𝐋𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈
⚠️🔴
Oggi è l'anniversario di Esme e Draco, per l'esattezza è il loro settimo anniversario di nozze.
Hanno deciso di fare una bella cenetta a casa, nulla di troppo complesso, ma che possa giovare al loro umore.
Oltretutto sono felicissimi di poter recuperare quello perduto e potersi dire che si amano e riconfermare le promesse fatte anni prima.
Il bambino è dai nonni quest'oggi e vorrebbero un po' stare da soli, cosa che non fanno da quando lei è arrivata.
Non che sia stato un problema averlo, anzi Esme non si è voluta minimamente separare dal piccolo, ma adesso qualche ora per stare da soli sarebbe un toccasana.
Finalmente si torna pian piano alla normalità, anche se difficilmente, ma non hanno fretta, e a lei anche solo parlargli tutta la sera e bere un bicchiere di vino le basta per sentirsi a suo agio e felice delle sue giornate.
Draco ha ordinato la cena da un lussuoso ristorante di pesce e si è voluto personalmente occupare di addobbare il tavolo per due in cucina: un candelabro in mezzo, un servizio di piatti in porcellana, il tutto posato su una graziosa tovaglia ricamata.
Si comportano come se fosse un appuntamento fuori, lui si è già vestito e preparato e l'aspetta seduto, lasciandole modo di vestirsi e truccarsi a dovere.
L'attende impaziente, con una certa emozione che vibra in corpo e si sistema più volte la cravatta nera per prendere aria.
Non fanno qualcosa per loro da troppo tempo ed è curioso di sapere come si sistemerà, se metterà un vestito più corto o anche solo una gonna fino alle ginocchia.
Lo sa che è più timida ed insicura, quindi qualsiasi cosa decida di indossare gli andrà bene.
E poi dopo aver fatto sparire colui che ha abusato di lei lo ha fatto fin troppo rilassare.
La giovane donna è nel bagno, si guarda davanti allo specchio e prende un grosso respiro.
Osserva il suo riflesso e cerca di sistemarsi i capelli al meglio, pettinandoli e legandoli in uno chignon basso molto raffinato.
Il trucco è leggero ma le dona, facendo risaltare i suoi occhioni scuri con un bel po' di mascara e la labbra carnose con del gloss rosaceo.
Ma osserva quell'orrenda cicatrice che nemmeno del fondotinta riesce a coprire.
Non si piace per niente e vorrebbe farla scomparire – ma allora perché non tentare?
Esme utilizza la magia da relativamente poco tempo e ha paura di osare nel caso in cui possa far male a sé stessa o a chi le sta attorno.
Questa volta, però, si sente sicura e vuole regalare al marito una compagna più bella e meno malandata.
Un dito percorre il lungo segnaccio e socchiude gli occhi per potersi concentrare su quello che sta facendo.
Le labbra sussurrano un incantesimo che conosce bene e lo ripete più e più volte, le palpebre si serrano e spera che quello che sta facendo stia funzionando.
Si sentirebbe davvero mortificata se l'incantesimo non funzionasse, quindi lo dice ancora, per sicurezza. Teme di riaprire gli occhi e scoprire la verità, eppure deve farlo e non può far aspettare troppo Draco.
'Ti prego, fa che funzioni' prega interiormente e con lentezza le palpebre si aprono quasi tremolanti.
Le pupille fissano lo specchio e rimane sbigottita.
«Oddio...» porta le mani sulla bocca e rimane con il fiato bloccato in gola.
Il cuore inizia a battere all'impazzata e non crede che tutto ciò sia reale.
Sembra impossibile da credere, ma quella magia ha funzionato.
«Non c'è più...» improvvisamente si sente bella, si sente come nuova e un sorriso enorme si tira sulle sue labbra.
Si accarezza il viso, il naso, le dita vibrano e ancora non ci crede.
Non è possibile che è riuscita nel suo intento.
Questo anniversario è già iniziato al meglio.
Si muove velocemente in camera per cambiarsi e non vede già l'ora di presentarsi con questa nuova sorpresina da Draco.
Prende il vestito che ha scelto tra le mani e lo osserva, anche se poco compiaciuta.
Il colore è scuro, blu notte per la precisione, lungo fino alle caviglie e con delle maniche lunghe in pizzo.
Storce la bocca e non lo trova consono, non le piace, non è di certo adatto ad un momento del genere.
Sbuffa anche e va verso la propria cabina armadio in cerca di qualcos'altro.
Si accorge che è posato il pacco che lui le aveva precedentemente regalato, quello che non poteva aprire davanti a Scorpius, e decide di farlo in questo momento.
Non lo aveva fatto prima, in quei giorni lo ha tenuto quasi nascosto non sentendosi pronta per vederlo.
Ed effettivamente ciò che ci ritrova dentro non poteva essere visto dal bambino: un babydoll bordeaux fatto da manichine sottili, uno scollo in pizzo dal quale ricade uno strascico corto in tulle. Per non parlare della culotte del medesimo colore, estremamente trasparente che la rende provocante.
Si sente avvampare, il corpo diventa completamente bollente e lo trova bellissimo.
Mostra un sorrisetto compiaciuto e stringe il completo a sé, il marito lo ha scelto bene e come al solito è riuscito ad indovinare i suoi gusti personali.
Pensa un attimo a cosa fare, è molto indecisa e forse ciò a cui sta pensando non è il massimo.
Forse sta sbagliato ad avere quei pensieri, ma tutto cambia nel momento in cui si volta e incontra il proprio riflesso sullo specchio.
Non ha più quell'orrenda cicatrice, lo nota e sorride.
Sposta di nuovo gli occhi sul babydoll e prende un grosso respiro. Forse dovrebbe azzardare.
'Posso farlo' pensa.
I piedi di Esme avanzano uno dopo l'altro lungo la scalinata del Manor e scende verso la cucina, con la pelle che sembra tremare e le mani che sono dietro la sua schiena perché è un po' titubante.
Respira ed inspira lentamente, sperando che a Draco non disturbi la sua presenza.
Varca la soglia della porta di quella stanza e osserva in silenzio come è stata ben sistemata dal compagno.
Lui è di spalle, seduto su quel tavolo tondo, e nota che aleggia un'atmosfera romantica: la luce fioca, le candele, il cibo già ben servito e lo spumante pronto.
Poi è davvero bellissimo, certo intravede poco ma nota quel completo elegante e i capelli biondi sistemati alla perfezione.
«Buonasera, amore...» mormora Esme piano.
Così l'uomo si volta.
Le iridi chiare di Draco rimangono assorte dalla tanta bellezza che ammira e il cuore perde un battito, forse due.
La bocca si schiude e si alza dalla sedia per poterle andare incontro, davanti a sé forse ha un miraggio e le parole sembrano essere bloccate in gola.
Per la barba di Merlino, lei è strabiliante.
Nota il completo rossastro avvolgerla e grazie a questo si intravede il suo magnifico corpo.
Ma ciò che lo lascia ancor più meravigliato è la mancanza della sua lunga cicatrice che le spaccava il viso.
Si avvicina con gli occhi esterrefatti, eppure lei non è solo contenta di ciò che ha fatto, ma ancora si sente molto insicura; non sa se è di suo gradimento questa sorpresina.
Draco tocca con l'indice il punto in cui era posato quel segnaccio e la bocca si allarga in un sorriso smagliante: «Non c'è più...».
Lei scuote il capo e ricambia quell'espressione, anche se è più contenuta e introversa.
Esme posa le mani sul suo petto e lo accarezza lentamente, con gli occhi che lo guardano pieni di emozione: tra amore, passione e dolcezza.
«Spero ti piaccia» sussurra con voce candida, facendo incontrare le loro pupille.
Draco si avvicina al suo viso, continua a guardala ma poi si sposta vicino al suo orecchio: «Mi hai dato fuoco, Esme».
La sua voce è calda e sussurrata, rimbomba rauca e sensuale nella donna al punto da provocarle un brivido lungo tutta la spina dorsale.
In verità, entrambi sono infuocati, accesi dal desiderio reciproco che sembra pervadere i loro corpi.
«Non sono sicura quasi di nulla, nemmeno di me stessa» deglutisce con gli occhi ancora incastonati nei suoi «Ma una cosa è certa e sei tu, Draco»
«Una cosa è certa, Esme» porta una mano dietro il suo collo e si avvicina alle sue labbra quasi a sfiorarle «Ti voglio»
E si baciano, scontrano le loro bocche con dedizione e forza, muovono le loro lingue in una danza frettolosa e le mani di lei gli stringono istintivamente la giacca scura.
Draco si avvicina con il busto al suo come se non fosse mai abbastanza quel contatto e probabilmente non lo è sul serio.
Quei vestiti sono di troppo e separano loro come se ci fosse un muro alto che desidera essere spaccato.
Lui respira quasi con fatica, affannosamente nella sua bocca morbida, e si affretta a spogliarsi aiutato dalle sue mani affusolate. Prima la cravatta, la giacca, poi la camicia.
Buttano tutto a terra e il corpo tonico di Draco si preme contro il suo, percependo la morbidezza del suo seno e il calore della sua pelle liscia.
«Sei mia, ogni parte di te è mia, Esme»
«Dimostramelo come solo tu sai fare»
Sfila la bacchetta in biancospino dalla propria tasca e con un tocco fa scomparire tutto ciò che è posato sul tavolo, liberandolo da tutto quello che può essere al momento d'intralcio.
Lui si sente carico di energia, non si aspettava una presa di posizione da parte sua e ciò lo ha scosso completamente.
Dopo un anno di silenzi lei si è mostrata più sicura e questo lo eccita da morire.
Dire che ha apprezzato questa sorpresa è dire poco.
Sorride contro le sue labbra a forma di cuore e la conduce verso quel ripiano in legno.
«Siediti» e a parlare è lei, inaspettatamente.
Un sopracciglio gli si inarca per lo stupore e non le dice nulla, preferisce fare come suggerito.
Si mette comodo e la fissa intensamente così da godersi ogni singolo movimento e ogni piccola azione compiuta dalla donna.
Non sa quello che aspettarsi, ma anche solo una carezza da parte sua è certo che lo farà impazzire.
Esme si inginocchia davanti al compagno e le gote si fanno rosse come il proprio completo, eppure vuole agire.
Si morde il labbro inferiore e lo vede tirare fuori di nuovo la bacchetta, questa si muove esperta tra le dita, roteando, e facendola ondeggiare le scioglie i capelli raccolti che ricadono poi sulle sue spalle.
Le mostra un occhiolino complice e la lascia fare senza permettersi di fare altro, vuole che sia lei a lasciarsi andare e qualsiasi cosa che farà sicuramente gli donerà piacere.
Così lei gli slaccia la cintura e poi sbottona il pantalone sentendo gli occhi di lui puntati addosso, non che le dispiaccia ma spera che possa soddisfarlo come un tempo.
Lo desidera, vuole davvero assaporarlo e freme al pensiero di poterlo rifare, nonostante tutti i dubbi che vagano nella sua mente.
Abbassa i suoi boxer e vede che l'asta è già dura ed eccitata, questa sorpresina lo ha colpito così tanto che ci ha messo un attimo a sentire il proprio membro gonfiarsi.
E poi toccarla, baciarla in quella maniera lo ha fatto impazzire.
La vede muoversi lentamente ed è già impaziente, la bocca di Esme si avvicina alla sua punta e l'accoglie piano, la bacia, la fa entrare leggermente e la lingua l'accarezza.
Scende più in basso e quella lunghezza inizia ad occuparle la gola.
Non è la prima volta che fa un lavoro di bocca e anche se ne è passato di tempo dall'ultima volta di certo non ha perso la tecnica.
Alza gli occhi e lo guarda, percepisce la sua goduria dal suo labbro morso e gli occhi celesti fissi nella sua figura.
La mano grande di Draco affonda nelle sue ciocche e le stringe leggermente come gli piace fare, ma non la incita, lascia che lei si prenda il suo tempo per decidere cosa fare.
Eppure lui si sente scoppiare.
Vorrebbe muoversi contro le sue labbra, premere con forza quel volto contro il proprio inguine, quindi trattenersi è quasi una pena, ma una dolce e piacevole pena.
Lei va avanti, inizia a muoversi regolare e si aiuta con una mano, rende intenso quel momento e socchiude gli occhi così da godersi quel sapore che le era molto mancano.
Mugola mentre quell'asta continua a percorrerle la gola e piano quei movimenti si fanno più decisi e veloci.
«Sei bravissima, mia cara» mormora rauco lui, continuando a fissarla «Continua così»
Si sente immediatamente più sicura e soddisfatta, quelle parole alimentano la sua voglia di continuare e anche di dare di più.
Così va avanti.
Lo fa affondare tutto in gola, si muove veloce e insistente, non lascia andare la presa e poi lecca la sua lunghezza per stimolarlo e stuzzicarlo.
Draco si morde il labbro inferiore, corruga le sopracciglia e butta il capo all'indietro.
Un gemito profondo scappa dalla sua bocca ma non può fare altrimenti, quella sensazione paradisiaca non la sentiva da troppo tempo.
«Se continui così potrei venire» ammette a bassa voce, facendola rabbrividire nel sapere che gli sta donando un momento così bello.
«Non devi farlo qui» si stacca dopo quest'affermazione e lo guarda con serietà «Devi venirmi dentro»
All'uomo scappa una risatina mentre la testa è ancora tirata all'indietro e si passa una mano per i capelli stupito da quell'affermazione, si aspettava di tutto quella sera ma non questo e vederla più sicura lo fa impazzire: «Oggi mi vuoi far andare fuori di testa, eh?».
La guarda di nuovo e scuote la testa: «Esme Smith, sai sempre come farmi cadere ai tuoi piedi».
Esme si alza e lui fa lo stesso, rimanendo per qualche attimo fermo a guardarla, vicino a tal punto da far sfiorare i loro nasi, accarezza la sua guancia e si immerge nei suoi occhi scuri ed intensi.
Le viene pulito il labbro inferiore umido e poi la bacia, così profondamente da farla rabbrividire sotto il suo tocco, poi l'avvicina a sé con una mano posata sulla sua schiena e le dita di lei si appoggiano istintivamente sul suo collo per aggrapparsi al suo corpo possente.
Sembra pendere sotto di lui, si fa trascinare verso il tavolo e viene fatta sedere su di esso rabbrividendo non appena sente le natiche contro la fredda superficie.
Continuano a baciarsi con passione e le mani di Draco passano per tutto il suo corpo, stringendo la sua pelle calda e privandola poi dei suoi pochi indumenti che indossa.
Lui fa un passo indietro e la guarda senza farsi sfuggire un centimetro delle sue curve, le trova estasianti e il desiderio accresce maggiormente da parte di entrambi.
Respirano con affanno, il cuore batte veloce e non riescono a resistere altri secondi, si baciano di nuovo e hanno fretta di assaporarsi.
Chiaramente la giovane è già bagnata, Draco lo percepisce nel toccare la sua parte intima e la stuzzica affinché possa stimolarla prima di farla sua.
Il collo dell'uomo viene avvolto dalle esili braccia di Esme e lei lo vuole percepire, e viene subito accontentata: le vengono afferrati i fianchi, le labbra vengono baciate e lui affonda lentamente nel suo corpo.
Sente tutta la sua asta penetrarla e ciò le fa scappare un gemito profondo, ma che viene soffocato dai suoi continui baci.
La schiena viene fatta poggiare contro il tavolo e con i fianchi ben stretti tra i suoi polpastrelli si muove dentro di lei con un vigore costante.
Dentro e fuori facendo godere entrambi, lui butta la testa all'indietro e si fa pervadere dal piacere sentendolo accrescere sempre di più.
Questa volta il loro sesso è ancora più intenso e piacevole e tutto questo perché si sono lasciati andare e lei è decisamente più rilassata.
Le piace e piace anche a lui tutto quello.
Geme la parola "Draco" più e più volte e questo lo incita ad andare sempre più forte.
Dannazione, è tutto perfetto.
L'uomo si china verso di lei e inizia a tempestare il suo collo di baci mentre le spinte continuano ancora.
La morde anche, tira con i denti la sua calda pelle e percepisce il proprio petto duro sbattere contro il seno morbido della donna, sensazione che lo fa andare in estasi.
Ma poi si baciano di nuovo, affamati, su quelle bocche umide e vogliose di mangiarsi, con i corpi uniti che si sbattono, mentre sgorgano gemiti rauchi da parte di lui e acuti da parte di lei; così godono, forse come mai avevano fatto.
Esme non sente più alcun dolore affiorare dalle ferite, ma solo piacere, sente solo il più puro piacere pervaderla.
«Oh, di più, Draco...di più» ed è quello che lui fa, accontentandola.
Continuano con quel sesso così intenso e lui non si ferma finché non la sente venire e rilasciare un urlo liberatorio.
Adesso può farlo anche lui, senza esitare e riempiendola completamente.
I loro liquidi bollenti sembrano mischiarsi e il seme biancastro dell'uomo cola dalle sue pareti.
Cercano di riprendere fiato con le bocche ancora vicine e lui la osserva ad occhi socchiusi, vedendola ancora assorta dal piacere.
Il sudore imperla la fronte di Esme e il petto si alza e si abbassa così da respirare regolarmente, le sposta una ciocca di capelli da quel viso umido e la osserva incantato: «Sei bellissima».
Le bacia una guancia e lei sorride compiaciuta, riaprendo gli occhi e puntandoli in quelli chiari e luccicanti di lui: «Anche tu sei bellissimo, amore mio».
Entrambi sorridono e le dita affusolate e gracili della donna accarezzano il suo volto marcato e mascolino, rimangono qualche istante immobili ad apprezzare la loro stessa presenza.
«Ma io non ne ho abbastanza di te» questa frase scuote l'intero corpo di Esme, che vede i suoi occhi colmi di lussuria fissare i propri. Deglutisce sentendo l'aria bloccarsi in gola non appena percepisce la sua mano addentrarsi tra le sue cosce e accarezzare la sua parte intima.
Lei si morde il labbro inferiore e osserva per qualche istante quelle lunghe dita sfiorarla prima di farne entrare ben tre in quell'apertura ancora bagnata ed accogliente, cosa che le strappa un profondo gemito di piacere.
Una grande mano di Draco afferra i suoi polsi e li porta dietro il suo capo, così da bloccarle la presa e tenerla inerme sotto di sè.
«Cosa ti avevo detto tempo fa, piccola?» sussurra rauco contro il suo orecchio «Che questo anniversario sarebbe stato speciale»
La lingua di Draco percorre il suo collo e lei sente un brivido per tutta la spina dorsale, chiude automaticamente gli occhi e lascia che quell'uomo la faccia godere come non mai. Le era mancata quella sensazione paradisiaca, quel calore sulla pelle, quella forza rude ma mai scortese.
Porta le sue gambe sulle proprie spalle larghe e la guarda dritto negli occhi con un sorrisetto complice: «Sei sexy anche senza quella cicatrice».
«Per te sono sempre sexy, Malfoy»
«Soprattutto quando mi chiami per cognome» smorza un riso sarcastico.
«Sei un uomo facile da accontentare»
«Con una Smith sotto di me non ho bisogno di desiderare altro»
«Adulatore» rotea gli occhi al cielo con finto fare esasperato e ricambia il suo sorriso sornione.
Avvicina con una mano la propria asta alla sua entrata e strofina contro le sue pareti umidicce la punta: «Un bravo adulatore, Smith».
«Dimostrami quanto sei bravo»
La guarda negli occhi e con un colpo secco il suo membro la penetra con forza: «Così bravo».
Le strappa un mugolio acuto ed Esme inarca la schiena pervasa da un piacere improvviso.
Affonda le labbra nelle sue e la bacia ancora una volta con passione, non perdendosi in altre cerimonie e iniziando fin da subito a muoversi nel suo corpo vigoroso.
I movimenti sono ripetitivi e decisi, sente i loro bacini scontrarsi e la loro pelle strofinarsi una contro l'altra quasi come se potesse generare una scossa elettrica.
Esme ancora una volta si lascia andare a gemiti alti, chiedendogli di andare più forte, di non fermarsi, di godere.
Sente i suoi polsi essere stretti maggiormente e questo non può che farla sentire maggiormente eccitata.
Sembra che non ne hanno abbastanza, si assaporano affamati, lei addirittura si muove sinuosa sotto il suo abile corpo così da aumentare l'intensità di quel momento.
Le dita di Draco lasciano la presa su quelle mani solo per spostarsi sui suoi glutei e stringerli con forza, tastando la morbidezza di quelle natiche sode.
La sente quella pelle rigenerata, quella carne più piena, la mancanza di grosse cicatrici.
Torna ad essere ancora più bella perché sta bene, perché il suo benessere è ciò che la rende più affascinante.
Spinge dentro quel corpo ancora e ancora, perché quel secondo round deve concludersi in bellezza.
Le morde il collo, adesso lì ci saranno i segni del suo amore al posto del ricordo di una lama.
E la bacia, di nuovo, su quella bocca che brama ogni giorno di più.
Così continuano, si sfregano, si uniscono, si sbattono, finché il piacere ormai raggiunge l'apice.
Lei urlando, non può farne certo a meno, e lui ansimando rauco vicino al suo orecchio, di nuovo.
Rimangono immobili in quella posizione per qualche istante, devono recuperare fiato ed assorbire quella goduria appena provata.
Respirano veloci, con il cuore che trotta sotto il petto, Draco riesce ad udire la sua voce soave mugolare ancora e alza le pupille solo per guardarla e ammirare il piacere disteso sul suo volto, che lo lascia sempre soddisfatto.
Esce lentamente da lei e le posa una carezza sulle cosce.
«È stato...magico» mormora lei con una risatina, lo guarda ad occhi socchiusi e lo sente a sua volta sghignazzare.
Si donano qualche altro bacio, ma più delicato, e si occupano anche a spostarsi le ciocche umide di capelli dal viso.
«Che ne pensi di mangiare qualcosa in camera da letto?» le propone non volendo né rivestirsi né mettersi su una sedia scomodo.
Sarebbe perfetta una cena gustosa su un morbido e caldo letto dopo aver fatto del buon sesso frenetico.
«Solo se sei tu a portarmi di sopra» sghignazza avvolgendo le braccia al suo collo e desidera che la prenda in braccio, cosa che chiaramente fa.
La solleva come una principessa e si reca in camera, Esme nel frattempo gli dona qualche bacio sul collo e lo coccola non volendo proprio farne a meno di lui.
«Come siamo dolci oggi, mia cara» strofina il naso contro il suo e poi la posa delicatamente sul materasso.
I loro corpi sono ancora privi di indumenti ma non interessa ad entrambi, son fin troppo comodi e rilassati per darci peso.
Draco si mette al suo fianco e sistema le coperte sui loro corpi seduti e con la schiena posata sullo schienale del letto.
Qualche colpo di bacchetta ed ecco che fa materializzare il cibo precedentemente spostato davanti a loro, con i piatti già pronti e sistemati, per fortuna la magia riesce a soddisfare le loro richieste in meno di un secondo.
Esme batte le mani un paio di volte le mani e sghignazza soddisfatta: «Ah, sembra tutto buonissimo!».
«Buon anniversario, fatina mia» le schiocca un bacio sulle labbra e lei continua a ridacchiare tutta contenta: «Buon anniversario, amore!».
Si danno qualche altro bacio colmo di dolcezza e poi iniziano a mangiare soddisfatti per come è iniziata quella serata spettacolare.
Lei più disinvolta, lui passionale, insomma tutto è perfetto.
Mangiano sereni, si imboccano a vicenda e le chiacchiere non mancano.
«Ti trovo meglio, lo sai?» afferma lei, guardandolo contenta «Ti sento meno preoccupato... più felice»
«Il tempo migliora ogni cosa» scuote le spalle con un sorriso e versa ad entrambi del vino rosso in due calici di vetro «E stare con te rende tutto più bello»
Purtroppo mente, il suo buonumore è dettato da quegli omicidi, ma non le può dire la verità, così la sta illudendo che quel benessere è tutto merito suo.
«Sai, mi reputo molto fortunata ad averti» inizia a parlare lentamente, lo guarda e poi posa la testa sulla sua spalla «Stai facendo davvero di tutto per me, amore mio...»
Sente l'amore dell'amata vibrare e picchiettare nel cuore come un leggero fruscio di vento primaverile. Inspira il suo profumo paradisiaco dolce come la cannella e profondo quanto il suo sguardo bruno. Si considera l'uomo più fortunato del mondo ancora una volta e comprende che niente potrebbe mai sostituirla. Questa volta ha sul serio avuto il terrore di perderla, lo ha avuto tante volte a dire il vero. Ha compreso la fragilità della vita, quanto può essere inaspettata e tremendamente crudele anche con chi ha dato tanto.
Ed Esme ha dato fin troppo e merita altrettanto.
«Farò di tutto per te, Esme. Farò qualsiasi cosa, a qualsiasi costo» e questa volta la voce di Draco è priva di timore, forse un po' troppo seria.
-----------------------------------------------------
Io lo avevo detto che avreste saputo subito cos'era quel regalo!
Ma penso che la parte più bella è stata la scomparsa di quella cicatrice, che sembra aver fatto rinascere Esme...che a quanto pare ha fatto un regalo altrettanto bello al marito 👀
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo domenica!
Un bacio, LadyD 💚
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top