𝐋𝐈𝐗

Esme è emozionatissima, oggi è il giorno in cui potrà rivedere il suo Scorpius.
Ha chiesto al suo Draco di aiutarla a sistemarsi per bene, volendo indossare qualcosa di carino e magari mettersi un po' di profumo.
Deve essere più che presentabile per l'arrivo del suo bambino e anche se non sarà in gran forma non le interessa, è troppo felice.
Potrà vedere quanto è cresciuto, abbracciarlo, sentire la sua adorabile vocina risuonare nelle orecchie.
Per la barba di Merlino, è al settimo cielo.

«Non mi convince...» storce le labbra Esme mentre il marito le mostra i vestiti che possiede nell'armadio.
«Ma sono i tuoi!» esclama contrariato «E questo è uno dei tuoi preferiti»
Le mostra un tubino aderente color borgogna, ma lei scuote la testa energicamente.
Non ha più il corpo sinuoso e sensuale di un tempo e, soprattutto, ha fin troppi tagli che non vuole mostrare al figlio.
Non si piace e non vuole mettersi in mostra.
Draco è amareggiato nel vederla così poco sicura e spera che lei possa riprendere presto la fiducia in se stessa.
Lei decide di indossare una camicetta celeste e un pantalone bianco, quasi mai usati, e deve mettere una bella cinta per non far cadere quell'indumento ora molto più grande.
Le bende sulle dita vengono coperte con dei guanti in seta color crema e si fa pettinare da Draco accuratamente.
«Così va meglio» sorride mentre si vede allo specchio ma poi storce la bocca «Almeno non vedrà nulla»

L'uomo scrolla le spalle sconfortato e la tiene sorretta per gli avambracci, mentre la guarda poco contento di quelle parole.
«Rimani una donna bellissima, Esme»
«Non posso far vedere a nostro figlio tutto questo»
Draco non vuole ribattere, vuole lasciarla pensare ciò che suppone sia giusto, non deve stressarla o sforzarla a far qualcosa che non è di suo gradimento.
«Ricordati che a lui interessa solo vederti, in qualsiasi stato»
Le sorride premuroso e lui ricambia quella dolce espressione, finché l'attenzione non viene rubata dal suono del citofono.
Esme lancia un sospiro di stupore e spalanca gli occhi: «Ma è già arrivato!».
Ora sembra quasi tremare per l'emozione e si fa accompagnare da Draco in salotto, venendo posata delicatamente sul divano.
Purtroppo ancora non riesce a camminare e muoversi a dovere, ma almeno riesce a stare dritta e seduta.

Draco va ad aprire la porta e sente il figlio allegro nel vederlo: «Papà, mi sei mancato!».
Lo prende in braccio e gli posa un grosso bacio sulla guancia, mentre Mary decide di limitarsi a salutare il nipote e andar via, volendo lasciare che quella famigliola finalmente si riunisca dopo più di un anno.
«Lo sai che papà mantiene le promesse vero?» inizia a parlare mentre attraversa l'ingresso.
«Certo, papà»
«E un po' di tempo fa papà ti ha promesso una cosa...» si riferisce al ritorno di Esme chiaramente, e vuole fargli una sorpresa sapendo quanto sarebbe bello per lui rivederla.
Spuntano in salotto e la donna riesce già a scorgere quelle figure, cosa che gli fa allargare le labbra in un sorriso enorme e luminoso.
«Oggi c'è una sorpresa, fagiolino»

Si avvicinano al grande divano e gli occhi di Scorpius si spalancano non appena vede la bruna: «Mamma!».
La voce è praticamente urlata e si dimena affinché Draco lo lasci a terra per farlo correre verso di lei.
Il piccolo letteralmente si butta sul suo corpo e il padre non fa in tempo a dirgli di far piano viste le condizioni di Esme.
Ma a lei non interessa, sembra come se il dolore fosse più che sopportabile.
Avvolge il figlio con le energie che possiede, addirittura sforzandosi, e continua a sorridere.
Il cuore le batte a mille e può sentirsi davvero felice ora.
Niente è più importante del suo piccolo, nemmeno suo marito.
Il bambino la guarda allegro e le stampa un grosso bacio sulla guancia: «Allora papà ha chiesto al lavoro di farti tornare!».
«Sì, amore, papà è stato bravissimo» posa una delicata carezza sulla sua testolina e lo guarda incantata.
È davvero cresciuto in quell'ultimo anno ed è diventato ancor più bello.
«Scusami se ho dovuto lavorare»
«Papà mi ha detto che lo hai fatto per combattere i cattivi» il suo tono è spontaneo e non gli interessa dei giorni passati, adesso è troppo felice di stare di nuovo con la sua mamma.

Esme lo abbraccia ancora e prende un profondo respiro, posando la guancia sul suo capo.
«Mi sei mancato, fagiolino»
«Anche tu, mamma»
Draco osserva quella scena pieno di gioia notando come la moglie abbia ripreso colore una volta che Scorpius le si è messo vicino.
Comprende la sua gioia, avrebbe reagito nella stessa maniera se fosse stato separato per tanto tempo dal figlio.
Si avvicina ai due e si mette seduto al loro fianco, vedendo poi il piccolo rivolgersi a lui: «Hai mantenuto la promessa, papà!».
Si sente fiero per questo, non ha deluso le sue aspettative e ciò è la cosa che più lo rende contento.
Draco cerca sempre di fare del suo meglio per Scorpius e cerca di dargli sempre il buon esempio, proprio per essere differente da Lucius, e sapere che adesso è così fiero del proprio papà gli strappa più di un sorriso.

«Ricordati, amore di mamma, il nostro papà è sempre bravissimo» accarezza piano i suoi capelli «Non delude mai»
Adesso sì che l'uomo si sente soddisfatto della propria persona: non solo Scorpius lo considera un bravo padre, ma la sua amata lo considera grandioso.
Posa un bacio sulla fronte di entrambi e lascia che il figlioletto si goda la presenza di quella madre che gli è mancata un sacco, propone anche qualcosa da fare per ritornare a passare il tempo come una famiglia unita e felice.
«Vogliamo fare un puzzle?» propone con entusiasmo, facendo subito annuire entrambi.
Questa attività è adatta per tutti quanti: devono rimanere seduti comodamente, il bambino può divertirsi ed Esme non deve fare alcuna fatica.

Per questo sistema il gioco a terra sul tappeto, facendo sedere entrambi su dei morbidi cuscini.
Anche lui fa lo stesso e adesso si ritrovano ad accerchiare un mucchio di pezzetti colorati da unire, che andranno a formare l'immagine di un grazioso paesaggio primaverile.
Non è nulla di troppo complesso e le forme sono piuttosto grandi, quindi sarà facile.
L'importante è stare assieme, coccolarsi un po' e far passare il tempo al bambino come se nulla fosse.
«Come mai hai quella brutta cosa, mamma?» domanda curioso Scorpius, notando meglio la sua lingua cicatrice sul viso.
Esme arrossisce imbarazzata e cerca di balbettare qualcosa, eppure non sa bene che dirgli, ma per fortuna viene coperta da Draco: «Mamma combatte i cattivi come ti ho già detto, fagiolino. Si è solo fatta bua mentre li sconfiggeva».
Il bambino annuisce fidandosi di quel racconto e sorride verso di lei, trovandola forte come una di quelle guerriere che si vedono in televisione o si leggono nei libri.
Non la trova ripugnante come Esme pensa, bensì forte come una roccia.

Iniziano a sistemare i pezzetti in silenzio, ma Scorpius viene continuamente coccolato dalla madre quanto può: lo accarezza sul capo con il dorso della mano e gli stampa spesso dei dolci baci sul viso e tra i biondi capelli.
«Sei mancato molto alla mamma» gli confessa con un sorriso mentre assieme uniscono due porzioni di puzzle, chiaramente con l'aiuto di Draco.
«Io e papà parliamo sempre di te» le mostra un sorriso affettuoso e il cuore le si riempie d'amore.
«E cosa vi siete detti, fagiolino?»
«Papà dice che sei la mamma più bella di tutte»
L'uomo ascolta quella conversazione trattenendo un adorabile riso e lascia che i due si scambino quelle belle parole visto che sono davvero dolcissimi.
Ha sentito molto la mancanza di Esme assieme a Scorpius, ogni volta che vede i due assieme si reputa un uomo fortunato.

«Papà mi ha detto che non andrai più via, vero?» la domanda del piccolo, però, viene risposta frettolosamente da Draco: «È vero, non andrà più via».
Esme sospira con un breve sorriso e nota quanta fermezza ci sia in ciò che dice, segno che farà di tutto pur di non farla più prendere da nessuno.
«Non voglio più tornare da quei cattivoni, voglio solo rimanere qui con voi» ammette lei, riferendosi al fatto che non lavorerà più.
Esattamente, Esme non ha la minima intenzione di andare al Ministero anche per un solo minuto.
Anzi, a dire il vero non ha voglia nemmeno di uscire di casa, vorrebbe nascondersi tra le mura del Manor per sempre, temendo anche solo di varcare il cancello di quella villa.
Anche se fare l'Auror è stato sempre il suo sogno, adesso è tutto diverso.
Quel posto non è adatto a lei e sicuramente starebbe solo male.
Dopo tutto quello che hanno fatto non può sul serio permettersi di varcare la porta del Ministero.

«E nemmeno papà rischierà, fagiolino» gli accarezza il capo e sorride dolce «Rimarremo sempre qui»
A questa affermazione di Draco, però, la giovane corruga la fronte confusa e storce la bocca: «Non vuoi tornare a lavoro?».
Adesso è il momento di una piccola confessione.
L'uomo sospira e scuote piano il capo: «Mi sono licenziato».
Gli occhi della giovane si spalancano e non può credere a quelle parole, soprattutto perché lei non sa nulla di Meredith e delle altre vicende che si sono susseguite nell'ultimo anno.
«Voglio stare qui con te, Esme» ammette serio, posando una carezza sulla sua schiena e vedendola annuire ancora confusa «Sono successe troppe cose e preferisco godermi la mia famiglia»
Draco posa un bacio sulla fronte della moglie e la sente dispiaciuta per ciò che ha appena detto.
«Ci basteranno tutti i soldi che abbiamo, lo sai bene»
«Lo so, amore, non mi preoccupano i soldi, però mi dispiace»
«Non siamo stati insieme per tanto tempo e a lavoro è diventato un incubo... credimi, è la cosa migliore da fare»
Lei gli crede, come crede in ogni singola cosa che dice o fa, e se non ritiene giusto lavorare allora non porrà alcuna domanda in merito.

Il bambino in tutto ciò sta sorridendo a trentadue denti.
Non solo la sua mamma non andrà più via, ma nessuno dei due lavorerà e per lui è una vera e propria festa!
Potranno stare assieme tutto il tempo, giocare, mangiare cose buone.
Scorpius è al settimo cielo e non potevano dargli una notizia migliore.
Lui ha sempre storto il naso riguardo i loro tanti impegni, ma finalmente potrà godersi i suoi amati genitori.
«Mamma e papà staranno sempre con me!» ridacchia euforico e questo strappa un riso intenerito ad entrambi.
«Sì, fagiolino, sempre sempre!» esclama di rimando il padre.
Esme vorrebbe strapazzarselo tutto, ma purtroppo non ha la forza per farlo.
Le manca così tanto strizzargli quelle guanciotte morbide, fargli il solletico o sbaciucchiargli il nasino.
Quel bambino è bellissimo in tutto ciò che fa e nota i suoi cambiamenti visto che è cresciuto.

Ripensa a quando era in fasce, ai suoi mugolii da neonato e a tutte le volte che lei e il marito son rimasti svegli la notte per dargli il latte.
Quel bambino è la sua gioia ed è così felice di essere di nuovo con lui e di avere l'opportunità di crescerlo, almeno ci spera visti i suoi problemi di salute.
Ma almeno, anche se dovesse peggiorare la sua attuale condizione, avrà avuto modo di salutarlo con amore senza sparire improvvisamente dalla sua vita.
Si china per potergli dare un bacio, ma è lui che ne posa uno sulla guancia della sua mamma, sciogliendola come se fosse neve al sole.
Sposta gli occhi sul marito e lo vede mentre aiuta il figlio a sistemare il puzzle.
Eccoli lì i suoi due ometti, ciò che adesso le sta riscaldando quel cuore lacerato e torturato.
Lei non sta bene, ne è consapevole, ma almeno è fortunata ad avergli nella sua vita.
Ad avere un uomo che non solo è un marito fantastico ma anche un padre impeccabile.
Non somiglia per niente a Lucius, adesso è una persona tollerante, amorevole e che sa dare il buon esempio.

«Oggi ho preparato del pesce per pranzo» comunica Draco, ma vedendo il figlioletto storcere la bocca.
«Io voglio la pizza» mugola scontento, strappando una risata ad Esme.
«Magari questa sera possiamo prenderla» propone la donna, voltandosi dal marito che di certo non può dire "no" a lei e il bambino.
Per giunta sapere che la moglie desidera qualcosa da mettere sotto i denti è una bella notizia.
Esme non ricorda molti sapori e le farebbe piacere tastare di nuovo con le papille gustative qualche buon piatto.
La giornata si prospetta bene: i giochi in famiglia, un buon pranzo, sicuramente un bel riposino e per concludere una pizza fumante.
Tuttavia, nonostante lei si stia divertendo, si sente molto stanca e le ferite riprendono a fare molto male, segno che l'effetto delle lozioni sta svenendo.
Si avvicina all'orecchio del marito e sussurra flebile per non farsi sentire da Scorpius: «Ho d-dolori...».

Draco annuisce e deve assolutamente provvedere alla sua salute e in fretta.
«Fagiolino, la mamma è stanca perché ha dormito poco, ti va di stare nel lettone con lei? Posso portare la televisione in camera»
Cartoni animati e mamma? Insomma, il mix perfetto!
Scorpius inizia quasi a chiedersi se sta immaginando tutto o meno vista la bellissima proposta.
Annuisce energicamente e balza giù dalla sedia pronto a correre ad abbracciare la mamma sotto le calde coperte.
«Vai in camera, fagiolino» gli suggerisce il padre, vedendolo scappare via entusiasta.
Entrambi ridacchiano e l'uomo si occupa a prendere delicatamente in braccio la sua amata.
La porta in camera e la fa adagiare piano vicino al figlio, rimboccando ad entrambi le coperte.
Per fortuna con la magia riesce a sistemare la loro televisione del salotto nella loro stanza e l'accende con un colpo di bacchetta.
Scorpius batte le mani e poi esulta allungando le braccia in aria.

Esme sprofonda tra i cuscini e sospira rilassata, mentre gli occhi si socchiudono spontaneamente per qualche istante.
Le ferite sembrano bruciare come fuoco, ma almeno è al caldo e protetta tra le mura di casa propria.
Il figlio si accorge del suo volto stanco e si mette vicino, poggiandosi sul suo petto: «Stai bene, mamma?».
«Sì, fagiolino, sto bene» mente con un sorriso molto dolce e stringe quanto può il suo corpicino a sé, donandogli un bacio sulla fronte.
Scorpius chiude gli occhi beandosi di quel bellissimo abbraccio e affonda nel suo seno materno, cullato dal tocco leggiadro delle sue dita coperte ancora dai guanti.
Draco si avvicina e si siede sul bordo del letto così da lasciare un bacio ad entrambi, mentre dedica loro delle carezze.
Guarda la moglie con molta amarezza eppure le sembra sempre bella mentre si coccola il loro figlio.

«Unforgettable, that's what you are. Unforgettable, though near or far...» canta a voce flebile lei, proprio quella canzone che ha dedicato tempo addietro a Scorpius, facendolo sorridere automaticamente.
Il bambino chiude le sue palpebre gaio e ascolta la voce della donna che tanto gli è mancata.
Anche Draco sorride, la vede chiudere gli occhi e pensa che si stia sentendo un po' meglio.
Insomma, se qualcuno canta vuol dire che non sta così male.
Ma è proprio il contrario: quell'abitudine le è venuta in prigione dopo che la tormentavano con le molteplici torture, quando sentiva il corpo cedere, ed è questo il motivo per il quale canticchia.
Una lacrima scende automatica sul volto della donna e racchiude tutto il dolore che sta provando, ma si trattiene proprio per il piccolo, perché finalmente stanno assieme e non può mostrarsi così ai suoi occhi.
Il marito le asciuga la gota e ci lascia sopra un bacio, preoccupato.

«Non posso darti ora le medicine, amore, devi aspettare un paio di ore» vorrebbe adesso darle qualche antidolorifico ma deve assolutamente far passare l'orario previsto.
«Sto bene» si sforza ad aprire gli occhi e sorride, spostando poi lo sguardo verso il bambino «Sto con lui... quindi sto bene»
«Lo so che ti è mancato molto, ma adesso starai sempre con noi»
«A me bastava almeno vederlo una sola volta»
Gli occhi di Esme si ricurvano come due lunette, quelle che tanto piacciono all'amato, e continua a sorridere con la gioia che trapela dai suoi pori.
Non le importa di stare male, non le importa se la sua salute è precaria, è con il figlio e questo le basta.
Draco posa un bacio sulle sue labbra e la sente sospirare rilassata: «Sei un bravo padre, sono orgogliosa di te».
Si guardano negli occhi per qualche istante e si baciano ancora una volta con dolcezza.
«E tu sei una brava madre, anzi la più brava di tutte»

Malfoy si stacca e lascia che si riposi con il figlio, nel frattempo deve risolvere qualche faccenda in casa e riscaldare il pranzo.
Si deve occupare di ogni cosa e non può tralasciare nulla visto che deve prendersi cura di una moglie malata e un bambino piccolo.
Eppure i piatti sporchi non lo distraggono dai pensieri che ancora lo tormentano.
Da quando Esme è tornata non fa altro che pensare alle sue condizioni e cerca di darsi delle risposte riguardo ciò che le è accaduto.
Immaginare non è certo la realtà confermata.
Perché tutti quei tagli? Perché l'hanno voluta ridurre così?
Certo fa delle supposizioni, ma vorrebbe sapere ogni singolo particolare.
Sembra un vortice di emozioni negative e vorrebbe sapere il nome e il cognome di ogni singola persona che l'ha ridotta in tale stato.

Poi di certo il padre e Meredith sapevano qualcosa, ma vuole avere delle risposte certe.
E se invece fosse qualcosa di una singola persona? Se magari fosse meno grave delle sue idee?
In realtà, è decisamente peggio di quello che suppone, e bisognerebbe spaventarsi solo a quello che potrebbe fare una volta saputa ogni cosa.
Poi pensa alla grossa ferita sul fianco, i segni sul seno, la cicatrice lungo il viso.
Scuote il capo e cerca di scacciare ogni immagine, non può farsi sopraffare dalla rabbia.
I polmoni si gonfiano d'aria e così anche le guance, mentre fissa il vuoto per qualche istante.
'Devo mantenere la calma' riflette 'Devo farlo per lei'.
Eppure lui si sente scoppiare.

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Quanto è bella la nostra Esme versione mamma? Davvero dolcissima, penso che sia davvero una madre splendida nonostante i suoi pregi e difetti.

Draco, invece, è tanto amorevole quanto frustrato.
Troppo...troppo frustrato.
Voi che ne pensate? Questo sequel ci riserverà altre sorprese, adesso godiamoci un po' di momentanea serenità.

Ci vediamo martedì, LadyD 💚

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