qualcosa che ci dia modo per poterci affermare»


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Esme e Draco hanno deciso ancora una volta di far qualcosa, di agire.
O meglio, lui ancora una volta ha accettato la proposta della moglie e ha deciso di supportarla e fare la cosa giusta.
Ma chi erano quegli uomini che discutevano? E cosa vogliono?
Non ci è dato per ora saperlo, ma sarei curiosa di vostri pareri e ipotesi!

Ci vediamo mercoledì, LadyD 💚

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