Spesso mi chiedo se ciò che il mondo mi mostra sia effettivamente il vero o ciò che voglio vedere per convincermi della mia innocenza.

Da tempo attribuiamo ad una situazione una parola o una locuzione per catalogarla nel nostro lessico, ignorandone completamente le emozioni che potrebbe trasmettere se vissuta realmente.

Per questo in genere si pensa che l'amore sia solo un' emozione, un ennesimo aspetto negativo della nostra esistenza, in quanto debolezza emotiva e mentale.
Ció nostante rimane una delle caratteristiche principali e più affascinanti della nostra specie, poichè dimostra che la nostra vita non si basa sulla sopravvivenza, bensì su qualcosa di piú complesso, una sorta di dualismo fra la carne ed i sentimenti; "sinolo di forma e materia", come direbbe un grande.

Dunque amare significa saper apprezzare con tutto se stessi qualcosa, al punto da provare vuoto dentro per il piacere, come una semplice brezza marittima o l'ipnotico ondulamento di una pozzanghera colpita dalla pioggia.

L'amore non esige, dunque per amare non é necessario che l'altro provi amore per voi.
Questo é spesso oggetto di fraintendimento e soggetto a delusioni perchè crediamo di non essere abbastanza, di non essere sufficenti, di conseguenza le nostre frustrazioni animano il nostro ego negativo portandoci alla disperazione.

Tempo fa lessi : "erano destinati ad amarsi"

Mi sono sempre chiesto a tal proposito se possiamo essere artefici del nostro futuro, di fatto facciamo continuamente scelte di vita, credo peró che la stesura della nostra trama sia già stabilita ancor prima che nasciamo.
Il cosíddetto Destino secondo me esiste ed é inviolabile ed inevitabile.
Questo ha il potere di donarci felicitá o tristezza, con soddisfazioni e delusioni, ma noi non abbiamo voce a riguardo e mai l'avremo.
Siamo dunque schiavi di un re che ci governa imperterrito e di una fantasia che non ha eguali in follia e stravaganza.

Perciò vi dico di vedere il mondo con occhi sognanti e non di invidia, con fuochi d'artificio e non di artiglieria.
Siamo tutti uguali, sia internamente, in quanto tutti proviamo le stesse emozioni (felicitá, tristezza...), che esternamente e lingue diverse sono tutte granelli di sabbia della stessa spiaggia e i pensieri di ognuno di noi sono gocce di uno stesso mare.
Io credo nella speranza, spero che un giorno l'uomo capisca la fortuna che ha avuto nello sviluppare l'intelligenza e che la usi solo a fin di bene,per progredire e dare in futuro una definizione migliore di se stesso.

Penso che la morte sia una sorta di liberazione temuta.
Non sono credente e non penso ci sia un paradiso né un inferno, ma sono convinto che l'unico Eden sia la vita.
Non c'è un prima, né un dopo, solo il presente e se sprecassimo questa occasione, saremmo degli ingrati e dei codardi.

Amo il Cosmo e il suo ordine nel disordine:
Leggi infrangibili che legano imperfezioni meravigliose permettendoci di apprezzarne le caratteristiche.
In futuro potremmo vivere nello spazio, su una nave che trasporta l'intera specie, ed essa sará in costante viaggio, perchè in qualitá di umani abbiamo sempre sete, sete di conoscenza e fame di avventura.

Grazie della lettura
Andrea