SECRETO - PABLO GAVI di samantahasson

Fandom: Sportivo, Calcio, Pablo Gavi, Barcellona

Genere: Fanfiction, Romance, Per adulti, Drammatico, Slice of Life, Familiare, Sentimentale, Emozionante, Realistico

Dopo un anno di studi a Barcellona, ho deciso di trasferirmi definitivamente nella città catalana. Una notte, al Pacha, il destino mi ha fatto incontrare il misterioso calciatore del Barça, Pablo Gavi. Tra luci scintillanti e ritmi travolgenti, abbiamo vissuto una notte indimenticabile, che si è trasformata in una connessione profonda e intensa. Ma quando l'euforia è finita, un colpo di scena inaspettato ha messo alla prova la nostra storia, trasformando la nostra avventura in qualcosa di molto più complesso e imprevedibile.

«Non ci posso credere. Come andremo avanti?» Piangevo, il cuore pesante e confuso, le lacrime che scivolavano lungo le guance. La mia voce era rotta dall'angoscia, e la mia mente sembrava avvolta in una nebbia densa e impenetrabile.

«È tutto così... difficile da accettare,» rispose lui, cercando di mantenere la calma, ma il turbamento nei suoi occhi tradiva la sua angoscia. La sua espressione era un misto di shock e frustrazione, e i suoi gesti nervosi tradivano un'interiorità in subbuglio.

«Mi sento persa, come se tutto fosse fuori controllo,» dissi, il mio respiro affannato mentre cercavo di trattenere il pianto. «Non so cosa fare, non so cosa aspettarmi. Non so cosa voglio io, cosa vuoi tu.»

«Non lo so. Non ho mai affrontato qualcosa del genere prima. Non ti conosco, non so chi tu sia,» disse, la voce pesante e intrisa di rabbia e confusione. Il peso delle sue parole era palpabile, ogni parola sembrava un macigno che gravava sui suoi e sui miei sentimenti.

Il silenzio calò tra di noi, un silenzio carico di tensione e incomunicabilità. Entrambi eravamo immersi nei nostri pensieri, la nostra connessione sfumata dalla paura e dall'incertezza. L'oscurità della stanza sembrava riflettere la nostra condizione interiore, e ogni momento passato a parlare sembrava un passo verso l'ignoto. Non avevamo risposte, solo una moltitudine di domande senza risposta e un futuro che appariva spaventoso e imprevisto.