Guardami negli occhi, poi volgi lo sguardo alle stelle e successivamente alle stelle nei miei occhi.
Che forse per riflesso, forse per amore, in questa notte buia che viviamo, cercano di assopire un uragano di emozioni.

Perchè provare il calore più magico nell'oscurità più fredda è segno non solo di svincolo dalla realtá, ma di coesione astratta in un mondo nuovo nel quale nessuno può interferire.
Il nostro.

Dove se pianti la grandine crescono alberi di nuvole;
e piovono fiori di pesco in un tramonto oceano mentre gabbiani di sogni nuotano nella terra cremisi spiegando le loro ali di piombo.
Sul ciglio della strada un ragazzo si è tolto una scarpa, dalla quale sono uscite 23 farfalle.

E quel ragazzo si toglie la scarpa ogni volta che sei accanto a me, e con lui tutto il nostro mondo ricomincia a vivere, come quando una vecchia macchina a vapore viene riazionata dopo anni di inattivitá:
le ragnatele si spezzano, gli ingranaggi iniziano a ruotare e lo sfiato a fischiare, perchè attimi di lontananza sono anni di solitudine.

Piangere sulla tua spalla e stringere la tua vita alla mia, rattoppa provvisoriamente lo squarcio emotivo, per poi darti tempo di ricucire con parole e filo di velluto i lembi del mio essere altrimenti dilaniati.

Tenterò con tutto me stesso di portarti appresso il più lontano possibile, fino ai limiti del conosciuto e dell'immaginabile, fra scherzi, musica, passioni e delusioni.
Tu sei quella persona che mi ha permesso di brillare, anche se non avrò mai un bagliore tanto forte da eguagliare il tuo.