7. Woodsboro Video
Dopo alcuni giorni di scuola - lunghi, a dir poco estenuanti, ma soprattutto noiosi - decido di dare una svolta alla mia routine.
Così, alla fine delle lezioni, senza pensarci troppo, chiedo a Randy e a Billy se posso seguire loro fino al negozio di videocassette.
Sono anni che ho questa passione per i film, e da tempo immemore immagino di poter lavorare in un posto così, circondata da pile di VHS polverose e poster di vecchi film.
Per qualche ora alla settimana, un po’ di evasione in un ambiente come quello sembra proprio ciò di cui ho bisogno.
Quando arriviamo, Randy mi guarda con un mezzo sorriso di sfida “Allora, sei proprio sicura di voler lavorare qui?” chiede, come se fosse un’idea completamente folle.
“Certo che sì” ribatto, cercando di sembrare sicura di me.
In realtà, un po’ di nervosismo ce l’ho, ma non ho intenzione di ammetterlo proprio davanti a Randy.
“Allora vediamo cosa sai fare” dice, e mi mette subito alla prova.
Non ci sono convenevoli, né 'Ti mostro io come funziona' Mi spinge direttamente davanti a un cliente, un tipo dall’aria confusa che sembra cercare un film specifico, ma non ha la minima idea di come si chiami.
“Cercavo… un film, sai, quello con l’attore famoso… quello che ha fatto anche quella scena nella macchina…” dice il cliente, gesticolando come se con il solo movimento delle mani potesse telepaticamente farmi capire di quale film stia parlando.
Randy incrocia le braccia e mi osserva con sguardo divertito.
Ha un ghigno che sembra dire 'Vediamo come te la cavi, miss Cinefila'
Prendo un respiro profondo e comincio a interrogare il cliente “Dunque, vediamo… attore famoso, scena in macchina. È un horror? Una commedia? Un dramma?”
“Oh, no, no, un thriller. C’è una scena in cui si inseguono in macchina. Lui è l’eroe, credo… o forse il cattivo?”
Fantastico.
La descrizione è confusa come non mai.
Ma dopo qualche domanda mirata, riesco a restringere il campo e capisco finalmente di quale film sta parlando.
"Lui… lui inseguiva qualcuno… in macchina… uhm, aspetta… era una Ford Mustang!”
Mi concentro e mi scervello, cercando di capire.
Dopo qualche tentativo a vuoto, finalmente mi viene in mente: Bullitt!
Gli porgo la videocassetta con un sorriso, e il cliente sorride sollevato “Sì, è questo! Grazie mille, sei un genio!” Mentre se ne va, Randy scuote la testa, guardandomi come se fossi riuscita a scoprire l’America.
“Bel colpo, nuova leva,” commenta sarcastico, ma con un mezzo sorriso che rivela una certa ammirazione “Forse ce la puoi fare qui…”
Raccolgo il complimento, ma prima che possa rispondergli, sento un fischio provenire dalla direzione del bancone.
Billy mi sta guardando con quel suo sorrisetto compiaciuto.
Mi permetto un sorriso di vittoria e alzo le spalle, cercando di sembrare del tutto disinvolta.
“Bel lavoro” dice, appoggiato al bancone con una disinvoltura che sembra totalmente innata.
È uno di quei sorrisi che fa subito battere il cuore, anche se so benissimo che è il ragazzo di Sidney.
Cerco di non lasciarmi influenzare dalla cosa.
Mi concentro invece sull’aria rilassata che Billy ha, come se ogni movimento, ogni parola che dice, non fosse altro che parte di uno spettacolo orchestrato con attenzione.
“Oh, grazie” rispondo, con un tono che spero sia abbastanza casuale, anche se sento le guance un po’ arrossate “Ma niente che una vera esperta di cinema non saprebbe fare.”
Lui ridacchia, scuotendo la testa, come se trovasse divertente la mia risposta “Davvero? Ti consideri un’esperta di cinema? Scommetto che non hai mai visto alcuni dei migliori film horror mai fatti.”
Lo prendo come una sfida, e alzo un sopracciglio “Vuoi scommetterci?”
Randy si avvicina proprio in quel momento, appoggiandosi al bancone accanto a Billy “Cosa, cosa? Di che si parla?”
Stavamo parlando del solito dibattito tra appassionati - i film migliori, i classici immancabili, quelli che devi assolutamente aver visto per poterti definire un vero esperto.
La conversazione diventa subito una lista infinita di titoli, con Randy che interviene ogni due minuti per spiegare perché certi film meritino di essere considerati capolavori.
“Be’, potresti partire con un classico come Halloween - La notte delle streghe” risponde “o L'esorcista. Ma se vuoi qualcosa di davvero terrificante, prova Non aprite quella porta.”
“Oh, dai, il vero horror è solo uno: La casa, di Sam Raimi. Se non hai visto quello, non sei nemmeno nel giro.”
Randy e Billy iniziano a elencare una lista infinita di film.
Billy suggerisce altri classici come Psycho di Hitchcock, mentre Randy mi provoca suggerendomi titoli più “di nicchia” come Suspiria di Dario Argento e Profondo rosso.
L’atmosfera è leggera, quasi un gioco, ma percepisco qualcosa di più nelle occhiate che Billy mi lancia ogni tanto, uno sguardo quasi… enigmatico.
Poi, la conversazione prende una piega improvvisa quando Randy menziona i recenti omicidi che hanno scosso tutta la scuola e il paese “Hanno cominciato gli interrogatori” dice, assumendo un tono più serio “Per ora hanno parlato solo con qualche ragazzo del terzo anno.”
“Non hanno parlato con nessuno di noi, però” aggiunge Billy, con uno sguardo che sembra quasi divertirsi della situazione, come se fosse soltanto una recita.
“Beh, se non altro sappiamo che Stu non potrebbe mai mantenere un segreto di questo genere” dico cercando di sdrammatizzare, mentre tutti ridiamo all'idea di Stu che tradisce un possibile piano in cinque minuti.
Passiamo il resto del pomeriggio tra clienti che fanno domande assurde e Randy che tenta di mostrarmi la 'giusta tecnica' per organizzare le cassette in ordine alfabetico.
E, ogni tanto, mi ritrovo a guardare Billy che, quando non mi osserva, sembra perso nei suoi pensieri, come se stesse riflettendo su qualcosa di troppo complicato per essere espresso.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top