Tutto è Uno, Uno è Tutto.

È sera;
Il momento in cui la notte vive della morte del giorno;
perchè alla fine è così che è la vita; noi viviamo prendendo la vita ad altri esseri viventi, ne distruggiamo i legami chimici e costruiamo ciò che è utile alla nostra crescita.

Ciò risulta angosciante dato che, seguendo questo ragionamento, giungiamo alla conclusione che il nostro corpo è formato da tanti animali e altrettante piante.

Quindi, se ciò di cui siamo fatti non l'abbiamo creato noi,
Cosa siamo?

Io penso che noi (nel vero senso della parola) siamo la parte intoccabile e non visibile, quell'armonia di sentimenti che fa della materia il proprio mezzo e delle altre anime il proprio fine.
Noi non siamo nè la penna, nè il foglio di carta e nè l'inchiostro; noi siamo la mano.

E la mano può sbagliare, è normale; a volte più frequentemente di altre, ma sono gli errori a rendere un'opera unica.
Perchè se non ci fossero gli errori tutte le opere sarebbero bellissime, e se tutto è bello niente è bello.
Ma sbagliando rendiamo le opere belle sotto certi aspetti e meno belle sotto altri, ma tutte uniche a modo loro.

E se tutto il mondo che stai vivendo ti crolla addosso in mille pezzi, è proprio perchè tu possa riordinarli nel modo che preferisci; costruendo con mattoni (che presi da soli non sono niente) palazzi, cittá, e chi più ne ha più ne metta.
Esattamente come fa il nostro corpo per crescere.

Per questo se tutto va male devi essere solo felice poichè avrai materiale in più su cui lavorare.
Rendi la tua sventura la tua creta, vivi della morte della sfortuna.

Se il Tutto è Uno, e Uno vive della morte di Tutto, allora io sono Uno, ma anche Tutto, perchè porterò sempre in me ciò che prima era Tutto, e poichè sarò rimasto solo, io sarò Tutto, ma conterrò anche Uno, perchè essendo Tutto, vivo della morte di Uno.

Andrea

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